Fonte Laphroaig.it
In piena estate si è svolto in Irlanda il “match del secolo” che ha visto contrapposte tre diverse interpretazioni del nostro amato distillato di cereali.
Tutto nasce dalla newsletter che John Campbell ha inviato a tutti i Friends of Laphroaig a metà Luglio:
“Parteciperò ad un evento meraviglioso in Irlanda il 17 agosto per combattare la Ultimate World Whiskey al Kilbeggan Gathering.
Lo scenario sarà quello della nostra distilleria sorella, la Kilbeggan Distillery.
Alcuni di voi ricorderanno che abbiamo assaggiato il loro single malt torbato chiamato Connemara lo scorso anno al ‘Laphroaig Live’ in Germania.
Con una modalità giocosa, sarà una ‘battaglia degli whisky’!
Rappresenterò la Scozia con Laphroaig, mentre John Cashman rappresenterà l’Irlanda e Adam Harris rappresenterà il Bourbon americano!
“
John Campbell
Distillery Manager
E’ bastato questo per far accendere una lampadina nel mio insano cervello e – complice le ferie non programmate causa presunti “lavori programmati in casa” – il 14 Agosto mi sono ritrovato con la mia compagna (tutto a sua insaputa) ad atterrare su suolo Irlandese, nel più che remoto Aeroporto di Knock.
Della Locke’s Whiskey distillery di Kilbeggan ho già parlato in passato e nei prossimi giorni darò un rapido aggiornamento.
In questo articolo racconterò solo di questo incontro molto piacevole e conviviale che si è svolto sabato 17 Agosto.
Coinvolte tutte distillerie del gruppo di Laphroaig: Jim Beam con i suoi satelliti del Bourbon Americano è proprietario sia dello Scozzese Laphroaig che dell’Irlandese Cooley (e quindi della distilleria di Kilbeggan).
L’acquisizione di Laphroaig è avvenuta nel 2005 (allora il ramo si chiamava Fortune Brands, vi ricorderete).
Quella di Cooley, più recentemente, il 16 Dicembre 2011, a fronte di messaggi sempre più intensi di una ripresa del Whiskey Irlandese.
Nulla di più facile che organizzare “in casa” un divertente incontro / confronto tra le tre espressioni di Whisk(e)y.
Fantastico che lo si sia fatto a Kilbeggan, uno dei pochi punti al mondo dove la storia del whisk(e)y moderno si può ancora toccare con mano.
Andate a leggere il racconto dell’ultima mia visita del 2010:
[11/08/2010] Le distillerie di Whiskey Irlandese
[12/08/2010] Ma cosa è il Whiskey Irlandese?
[13/08/2010] Come funziona la tripla distillazione?
[14/08/2010] Che bello scoprire come si distillava un secolo fa!
[17/08/2010] L’altro museo Irlandese sul whiskey: Tullamore Dew
[19/08/2010] Finisco il compitino sull’Irlanda
I tre protagonisti sono gli uomini che più rappresentano i caratteri estremi dei tre stili di whisk(e)y.
John Campbell lo conoscete già, il responsabile della ricetta segreta dello Scotch Whisky più estremo.
Adam Harris, ragazzone dalla camminata a gambe aperte da perfetto cow-boy Americano, a rappresentare il mondo del Bourbon Whiskey.
Ed infine il padrone di casa, John Cashman, ambasciatore dell’Irish Whiskey, consapevole del fatto che l’arte della distillazione dei cereali è nata dalle sue parti e che prima o poi l’Irlanda si prenderà la rivincita.
Dal lato dram non si è andati al risparmio:
Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)
Primo Round:
Scozia: Teacher’s, il famoso blended di oltre 40 malti Scozzesi con un tocco di Laphroaig a rappresentare il duro carattere Scozzese.
USA: Jim Beam (l’Original, quello con etichetta bianca), semplicemente il bourbon whiskey numero 1 al mondo.
Irlanda: Kilbeggan, il blended Irlandese in versione base, il nuovo batch che per la prima volta contiene il malto della rinata distilleria Locke’s di Kilbeggan.
Secondo Round:
Irlanda: Greenore, il raro Single Grain Irish Whiskey prodotto presso la distilleria Cooley, una scelta coraggiosa che permette di assaggiare un whiskey interessante.
Materia prima quasi 100% mais, maturato per 8 anni in botti ex-Bourbon.
USA: il “cattivo” della famiglia dei morbidoni, il Jim Beam Devil’s Cut, ottenuto “strizzando” le doghe delle botti dopo che sono state svuotate. L’Angel Share è la parte che evapora, il Devil’s Cut è invece quello che rimane intrappolato nel legno.
Scozia: il tradizionale Laphroaig 10 anni … non poteva ovviamente mancare … The most richly flavoured of all Scotch whiskies …
Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)
Terzo Round:
Scozia: il pezzo da 90, il fantastico Laphroaig 25 anni a gradazione piena del 2009 (51% ABV); personalmente preferisco i torbati più giovani, ma questo 25 anni ha fatto impazzire tutti gli appassionati.
USA: il Maker’s Mark, cavallo di battaglia del Bourbon di qualità, la famosa bottiglia sigillata a mano con la cera rossa a testimonianza della produzione ancora oggi artigianale.
Irlanda: il Connemara Peated Single Malt Irish Whiskey, anche l’Irlandese ha carattere se vuole, soprattutto se è distillato due volte (anziché tre) e se usa malto d’orzo molto torbato.
Con molto piacere scopriamo che il mediatore / mattatore dell’evento è l’amico Simon Brooking, ambasciatore Laphroaig negli USA e forzatamente parte neutrale essendo nato in Scozia, avendo sposato una Irlandese e vivendo negli Stati Uniti…
L’evento è stato davvero molto piacevole, ottimo cibo (ho finalmente scoperto come anche in Irlanda sia arrivata la rivoluzione del cibo buono, pulito e giusto) e incontro / scontro molto divertente a suon di musica, barzellette e aneddoti che non potevi che concludersi con un pareggio.
Chissà se riusciremo a proporlo anche in Italia :).
Una settantina i partecipanti all’Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)
I protagonisti dell’Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)
I protagonisti dell’Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)
Foto ricordo di gruppo, Ultimate World Whiskey a Kilbeggan (Irlanda, 17/08/2013)