Weekly Dram 24.32
Il whisky, si sa, è una questione personale.
Come ha detto qualcuno ben più autorevole di me, non esistono whisky cattivi, al limite whisky venuti male, e da bevitori alla fine tutto si riduce al proprio gusto: esistono solo i whisky che non ci piacciono o non ci dicono nulla (che forse è peggio).
In questo senso, tutti abbiamo distillerie che si sono prese un posto nel nostro cuore (e fegato), altre invece con cui proprio non riusciamo a trovare un’intesa, magari provando diverse uscite senza però mai incontrare un imbottigliamento che ci soddisfi.
Questa domenica faccio outing: la distilleria con cui proprio non riesco ad avere feeling è Wolfburn.
E le carte per piacermi teoricamente le ha tutte: fondata a Thurso, la punta estrema a nord delle Highland, con il recupero di un’antica distilleria di cui non era rimasto più nulla dopo oltre 150 anni, il coraggio di un progetto sicuramente non semplice, il Distillery Manager proveniente da Glenfarclas…
Niente, tutte le espressioni (non molte, a onor del vero) provate finora non mi hanno mai smosso nulla.
È nel 2023 che esce il primo imbottigliamento a età dichiarata della distilleria, un dieci anni che coincide anche col decennale della (ri)fondazione, e quale occasione migliore per riconciliarmi con Wolfburn?
Eh già…
WOLFBURN 10 ANNI
Single Malt Scotch Whisky
46% abv, botti ex sherry oloroso refill
Prezzo intorno ai 70 euro
Uno sherry un po’ atipico al naso, quasi vecchio stile, dove la frutta è umida e muffosa, note di sottobosco e muschio si intrecciano a ribes e lamponi macerati, crema di aceto balsamico, idrocarburi, scorze d’arancia candite. Piuttosto intenso e pungente, con una lieve inflessione speziata di cannella e noce moscata, nel tempo accresce il lato fruttato.
Al palato perde le note funky dell’olfatto e segue una strada più classica, di impressioni fruttate (frutti rossi, uvetta, ciliegie in spirito), cioccolato al latte, cannella, zenzero candito, liquirizia dolce, mela cotta, un tocco di china e legno. Lievi tracce tostate in sottofondo, con una nota salina che compare a fine sorso.
Finale abbastanza lungo di frutti rossi, spezie leggere, mandorle, sale.
Avrei preferito mantenesse le peculiarità degli aromi anche all’assaggio, invece di adagiarsi su percorsi già visti, seppur con qualche guizzo che lascia intuire una personalità di fondo. Che però, ancora non mi convince.
Link a tutti gli articoli su Wolfburn: https://whiskyart.blog/it/category/scozia/highlands-2/wolfburn-highlands-scozia-2/
Il profilo della distilleria Wolfburn: https://whiskyclub.it/distilleria/wolfburn/