Nuovi amici conosciuti su Islay

Nuovi amici conosciuti su Islay

Fonte Laphroaig.it


Islay è un posto magico, che ti rimane nel cuore.
Natura, fauna selvatica, paesini di mare e whisky, un bel mix.
Ma il vero motivo che mi porta ogni anno a tornarci è il poter rivedere vecchi amici.
E il conoscerne di nuovi.


E’ domenica mattina. Dovete sapere che in Scozia alla domenica mattina non accade proprio nulla.
Tutto chiuso, poche persone dirette verso la chiesa e per legge non è possibile vendere e consumare alcolici.
Come occupare la domenica mattina del Feis Ile? E’ sereno, niente di meglio che fare una bella passeggiata.

Nel programma del Festival per la domenica mattina era prevista una gita guidata ad Ardnave, la tenuta a Nord-Ovest del lago Gruinart, famosa per le sue meravigliose e lunghe spiagge bianche.


Passeggiata rilassante ad Ardnave

Perfetto, andiamoci. La guida si è rivelata essere un autoctono Scozzese che, con un dialetto molto stretto e spesso incomprensibile, ci ha raccontato di leggende, di battaglie e di personaggi storici.
Ed ecco là che – nel bel mezzo di questo paradiso naturale – la mia attenzione cade su due persone del gruppo che da circa mezz’ora discutono animatamente al cellulare.
Come è possibile, mi chiedo? Come è possibile non dare valore a questa esperienza?
Ovviamente erano due Italiani…

Con Franco e Paolo, da quella domenica mattina ne ho combinate di tutti i colori.
Abbiamo condiviso tante degustazioni e cene durante il Festival.
Abbiamo scoperto di abitare nel raggio di 200km e da allora (era il Maggio 2008) abbiamo preso l’impegno di vederci ogni 2 mesi per condividere i piaceri della tavola, qualche buon dram e per rivivere i bei momenti passati insieme su Islay.

Non ci sono molti Italiani che visitano Islay, quando ci siamo andati noi in gita a fine Aprile abbiamo sicuramente stabilito il record dell’isola (30 persone).
Ma negli anni ne ho incontrato più d’uno e con molti di loro sono rimasto in contatto.
Magia di Islay.

Ricordo il gruppo di ragazzi di Pordenone, con Riccardo in prima linea, conosciuti a Bunnahabhain; ogni anno vengono a trovarci al Milano Whisky Festival – andata e ritorno in giornata.
E poi Giorgio, conosciuto a Caol Ila, Italiano trapiantato in Svizzera che, con il suo minivan trasformato in camper impiega due giorni per raggiungere Islay.
Andrea, conosciuto a Port Charlotte, costruttore artigianale di chitarre e bassi che ha avuto l’idea di costruire un basso con il top di una botte di Lagavulin e di verniciarlo con un olio mescolato al favoloso Lagavulin Distillery Edition.

Ma anche incontri frugali.
Una coppia in viaggio di nozze che è finita su Islay senza sapere che quella era la settimana del Feis Ile.
Il gruppo di Romani che non aveva prenotato il traghetto e che ha dovuto lasciare l’auto sulla terra ferma.
Ed altri ancora, chissà se capiterà di incontrarli nuovamente.

E non solo Italiani. Simon Brooking, un nome che conoscete già, ambasciatore di Laphroaig negli USA e convinto difensore delle tradizioni.
Marty e Dave, Americani appassionati di cultura celtica, che sono al loro 7° o 8° festival.
E René, Scozzese di adozione e organizzatore del festival del whisky di Dufftown, nello Speyside, che ottiene libera uscita dalla moglie un anno sì ed uno no per visitare il Feis Ile.
E Tedeschi, Olandesi e Scandinavi, persone senza un nome ma con un viso ormai scolpito nella mia memoria.

Auguri di Buone Feste a tutti voi!


Contingente Friuliano in visita a Laphroaig, by night

Svizzera-Islay in minivan, andata e ritorno

Il basso fatto con il legno di una botte Lagavulin

Simon Brooking, ambasciatore Laphroaig per gli USA

C’è chi viene da oltreoceano ed è al suo 7° Feis Ile

Da Dufftown, la capitale del whisky dello Speyside
 

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