Whisky To You

Whisky To You

Highlight di degustazioni a domicilio – Whisky To You

 

Non ho dei grandi ricordi di quale sia il giorno preciso in cui è nata l’idea di Whisky To You.

Pochi flash: lockdown covid; la fresca memoria del mio primo viaggio in Scozia; i primi dram nel silenzio, dal mio comodo divano in tappezzeria rossa; percezioni e ricordi liberi di emergere ed esprimersi tra le mie quattro mura; la gatta che mi guarda curiosa mentre ficco il naso dentro un glencairn.

 

 

Da introverso e fenomenale pigrone, confesso che in lockdown io sono stato proprio bene col mio bel bicchiere di whisky!  Per questo, vedere l’insofferenza e la noia delle persone intorno a me, mi ha fatto pensare “siamo veramente sicuri che quello di cui abbiamo bisogno per star bene dobbiamo necessariamente andarlo a cercare là fuori? In locali con amici e musica, siamo veramente capaci di apprezzare gli aromi di un whisky?”.

Long story short: nasce così Whisky To You, esperienze di degustazione di whisky a domicilio.

 

2024, quattro anni dopo

Il buon Claudio mi invita a raccontare sul Daily Dram di una degustazione memorabile fatta con Whisky To You. “Grazie, molto volentieri!” è stata la mia risposta, seguita quasi immediatamente da un pensiero leggermente ansiogeno: “sì, ma di quale degustazione potrei parlare?”

Tutte le esperienze che ho tenuto sono state speciali ed è difficile per me eleggerne una che io consideri la più memorabile per distacco, il Michael Phelps degli assaggi, la Simon Biles delle degustazioni.

 

 

Scoprirete quindi che nelle prossime righe ho deciso di barare senza vergogna: vi farò un collage di memorie, stravaganze e curiosità che ho vissuto in questi anni.

Mettetevi comodi (dopotutto anche queste righe sono a domicilio).

Vi racconto…

 

Di posti strani

Quando portiamo una degustazione a casa di qualcuno, portiamo noi tutto l’occorrente.

L’unica richiesta, ovviamente, è di trovare un ambiente adatto ad accogliere il gruppo di assaggiatori attorno ad un tavolo: come immaginerete, su questo aspetto siamo del tutto in mano alla sorte.

 

 

In situazioni convenzionali, abbiam discusso di aromi e whisky in salotti moderni, in cucine, su tavoli di legno o di vetro, tovaglia sì, tovaglia no, su terrazze con vista, persino raffinate corti medievali. Classici sempreverdi e totalmente funzionali alla causa.

Talvolta però le necessità decidono di farsi fantasiose ed è un attimo scoprirsi a degustare in qualche luogo stravagante.

Ho l’ardire quindi di raccontarvi di essermi trovato a degustare su un tavolo da biliardo, io, lo sposo e i testimoni di nozze. Oppure di aver tenuto un’esperienza in una sala prova musicale con amici musicisti, con soffuse luci violacee che si riflettevano sui piatti della batteria ed un gentile sottofondo jazz. E ancora di una volta in cui ho allestito bicchieri, vassoi e bottiglie in uno studio di architettura. O ancora su una vecchia botte di vino, ad una festa di fine anno di una compagnia di ballo, in pieno stile anni ’20, circondati da ballerini in costume, moto d’epoca e a pochi metri da una bisca clandestina di bridge.

Diabolici, ma molto divertenti.

 

Di aromi ancestrali

“Mettici il naso sopra e raccontami cosa senti”. Quando lancio questo invito sul primo assaggio cala sempre un gelo da giudizio universale. I partecipanti sono timorosi, bisbigliano sommessi e la più evoluta nota aromatica che esprimono è: “sa di whisky”. Che comunque, ammettiamolo, per alcuni appassionati tra noi, rimane una nota di tutto rispetto dopo l’ultimo affinamento in ex-botte di latte di mandorla.

 

 

Qualche altro sorso e la situazione esplode, con aromi e ricordi da far invidia ad una seduta di psicoterapia da “Caruso Pascoski, di padre polacco”.

In ordine sparso alcune note affascinanti che ho avuto il privilegio di sentire: pomelo, barretta al peanut butter, casa della nonna, tela d’amaca, dolce greco al miele e noci, vinsanto, aceto balsamico, crystal-ball, sciroppo al propoli della mamma, chiglia di barca, panpepato, latte al cioccolato, strade di Marracash.

Tutto questo da persone assolutamente non esperte. Geniali.

 

Di gente curiosa

Concludo con la parte che mi appassiona di più nel fare degustazioni private a domicilio: le persone.

Spoiler, non sono noto amante dello stare in mezzo alle persone, ma qui è tutta un’altra storia.

 

 

Prima cosa meravigliosa: le persone che partecipano a Whisky To You sono spesso variegate e curiose. Passioni e professioni di ogni tipo, dal videomaker al musicista, dall’imprenditore all’appassionato di giochi di ruolo, dal fotografo fino al dissettore e plastinatore di corpi umani (sono serissimo).

Altra cosa che amo: con sforzi, fantasia, aneddoti e spontaneità, in qualche modo dopo l’esperienza le persone sembrano apprezzare di più il whisky e in generale l’uso dell’olfatto e dei sensi, anche se soltanto di poco. O così mi piace pensare (nessun essere umano è stato maltrattato per scrivere questo paragrafo).

Infine, la cosa più bella: in degustazione entri in contatto con persone nuove, in modo raccolto e diretto. Ti lasciano entrare in casa loro, condividono con te una parte della loro vita. Il risultato alla fine della degustazione, dopo diversi assaggi, è che diventi una sorta di figura mitologica, un misto tra Babbo Natale, Piero Angela e il Genio di Aladdin.

Sono felici, ti vogliono bene, ti invitano a rimanere a cena, si crea un legame, ti cominciano a videochiamare dall’enoteca quando devono comprarsi un whisky, danno il tuo nome ai loro figli, ti invitano al compleanno (di queste affermazioni una è falsa).

Di persone ne ho conosciute parecchie e posso dire di essere rimasto affezionato ad una buona parte di loro.

Insomma, ogni volta quando imbraccio bicchieri e bottiglie sono sicuro che là fuori mi sta aspettando qualche impaziente, curioso, talvolta eccentrico, amico e futuro appassionato di whisky.

 


 

Iniziativa presente in Toscana, Lombardia e Piemonte, Whisky To You porta l’esperienza della degustazione di whisky a domicilio.

Un viaggio tra i sapori e gli aromi di un distillato pop, sotto la guida esperta di un whisky storyteller.

Whisky To You propone diversi percorsi di degustazione per assaporare le varie sfaccettature del whisky, per serate in compagnia, eventi privati, team building, esperienze.

“Chiama, arrivo, degusta.”

 

Un progetto di Matteo Randazzo, appassionato di whisky, allievo ed amico del Whisky Club Italia.

 

Website: whiskytoyou.com

Email: hello@whiskytoyou.com

IG: @whiskytoyou

 

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