Plymouth distillery

Plymouth distillery

Dal diario di viaggio di Claudio Riva, whisky e dintorni


L’ultimo lembo di terra prima dell’ingresso in Cornovaglia ospita una chicca che ogni appassionato di distillato dovrebbe visitare durante la permanenza terrena.

Nel cuore della città di Plymouth, nel quartieri di Barbican, a due passi dal porto, si trova l’omonima distilleria. A dire il vero la distilleria si chiama Black Friars, i Domenicani, frati dalla cappa e mantello nero ospitati nel XV secolo nello stesso edificio che oggi produce uno dei gin più apprezzato del mercato.

Stesso proprietario di Beefeater, Pernod Ricard, alambicco simile per forma e dimensione, eppure due gin molto diversi tra loro. Solo questione di botaniche? No, a differenza della distilleria Londinese, quella di Plymouth non le fa macerare in alambicco per 24 ore. Si mette in pentola l’alcol neutro, si inseriscono tutte le essenze e si accende istantaneamente l’alambicco. La minore estrazione del ginepro rende la bevuta più morbida e avvolgente. Cosa molto evidente nel Navy Strength.

Cocktail bar davvero molto bello e ben curato nelle ricette; il tetto richiama una chiglia rovesciata e i tanti legami con le Americhe che questa città di mare ha. Il nome Refettorio indica quali erano i suoi usi in passato.

Plymouth Gin (1793) è la più antica distilleria attiva in Inghilterra.

Whisky Club Italia








Veloci appunti e qualche fotografia, importati da Facebook

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