Laphroaig e la disputa dell’acqua durante il XIX secolo

Laphroaig e la disputa dell’acqua durante il XIX secolo

Fonte Laphroaig.it


Dal 1836 al 1853, Laphroaig ha avuto un vicino molto scomodo, la distilleria Ardenistiel.
Sono stati anni di lotta per la forzata condivisione delle risorse di acqua, ma alla fine Laphroaig è uscita vincente.


Dal 1815, anno ufficiale di inizio attività, il whisky di Laphroaig è subito piaciuto ai blender, i reali compratori di allora.
Il carattere forte di Laphroaig dava corpo e struttura ai Blended Scotch Whisky, cosa molto gradita dai consumatori.
Questo ha decretato una veloce popolarità a Laphroaig, cosa che ha suggerito ai vicini di tentare di emularne il successo.



La sorgente di Laphroaig così come è oggi

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, è necessario contestualizzare cosa era la produzione di whisky 150-200 anni fa, quando le distillerie erano molto diverse da come le vediamo oggi.
Storicamente la produzione di whisky era una attività parallela a quella di agricoltore.
Le scorte in eccesso di orzo, anzichè andare perse, potevano essere trasformate in questa preziosa acquavite, che si conservava nel tempo e che nella migliore delle ipotesi poteva essere venduta, normalmente veniva usata come moneta di scambio per materie prime o manodopera da usarsi nella fattoria o, nel peggiore dei casi (ma siamo sicuri che sia davvero il peggiore?) poteva essere consumata localmente.

I primi decenni del 1800 segnano il passaggio definitivo della tradizionale agricoltura contadina alla più moderna agricoltura industrializzata, fatta su una scala ben più ampia rispetto a quella famigliare.
In Scozia questi sono gli anni della seconda fase delle Highland Clearances, quella più brutale, durante la quale i potenti latifondieri costringevano con la forza i contadini ad abbandonare le loro case, le proprie bestie ed i propri campi (cioè tutta la loro vita), per convertire questi terreni in allevamenti e coltivazioni ben più grandi.
Molti contadini sono stati espatriati nelle Americhe o in Australia, dove sono nate importanti comunità Scozzesi, altri sono rimasti in Scozia e si sono reinventati come pescatori o artigiani.
Chi è riuscito a manterenere la propria piccola fattoria si è comunque trovato a lottare contro aziende più grandi che avevano la possibilità di essere più competitive. Anni difficili.

La storia di Ardenistiel è la storia di una fattoria che già in precedenza era attiva di fianco a Laphroaig e che un tal giorno del 1836, visti diminuire i margini sull’agricoltura e visto il successo della vicina distilleria, è stata convertita alla produzione di whisky.
I terreni su cui si trovava questa fattoria (e anche Laphroaig) erano di proprietà dei Campbell che in quegli anni affittarono questo appezzamento di terra ai fratelli James e Andrew Gairdner, che appunto vi costruirono una distilleria e la affidarono in gestione a James e Andrew Stein, componenti di una abile famiglia di distillatori della Scozia centrale.



Mappa di Laphroaig e della sorgente Kilbride

Donald Johnston, rimasto unico proprietario di Laphroaig dopo aver liquidato il fratello Alexander nel 1836, fu decisamente contrariato da questa decisione, visto che la nuova distilleria aveva in programma di utilizzare la stessa sorgente di acqua di Laphroaig.
Questo andava contro agli interessi dei Johnston sia perché all’acqua di quella sorgente venivano attribute le proprietà che contribuivano a rendere unico il sapore di Laphroaig, sia perché l’acqua poteva risultare non sufficiente a soddisfare i bisogni di entrambe le distillerie.
A maggior ragione se pensiamo che Donald aveva in mente di espandere il suo business e di aumentare la produttività di Laphroaig.

La disputa, iniziata appena i piani di Ardenistiel vennero noti, durò circa 10 anni e si concluse solo quando Andrew Stein si ammalò e morì (1846).
Il fratello James realizzò che da solo non sarebbe riuscito a portare avanti il lavoro della distilleria e ne fermò le attività.
La distilleria proseguì ancora per qualche anno, sotto diverse altre gestioni, tra cui quella di un allevatore di maiali che utilizzava i forni della distilleria anche per affumicare i propri prosciutti.

Solo quando sia la distilleria che l’allevamento di maiali dichiararono fallimento (1853), Laphroaig fu in grado di acquisire e di annettere gli immobili di Ardenistiel, ponendo così fine a questa decennale disputa.
Questi immobili oggi sono occupati dagli uffici e da alcuni magazzini (la parte Est dell’attuale Laphroaig).
Sarebbero quindi seguiti anni tranquilli? Assolutamente no, lo scontro con un altro concorrente – la vicina Lagavulin – era alle porte.

La distilleria Ardenistiel durante le sue varie gestioni fu anche conosciuta come distilleria Kildalton ed Islay.

Fonti: www.laphroaig.com e “The Legend of Laphroaig”.

 

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