Ter Lignum #WeeklyDram

Ter Lignum #WeeklyDram

Weekly Dram 24.16

Lo scorso 17 marzo, durante la Mixology Experience a Milano, si è tenuto un panel moderato da Maurizio Maestrelli in cui assieme ad alcuni produttori di whisky italiano si è parlato del legame del distillato con la nostra storia, e di come si stia costruendo quella che legittimamente si può definire come la via italiana al whisky (trovate il mio articolo in proposito qui).

 

 

Tra i relatori c’era anche Simon Schweigkofler, Head of Marketing & Communications per la distilleria Roner, che l’anno scorso ha presentato il proprio whisky, Ter Lignum, che grazie alla collaborazione con il birrificio Forst (che ha fornito il fermentato di malto alla base della distillazione) ha dato vita a un imbottigliamento con forti radici nel territorio.

I cinque anni di invecchiamento sono stati effettuati in botti progettate appositamente per questo whisky, realizzate con tre legni: corpo in rovere, fondo in ciliegio e coperchio in larice. Un esperimento davvero interessante per uno dei nuovi protagonisti di questo scenario in grande fermento.

Sono sicuro che grandi cose ci attendono per il futuro, proprio oggi a Firenze si tiene la giornata conclusiva della Whisky Week in cui trovate altri esponenti di questa new wave italiana, tra cui Winestillery il cui fondatore Enrico Chioccioli Altadonna era presente al panel.

Se volete, mi troverete tra i banchi dell’Hotel Albani da mezzogiorno fino alle 21.

 


TER LIGNUM
Italian Whisky
40% abv, botti vergini

Prezzo attorno ai 65 euro

 

Al naso le spezie del legno (noce moscata, cannella) scaldano le narici accompagnando vaniglia, pane di segale, nocciole tostate, caffè d’orzo, prugne. Nel tempo, emerge una corposa vena vegetale dai tratti balsamici e lievemente amarotica con una componente di caramello. Schietto e corposo.

 

 

In bocca torna la parte speziata con l’aggiunta di pepe e un cenno di zenzero su tonalità dolci e tostate, in cui predominano caffè e cacao su frutta secca, crema catalana, pera cotta. Torna la nota vegetale e mentolata, con una punta di cocco. Corpo leggero ma non sfuggente.

Finale non molto lungo di cacao, caffè, spezie, pera, note vegetali e balsamiche.

 

Bel connubio tra note tostate e vegetali, con un equilibrio dolce/amaro ben bilanciato, a cui manca giusto quel po’ di corpo al palato che lo avrebbe spinto verso l’eccellenza.

 

Link a tutti gli assaggi di whisky italiani: https://whiskyart.blog/it/category/italia/

 

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