Resoconto masterclass Jim McEwan a Senago (Milano, 14/10/2011)

Resoconto masterclass Jim McEwan a Senago (Milano, 14/10/2011)

Fonte Laphroaig.it


A metà Ottobre Jim McEwan, il distillery manager della distilleria Bruichladdich, ha fatto un tour di tre tappe in Italia.
Ha sicuramente lasciato un segno indelebile tra gli appassionati.


Sono in colpevole e strepitoso ritardo per la pubblicazione del resoconto della serata con Jim, per una descrizione dettagliata dei contenuti date un occhio all’articolo di Davide di Angelshare.it, è impossibile scrivere meglio quindi evito la faticaccia…



Jim McEwan durante la degustazione

Quello che posso e che voglio comunicarvi è il clima che si è vissuto durante l’incontro di Senago (Milano), e – come confermato dagli altri amici sul forum – anche negli altri due incontri che si sono tenuti nel Nord Italia (a Conegliano Veneto e a Trieste)

Dividerei la platea in due.
Chi ha già visitato Islay ed ha già conosciuto Jim, a fine serata non ha potuto che esclamare “Cavolo! Mi è sembrato un angolo di Scozia in Italia, è stato come essere teletrasportati su Islay!”.
Il carisma di Jim, la sua capacità di trasmettere i sani concetti chiave che stanno dietro al marchio Bruichladdich, ma soprattutto il suo animo da showman hanno ancora una volta fatto la differenza.



La fantastica e colorata selezione di Bruichladdich (e non) che abbiamo assaggiato durante la serata


Abbinamento di whisky col cibo spopola

Chi invece si è trovato da appassionato di Single Malt ad avere un “primo contatto” diretto con un distillery manager, è uscito da questa esperienza rivoltato come un calzino.

Il Single Malt non è stato presentato come il prodotto edonistico per eccellenza, come il distillato elitario per pochi prescenti, ma è stato un affascinante strumento che ci ha condotti a conoscere la Scozia e le sue persone così come meglio non è possibile fare.

Lo ho sempre sostenuto.
L’unico modo che noi – appassionati ed avidi consumatori di Scotch Whisky – di non farci travolgere dalla opprimente presenza di multinazionali è quello di dare più importanza alle persone, agli ideali e poi infine dedicarsi alla qualità del distillato.
Scopriremo che un dram di whisky non è solo una intrigante combinazione di acqua, alcool ed alcune tracce di altri componenti chimici ma che è soprattutto un messaggio, un tramite che ci riporta ad un mondo affascinante fatto di tradizioni e di solidarietà.
Con questa chiave di lettura Bruichladdich è sicuramente il migliore distillato di Scozia!

Poi – come piccola sottocategoria … – ci sono quelli che sono stati trascinati alla degustazione e che molto volentieri sarebbero rimasti a casa a guardare il Grande Fratello.
Ebbeno per loro si è aperto un mondo, abbiamo offerto la via per la redenzione!

Prometto di tornare sull’argomento appena ripreso dal Milano Whisky Festival.

PS. Come nota di cronaca, abbiamo degustato (abbinati a cibo):

  • Bruichladdich Organic
  • Bruichladdich 12 yo
  • Bruichladdich 16 yo Chateau Margaux
  • Linlithgow 1982 25 yo (Imbottigliato da Murray McDavid)
  • Port Charlotte 8
  • Octomore 4.167 ppm


Jim McEwan, sapevamo essere un ottimo distillery manager, ma ci ha svelato anche tutto il suo carisma
 

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