Fonte Laphroaig.it
E’ periodo di vacanze, parliamo dell’Isola di Mull – una delle più belle tra le Ebridi Scozzesi – meta di un turismo decisamente sano e slow.
Complice la richiesta di un gruppo di amici che erano alla ricerca di un po’ di riposo in Scozia, ho passato alcuni giorni in Scozia sull’Isola di Mull e su quella di Islay.
Rientrato in Italia riprendo con l’aggiornamento del sito.
Di Islay sappiamo già tutto, per cui ora è il turno dell’Isola di Mull – decisamente affascinante nonostante la presenza di una sola distilleria di whisky contro le 8 di Islay … la distilleria Tobermory.
Un po’ di informazioni.
L’Isola di Mull è una delle Ebredi Interne; si trova esattamente di fronte alla cittadina di Oban, da cui si raggiunge grazie ad un frequente servizio di traghetti.
La navigazione dura circa 45 minuti e permette di vedere alcuni interessanti panorami della costa Scozzese (la baia di Oban è molto bella) e della parte Est di Mull (come il castello di Duart).
Durante la traversata frequente è la possibilità di vedere foche e delfini.
Divertitevi a zoomare sul – sulla mappa interattiva qui di lato per scroprire dove si trova Mull.
Una delle spiaggie bianche dell’Isola di Mull, questo panorama fa decisamente dimenticare la Scozia piovosa
Le scogliere del Ross of Mull, la parte Sud-Ovest
dell’isola caratterizzata da pietra vulcanica rosa
Mull è leggermente più grande di Islay (circa del 20%), ma offre uno scenario decisamente diverso.
Non è piatta come l’Isola di Islay ma offre una varietà di ambienti: promontori (il Ben More è alto 966 metri, un altezza notevole per le cime delle isole Scozzesi), scogliere, spiaggie bianche, roccia lavica e le belle case del porto di Tobermory – la capitale dell’isola – definito una dei più interessanti scatti che si possano fare in tutta la Scozia.
Non voglio annoiarvi con informazioni turistico-storiche, non è questo lo scopo di questo articolo e trovate già ampio materiale in rete, ma voglio tentare di trasmettervi le emozioni che abbiamo provato.
Complice la visita rilassante ed una settimana di meteo fantastica – che ha ampiamente bilanciato il cattivo tempo che abbiamo trovato su Islay a fine Maggio durante la settimana del Feis Ile – possiamo dire di esserci proprio goduti l’Isola di Mull.
L’isola di Staffa, una sorta di ancestrale tartaruga derivata da una non lontana colata lavica
Le regolari colonne dell’isola di Staffa
L’esperienza più interessante che abbiamo fatto durante la nostra visita è stata sicuramente la visita all’isolotto di Staffa.
E’ una piccola isola che si trova a 40-50 minuti di barca dalle coste di Mull, riserva naturale, totalmente disabitata ed unica nel suo genere.
E’ stata creata da una grande colata lavica che circa 59 milioni di anni fa (cioè molto recentemente rispetto alle altre isole Scozzesi, Mull è datata 2.9 miliardi di anni) si è riversata in mare solidificandosi all’istante in un impressionante gioco di colonne esagonali sormontate da un compatto strato di cenere vulcanica.
Ricorda molto le rocce delle Giant’s Causeway Irlandesi che si trovano a poche decine di Miglia.
Le simpatiche Pulcinelle di Mare (foto di Bruno)
L’Isola di Staffa è raggiungibile solo tramite gita in barca autorizzate per cui è consentito un numero limitato di visitatori.
Il turismo è quindi non invasivo e permette di godere a fondo le belle di questa isola.
La sosta sull’isola dura un paio d’ore riempite dalla visita alla spettacolare Grotta di Fingal (una grande grotta che prende il nome da un gigante Irlandese), da una passeggiata lunga la scogliera e dall’avvistamento delle rare e simpatiche Pulcinelle di mare che a Giugno-Luglio nidificano indisturbate in un prato sulla parte Nord di Staffa.
Vista la spettacolarità dell’isola, l’intensità del legame con la Madre Terra, si sente il bisogno di investire il tempo rimanente con una intensa meditazione…
Tutti i numerosi scogli che circondano Mull sono “casa” di tante foche intente a godersi l’abbondante e caldo sole
Non hanno bisogno di presentazione…
La natura di Mull offre la possibilità di osservare senza troppa fatica tante specie animali decisamente rare alle nostre latitudini.
Le foche (comuni e grigie) sono padrone dei mari e degli scoglietti che circondano l’Isola di Mull.
Il cervo (ne abbiamo visti a decine) è invece padrone delle terre; al tramonto è molto facile avvistarli ai lati delle strade anche in gruppi di parecchi decine di esemplari.
Il cielo è invece dominato dall’aquila (aquila di mare e reale), il cui avvistamento è il principale desiderio dei naturalisti che visitano l’isola.
Mull offre un’ottima selezione di tour naturalistici, sia in mare che sulla terraferma, normalmente di buona qualità.
