Spirit of Scotland Rome 2013, il prequel…

Spirit of Scotland Rome 2013, il prequel…

Fonte Laphroaig.it


Ok siamo dei birbanti, ma ci siamo scoperti sul FrecciaRossa per Roma in un numero sufficiente di persone per organizzare un “veloce” tasting.


Non dovete per forza di cose leggere questo mio post :).

La marcia su Roma per lo Spirit of Scotland si è svolta (come la Storia insegna) in treno.

La tecnologia oggi mette a disposizione mezzi di trasporti assai veloci, il viaggio da Roma a Milano in Freccia Rossa è durato solo 3 h, ore che abbiamo riempito a nostro modo…

Con compagni di viaggio come Davide di angelshare.it e Angus del forum SingleMaltWhisky.it la scelta è stata facile.

Abbiamo organizzato la prima degustazione di whisky ad Alta Velocità, una sorta di esperimento scientifico per testare le differenze organolettiche sopra i 300Km/h!

Abbiamo assaggiato un Glen Gyle 8 anni, un vecchio Vatted (oggi lo si chiamerebbe Highland Blended Malt Scotch Whisky), un malto semplice ma con qualcosa da raccontare.
Imbottigliamento da non confondersi con la distilleria Glengyle di Cambeltown, distilleria chiusa nel 1925 ed il nome ceduto per questo blended che abbiamo assaggiato.
Quando la distilleria Glengyle ha riaperto nel 2004 per opera degli stessi proprietari di Springbank non ha potuto più chiamare il suo Single Malt con il nome della distilleria – non ne aveva più i diritti – ma ha deciso di chiamarlo Kilkerran.
Ma sono due storie diverse, ora il Vatted Glen Gyle è in realtà un blended di malti delle Highland.



Scusate volevo dire “Stiamo assaggiando a 302 km/h”

Abbiamo apprezzato credo un Glenfiddich ma ne ho persa traccia.
Poi abbiamo assaggiato un fantastico Laphroaig 1998-2010 di Golden Cask, 58.5% ABV.
A seguire due campioni di botte prelevati in Scozia: un Glendronach 14 anni circa 59% ABV ex-Oloroso Sherry Cask ed un Laphroaig 8 anni circa 52% sovrammaturato in Quarter Cask.

Ma il pezzo forte è stato un omaggio dell’amico Diego Sandrin di Lion’s Whisky, omaggio recapitatomi dall’amico Croato Tom durante il recente Ospitaletto Whisky Fest: una sample di
Ardbeg 10 anni vecchio stile – anni ’80 (tanto per intenderci la bottiglia 75cl bianca con etichetta nera).
FAN-TA-STI-CO, nulla a che vedere con i peat-monster “vuoti” di oggi, un malto ampio, pulito, complesso, ovviamente meno da schiaffi rispetto agli imbottigliamenti attuali.
A parte la torba completamente diversa, il dram sorprende per l’assenza di agrumato e per la piacevole intensità dell’orzo – malto che sembra quasi tostato.
Una bottiglia senza valore, tanto è rara.

Il tutto si è perfettamente abbinato alla focaccia del fornaio di Davide ed al formaggio Bitto giovane del 2012.



Notare il dettaglio della tovaglia, altro che prima classe!

Un saluto particolare alla Suora che era seduta nello scompartimento di fianco al nostro.

Inizialmente ha fatto finta di non notare quello che stava accadendo, poi qualche fugace sguardo, verso Bologna il primo timido sorriso, dopo Firenze ci siamo seduti al suo fianco per una piacevole chiaccherata.
Abbiamo scoperto che risiede al Vaticano e che conosce benissimo il mio piccolo e sperduto paesino della Brianza Lecchese.

Con lei siamo riusciti a condividere solo un croissant, per il resto si è dimostrata interessata ad altre forme di Spirito…

Amo questi momenti!



Slainte Mhath!
 

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