Sipsmith distillery e il craft inglese

Sipsmith distillery e il craft inglese

Dal diario di viaggio di Claudio Riva, whisky e dintorni


Circola la notizia che in UK è stato superato il numero di 900 distillerie attive. Erano 820 a fine 2021 e, incredibilmente, solo 190 nel 2015 (la maggioranza in Scozia). Di queste 900, circa 800 sono considerate micro-distillerie, una categoria non regolamentata dalla legge britannica, vengono calcolare quelle con meno di 10 addetti.

Le ragioni sono chiaramente connesse all’incremento di interesse verso i distillati e verso il gin. La regolamentazione è simile a quella italiana, con la licenza da “rettificatori” facilmente ottenibile da chi non fermenta in casa ma parte da alcol neutro ad accisa assolta, auto-limitandosi quindi alla produzione di gin, vodka, liquori.

Ma non basta per spiegare questo boom. Ne ha parlato Giulio durante la sua recente visita alla Sipsmith di Londra. In UK era attiva una legge del 1823 che rendeva praticamente impossibile il rilascio della licenza in presenza di alambicchi sotto i 1800 litri di volume. Ad inizio XIX secolo, le Dogane di Sua Maestà si erano decise, per la prima volta, a combattere il proliferare di distillerie illecite nelle Highlands offrendo dei sostanziali aiuti a chi voleva mettersi in regola. A patto che l’alambicco fosse “grande”, appunto sopra i 1800 litri (400 galloni). Molte distillerie di Scotch riportano quell’anno come data di fondazione.

È il 2008 quando la Sipsmith desidera aprire la prima micro-distilleria di gin in Londra, con un alambicco di soli 300 litri. Una petizione presentata in Parlamento e 18 mesi di discussione hanno portato alla rimozione di questo vincolo. L’energia caricata come in una pentola a pressione ha potuto liberarsi dal 2009 e dare vita ai numeri che ho citato all’inizio.

Mi ricordo la prima visita alla distilleria Abhainn Dearg Distillery (whisky, isola di Lewis, Ebridi Esterne, Scozia) fondata nel 2008 e alla lunga chiacchierata con il proprietario Marco. Avendo ritrovato un vecchio alambicco clandestino del nonno, un pentolone di rame con un collo di cigno a forma di cappello di strega, la sua intenzione era quella di usarlo in distilleria. Ma era troppo piccolo, gli è stata negata la licenza, non gli è restato che riprodurre quella sgraziata forma sulla scala più grande dei 1800 litri.

PS. La foto è di Sipsmith e dei suoi fondatori, presa dal loro sito. Per la seconda volta ho prenotato il tour ma niente, la metropolitana di Londra mi ha impedito di raggiungere la distilleria. Pre-pandemia per uno sciopero e oggi per un allagamento della District Line dopo un’ora di pioggia di cui manco mi sono accorto, ero chiuso dentro il Tate Modern. E se il Tube si ferma, a Londra è il caos più totale, il traffico di superficie si blocca, i taxi spariscono immediatamente, addio visita, sarà per la prossima volta.




Veloci appunti e qualche fotografia, importati da Facebook

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