Fonte Laphroaig.it
Il periodo di chiusura di Laphroaig (19 Luglio – 18 Agosto 2011) per le manutenzioni ordinarie ha portato un po’ di novità presso la distilleria.
Come abbiamo velocemente anticipato ieri, in questo mese di fermo attività non sono state solo fatte le normali operazioni di pulizia, manutenzione ed adeguamento.
Manutenzione Wash Still #1 e #2
Nella foto qui sopra si possono vedere i 7 alambicchi di Laphroaig.
I primi tre da destra (quelli con i profili rossi) sono i tre alambicchi di prima distillazione (Wash still), gli altri quattro (quelli con i profili neri) sono quelli di seconda distillazione (Spirit still).
Pur essendo costruiti con rame spesso alcuni millimetri, gli alambicchi delle distillerie non sono eterni.
Lo stress provocato dal calore delle distillazioni e dall’evaporazione dell’alcool porta ad una progressiva riduzione di questo spessore, finché si giunge alla necessità di dover sostituire tutto o parte dell’alambicco.
Quando la distilleria è silent lo spessore del rame viene controllato con un apposito strumento che sfrutta la conducibilità elettrica dello strato di rame che c’è sotto e che riesce ad essere molto preciso – in passato si usava un metodo più “artigianale”, semplicemente si picchiava con un martelletto e si stava ad ascoltarne il suono.
Quando lo spessore del rame diventa troppo sottile si decide il da farsi.
Se il pezzo interessato è piccolo si può intervenire solo sul piccolo riquadro, ritagliandolo e saldando al suo posto un analogo pezzo nuovo di rame con spessore adeguato.
Altrimenti si decide di sostituirne una parte intera (di solito l’alambicco è diviso in due parti, la base ed il collo, avvitate insieme) o l’intero alambicco.
A Laphroaig sono appena stati sostituiti gli interi colli degli Wash still #1 e #2 (rispettivamente il terzo ed il secondo da destra), come si nota dalla mancanza sul collo della stampa nera con il nome e la capacità dell’alambicco.
Manutenzione Spirit Still #1
Per lo Spirit still #1 (l’ultimo della fila, quello più a sinistra) è invece stata sostituita l’intera base.
Questo spirit still è decisamente unico nel panorama delle distillerie Scozzesi.
Non lavora in coppia con uno wash still ed è di doppia capacità rispetto agli altri Spirit Still (il #2, 3 e 4).
In qualche modo questo contribuisce all’unicità del gusto di Laphroaig.
La manutenzione ordinaria degli alambicchi prevede sempre una pulizia interna ed una esterna.
Tutti e 7 gli alambicchi sono stati trattati esternamente con un agente che consente di tenere il rame lucido per mesi anche in condizioni di continuo riscaldamento e raffreddamento.
Dopo mesi di distillazione gli alambicchi diventano progressivamente più opachi e verdastri con vistose e antiestetiche perdite da tutte le giunzioni.
Dall’interno dell’alambicco viene invece rimosso il fondo, dove si è via via sedimentato uno strato solido di residui di distillazione.
Per accedere all’interno degli alambichi si usa la man door rappresentata nella foto qui sopra (questa è quella dello Spirit still #1), il che obbliga l’operatore a limitare il “girovita” e ad avere una buona agilità…
Notate il rame attorno a questa porta; questa foto è stata scattata proprio il 19 Luglio – prima della pulizia esterna – ed il rame era decisamente più opaco rispetto a quello che si presenta oggi ai nostri occhi.
Possibilità di vedere l’interno della Warehouse #1
Durante le nostre molte visite alla distilleria abbiamo sempre fatto presente agli uomini di Laphroaig come era importante per noi appassionati poter dare una sbirciatina all’interno della Warehouse #1, quella con la scritta cubitale LAPHROAIG e l’unica ad affacciarsi direttamente sul mare, sull’oceano.
Ragioni di sicurezza ma soprattutto vincoli introdotti dall’Agenzia delle Dogana hanno sempre impedito questa esperienza.
I magazzini delle distillerie sono infatti duty free, le tasse e le accise vengono pagate solo quando le botti sono considerate “mature” ed escono per andare verso l’imbottigliamento.
Questo implica una responsabilità diretta del distillery manager verso la tutela del contenuto di questi magazzini; ogni singola goccia di whisky che viene prelevata deve essere autorizzata dalla Dogana (angel’s share escluso…).
Non parliamo poi dei problemi di sicurezza, un magazzino pieno di alcool è come una polveriera, consentire l’ingresso ad estranei può avere spiacevoli controindicazioni…
Le nostre preghiere sono però state esaudite grazie all’applicazione di un cancelletto di ferro all’ingresso del magazzino.
Durante il tour di Laphroaig è quindi oggi possibile entrare nella Warehouse #1 per dare un occhio a questa importante fucina di prezioso Single Malt.
Ma vi giuro, se la vista è sicuramente eccitata dalla visione di così tante preziose botti, il senso che viene maggiormente stimolato è l’olfatto.
Entrare in una warehouse di Scotch Whisky è come nuotare in un affogato al whisky … gli aromi della maturazione dello spirito saturano completamente questo ambiente e rendono questa esperienza semplicemente indimenticabile.
Provare per credere!