Show me the way to the next whiskey bar

Show me the way to the next whiskey bar

Molti rockettari assoceranno il titolo di questo pezzo ai Doors e ad Alabama Song, contenuta nel loro primo omonimo album. Molti meno sanno che questa canzone è una cover. Manzarek e Morrison frequentavano la Scuola di Teatro, Cinema e Televisione dell’UCLA e conoscevano la cultura europea da Bertolt Brecht a Nietzsche fino ai poeti maledetti.

 

 

Ray Manzarek era di origine polacca (il vero cognome Manczarek) ed era cresciuto nei sobborghi di Chicago, iniziò a prendere lezioni di pianoforte e si appassionò alla musica classica, con molto interesse per compositori come Claude Debussy, Igor Stravinskij e Johann Sebastian Bach, oltre che al jazz. Nella sua collezione di dischi sbucò un’opera di Bertolt Brecht e Kurt Weill, Mahagonny.

Ray pensò che quella bizzarra canzone, Alabama Song, nota anche come “Whisky Bar”, capite ora per cui ne scrivo, fosse adatta al gruppo. Vengono apportate diverse modifiche e Manzarek inserisce anche uno strumento bizzarro, il marxofono, una sorta di cetra da tavolo, cui abbina l’organo Vox Continental e il suo classico Fender Rhodes piano bass.

 

 

 

La prima versione di Alabama Song viene scritta da Bertolt Brecht originariamente e pubblicata nella raccolta di poesie Hauspostille (Libro di devozioni domestiche, 1927).

The Alabama Song appare nella versione inglese di Elisabeth Hauptmann, allora collaboratrice e amante di Brecht. La musica originale fu composta da Brecht, in collaborazione con Franz Servatius Bruinier. La Hauptmann è una figura fondamentale per Brecht anche nella stesura della sua creazione più famosa, l’Opera da tre soldi, ma riceve in cambio solo le briciole dei diritti autoriali.

Show me the way to the next whisky bar
Oh, don’t ask why, oh, don’t ask why
Show me the way to the next whisky bar
Oh, don’t ask why, oh, don’t ask why
For if we don’t find the next whisky bar
I tell you we must die
I tell you we must die
I tell you
I tell you
I tell you we must die

Oh, moon of Alabama
We now must say say good-bye
We’ve lost our good old mamma
And must have whisky
Oh, you know why.

Show me the way to the next pretty girl
Oh, don’t ask why, oh, don’t ask why
Show me the way to the next pretty girl
Oh don’t ask why, oh, don’t ask why
For if we don’t find the next pretty girl
I tell you we must die
I tell you we must die
I tell you
I tell you
I tell you we must die

Oh, moon of Alabama
We now must say good-bye
We’ve lost our good old mamma
And must have a girl
Oh, you know why.

Show me the way to the next little dollar
Oh, don’t ask why, oh, don’t ask why
Show me the way to the next little dollar
Oh, don’t ask why, oh, don’t ask why
For if we don’t find the next little dollar
I tell you we must die
I tell you we must die
I tell you
I tell you
I tell you we must die

Oh, moon of Alabama
We now must say good-bye
We’ve lost our good old mamma
And must have dollars
Oh, you know why.

 

 

Successivamente la musica fu modificata dal celebre musicista Kurt Weill e inserita nell’opera Ascesa e caduta della città di Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny) e portata in scena nel 1930. Lotte Lenya, moglie di Well, fu la prima grande interprete, divenuta anche lei famosa per essere l’interprete principale di Opera da tre soldi.

 

 

L’opera narra le vicende della città di Mahagonny in cui tutto è permesso grazie al denaro. In Germania siamo nel mezzo dei fermenti che portano poi alla nascita del nazismo e gli artisti oppositori denunciano il clima che si respira stando bene attenti a non fare riferimenti diretti. Per cui l’opera viene ambientata in America, paese che poi accoglierà tutti i protagonisti citati finora in quanto invisi agli apparati di censura del nazionalsocialismo.

Opinione dello scrivente. Curiosamente per quanto le sonorità e le origini non siano legate al blues, il riferimento all’Alabama e questo continuo ripetere “I tell you we must die” fa diventare un pezzo perfetto per i Doors che affondano le loro radici proprio nella musica del Sud e ha anche una componente quasi onirica con una struttura che alterna una parte che assomiglia a una marcetta dissonante e una che si distende più vicina alla canzone d’autore europea.

Nella versione dei Doors il testo ha subito alcune modifiche, pretty boy diventa una little girl, e la strofa che recita “Show me the way to the next little dollar” venne completamente omessa.

 

 

La canzone, nota anche col nome di Moon of Alabama, è stata ripresa da moltissimi artisti, tra cui Ute Lemper, David Bowie, grande ammiratore di Brecht, Dalidà, con una versione quasi più da rivista, ma anche da Milva nel suo omaggio al drammaturgo tedesco.

 

 

Ritornando alle origini e a Mahagonny, oltre ad Alabama che appare come secondo pezzo dell’opera, il whisky si ritaglia un ruolo da protagonista negativo nel secondo atto.

 

 

Jimmy, vizioso boscaiolo, assieme a compagni di lavoro, dopo aver lavorato duramente per sette lunghi anni, decide di divertirsi con ragazze e whisky recandosi a Mahagonny, una sorta di paese dei balocchi. Il gruppo sembra godersi la vita ma Jimmy si annoia. Quando un tifone minaccia di distruggere la città, si rende conto del vuoto della vita e dell’esistenza e decide di dedicare la sua vita alla ricerca assoluta del piacere individuale attirando gli amici boscaioli in un circolo spensierato e disastroso. Incapace di pagare i suoi debiti, accumulati anche pagando numerosi giri di whisky, abbandonato dagli amici, viene condannato a morte.

I tell you we must die. “Mo’ me lo segno”.

 

 

 

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