The Lakes Whiskymaker’s No. 5 #WeeklyDram

The Lakes Whiskymaker’s No. 5 #WeeklyDram

Weekly Dram 23.39

Nonostante la vicinanza geografica con la ricca Scozia, l’Inghilterra non può vantare una così vasta e radicata tradizione legata alla distillazione di whisky.

Se nel 1887 lo storico Barnard contava quattro distillerie sul territorio, già agli inizi del secolo successivo si fece praticamente tabula rasa e la produzione di whisky si interruppe per cento anni, tornando timidamente solo nel 2010 con il primo rilascio da parte della English Whisky Company.

In pochi anni siamo arrivati a una cinquantina di distillerie attive in Inghilterra, con un’associazione che sta lavorando al primo disciplinare, ma per ora vige la regola del “ognun per sé”, con una certa libertà creativa per lo meno sulle maturazioni, visto che comunque ci si rifà ai regolamenti europei che non sono poi così distanti da quelli scozzesi.

 

 

E qui arriviamo a Dhavall Gandhi, il “whisky maker” che fino a poco tempo fa ha dato forma e sostanza a The Lakes, distilleria fondata nel 2014 sulle rive del fiume Derwent, che in pochi anni si è costruita una nutrita schiera di appassionati grazie all’approccio quasi scientifico di Gandhi nella produzione del distillato.

Al centro della sua idea di whisky, distillazione, fermentazione e maturazione sono votate unicamente alla ricerca di evocazioni gustative e aromatiche, usando principalmente botti ex sherry, e riducendo all’osso i dettagli dei singoli rilasci al punto che spesso nemmeno i suoi collaboratori erano a conoscenza delle singole proporzioni di botti usate.

 

 

Oggi il processo creativo è nelle mani di Sarah Burgess, che sta portando The Lakes in nuove direzioni, ma questa settimana assaggio con voi uno degli imbottigliamenti cardine nella produzione di Gandhi, la serie Whiskymaker’s Reserve che rappresentava il culmine della sua ricerca e di cui da poco è uscito l’ultimo imbottigliamento, il settimo.

 


THE LAKES WHISKYMAKER’S RESERVE NO. 5

52% abv, botti ex sherry oloroso, PX e vino rosso

Prezzo: intorno agli 80 euro

 

Un olfatto dalle tonalità calde e speziate, dove i frutti rossi (lamponi, mirtilli, ciliegia) incontrano la noce moscata e la cannella, uniti in una crema morbida e burrosa con tocchi di marmellata di fragole, fichi secchi e uva sultanina. Sottofondo di chicchi di caffè e legno laccato. Quasi invisibile la gradazione alcolica, emerge solo a tratti una leggera astringenza tannica. Sobrio ed elegante, verissimo.

 

 

Cremoso al palato, zenzero e pepe anticipano i sapori ancora declinati nelle sfumature dello sherry (più oloroso che PX) e del vino rosso, che qui emerge maggiormente con qualche asperità e astringenza in più. Caldo e ruvido allo stesso tempo, la composta di frutti rossi abbraccia scorza d’arancia candita, liquirizia, cioccolato, fichi secchi e pinoli, spalmati su cuoio e foglie di tabacco. Noce moscata e cannella completano il quadro, intenso e scuro.

Finale abbastanza lungo e leggermente tannico, di spezie, legno laccato, cioccolato, caffè, mandorle e un lieve sentore balsamico/mentolato.

 

Un whisky molto “spesso”, solido, che tiene fede alle promesse del suo creatore dando vita a uno sherried non banale ed elegante, privo di eccessi e sbavature. Se proprio proprio si vuole trovargli un difetto, forse manca di emozione, ma è impressione del tutto soggettiva: avercene, di dram in sherry così.

 

Link a tutti gli assaggi di The Lakes: https://whiskyart.blog/it/category/inghilterra/the-lakes-inghilterra/

 

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