Pintail Glen Elgin #WeeklyDram

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Weekly Dram 24.33

La settimana scorsa vi ho parlato delle distillerie con cui noi, come appassionati, fatichiamo a entrare in sintonia. Oggi, al contrario, voglio parlare di quelle che invece ci rubano il cuore, in cui a ogni imbottigliamento troviamo sempre qualcosa che ci cattura, che ci entusiasma, spingendoci a cercare subito il prossimo da aprire.

Se si tratta di distillerie diciamo “mainstream” la caccia è piuttosto semplice, con nomi come Ardbeg, Kilchoman, Talisker o Glenfarclas trovare sempre qualcosa di nuovo da provare è quasi un gioco da ragazzi (portafoglio permettendo), ma quando a cogliere la nostra attenzione sono produttori minori se non negletti… be’, le cose si complicano.

 

 

Glen Elgin offre di fatto un solo imbottigliamento prodotto direttamente dalla distilleria, il 12 anni, trattandosi di uno di quei whisky il cui destino è finire nei diversi blended della casa madre (in questo caso Diageo). Caso vuole che io questo unico imbottigliamento non lo abbia (per ora) mai provato, ma qualche anno fa sia inciampato in un single cask indipendente (prodotto dai ragazzi di Whisky Facile) da cui sono rimasto folgorato!

Da allora, qualunque altra bottiglia abbia provato con whisky da Glen Elgin (compreso il Flora & Fauna e un single cask di Chorlton Whisky di cui ho parlato qui un po’ di tempo fa) mi ha sempre confermato l’eccellente qualità di questo distillato.

 

 

Oggi, quindi, vi propongo l’assaggio più recente, sempre di un imbottigliatore indipendente (The Whisky Cellar) caratterizzato da etichette molto classiche ed eleganti, che ancora una volta ha rinnovato la mia personalissima preferenza per Glen Elgin.

 


PINTAIL GLEN ELGIN 14 ANNI
Single Malt Scotch Whisky
54,1% abv, affinato in botte ex Floc de Gascogne Rouge

Prezzo intorno ai 90 euro

 

Le note al naso esordiscono con miele d’acacia e cera intensa, intrisi di succo di ribes e lamponi, pompelmo rosa, lemon tart, lievi tocchi speziati (cannella, noce moscata) e una vena minerale di sottofondo. Vinosità più evidente nel tempo, si aggiungono prugne secche e legno levigato, con una gradazione tenuta perfettamente. Molto fresco e vivace.

 

 

La cera torna con decisione anche al palato, declinata nella ceralacca, si innalza il comparto speziato con l’aggiunta di pepe nero e paprika, mentre la parte fruttata si fa più scura, di more, prugne, amarene e uvetta. Fiori (violetta, gelsomino), marmellata di fragole, zest di limone, con la parte minerale che si fa sulfurea, quasi fumosa.

Finale abbastanza lungo di frutti rossi, legno levigato, spezie leggere, cuoio e zolfo.

 

Una bevuta molto piacevole e rinfrescante, dal grado pieno centratissimo e senza sbavature. Al netto della mia personale preferenza per la distilleria, la gestione di una botte non proprio facilissima è magistrale.

Se amate Glen Elgin, non fatevelo scappare.

 

Link a tutti gli articoli su Glen Elgin: https://whiskyart.blog/it/category/scozia/speyside-scozia-2/glen-elgin/

Profilo della distilleria Glen Elgin: https://whiskyclub.it/distilleria/glen-elgin/

 

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