L’Abbazia di Iona, luogo di pellegrinaggio e centro delle origini del Cristianesimo in Scozia
La bella croce di St John’s (è una copia)
Molte delle persone che visitano Mull lo fanno per andare alla vicina Isola di Iona, esattamente all’estremo Sud-Ovest di Mull e separata da Mull da un piccolo braccio di mare, 5 minuti di traghetto.
La piccola Isola di Iona è considerata un importante centro spirituale per la Cristianità Britannica.
E’ lì che San Columba, nel 563 DC e dopo essere stato esiliato dall’Irlanda, ha costruito un monastero con 12 Cristiani che hanno iniziato a diffondere la parola di Cristo in tutta la Scozia pagana.
Nel 806 il Monastero di Iona fu assalito dai pirati Vichinghi, i suoi tesori saccheggiati ed i monaci uccisi.
L’attuale bella Abbazia di Iona è stata costruita all’inizio del XIII secolo ed è considerata una delle meglio conservate chiese Scozzesi.
La notorietà di Iona si diffuse in tutta l’Europa e l’isola fu considerata un luogo “santo” e particolarmente venerato quando iniziarono ad esservi sepolti diversi re di Scozia, Irlanda e Norvegia.
Di Iona è molto famosa anche la locale pietra verde, utilizzata in passato per costruire anche le prime Croci Celtiche Cristiane di tutta la Scozia.
Si stima che anche la croce di Kildalton su Islay sia stata prodotta usando questa pietra e da artigiani provenienti dall’Isola di Iona.
La distilleria Tobermory, nell’ononima cittadina, e unica distilleria dell’Isola di Mull
Tobermory produce un torbato ed uno no
Come abbiamo accennato l’Isola di Mull ospita una sola distilleria che prende il nome dalla capitale: è la distilleria di Tobermory.
E’ la terza volta che visito Mull e quindi anche la terza volta che visito la distilleria.
Per la terza volta l’accoglienza è stata decisamente sottotono rispetto a quella di tutte le altre distillerie Scozzesi, piccole e grandi che siano, motivo per cui vi consiglio di non andare sino a lassù solo per l’ambizione di visitare questo produttore di Single Malt.
Di proprietà del gruppo Burn Stewart, insieme a Bunnahabhain e Deanston anche questa distilleria non dedica sufficiente attenzione al visitatore – che sia turista o appassionato di whisky.
La visita della distilleria mi è riuscita una volta sola (e non è stata soddisfacente), di solito il tutto si risolve con un paio di dram offerti (in un bicchierino di plastica) presso il piccolo Visitor Centre dove sono disponibili solo gli imbottigliamenti standard … un po’ poco per chi si è fatto migliaia di km per giungere sino a lassù …
Il detto … la pioggia di oggi
sarà il whisky di domani …
La distilleria è stata riaperta nel 1990 dopo una decade di stop alla produzione.
Apprezzabile il fatto che la distilleria sia estremamente artigianale e usi
I due whisky lì prodotti sono il non torbato Tobermory ed il torbato Ledaig:
- Il Tobermory 10 anni (Un-chillfiltered, 46.3%), un non torbato non ricco di sapore e dominato dal non pure abbondante alcool
- Il Tobermory 15 anni (Un-chillfiltered, 46.3%), sempre non torbato con un corpo decisamente più intenso, non era disponibile presso la distilleria perchè esaurito e in attesa di produzione del lotto successivo
- Il Ledaig 10 anni (Un-chillfiltered, 46.3%), un torbato con buone note medicinali e isolane.
Interessante notare che siano tutti imbottigliamenti non filtrati a freddo e alla gradazione alcolica di 46.3%, la stessa strada intrapresa dalla distilleria dello stesso gruppo Bunnahabhain.
Maggiori informazioni su www.tobermorymalt.com.
Vista della baia di Tobermory con le sue belle case colorate a tinta pastello
Prima di chiudere è doverosa una breve nota sul cibo di Mull.
Sull’isola non ci sono molti ristoranti, in realtà non ci sono neanche molti centri abitati, per cui per mangiare in modo decente è solitamente necessario fare un po’ di strada.
Il meglio a tavola arriva dal mare
Tobermory è sicuramente il centro più grande e più turistico, quindi qui l’offerta è decisamente superiore in quantità, non sempre in qualità.
Chi cerca cibo a km zero su Mull non può che scegliere i prodotti del mare.
Aragoste, granchi, scampi e ostriche dominano le tavole e consentono di assaggiare cibi di qualità, freschi e a costi decisamente più abbordabili rispetto a quelli Italiani.
Di solito non faccio spot, ma ci ha davvero sorpreso lo scoprire un ristorante fantastico, sicuramente uno dei migliori di tutta la Scozia, a Fionnphort sulla punta Sud-Occidentale di Mull (il luogo da dove si prende il traghetto per Iona).
Il Ninth Wave Restaurant è un locale intimo (abbiamo contato 16 posti a sedere), dove la prenotazione è indispensabile e con una qualità di cibo e di servizio che non ha pari.
Solo due persone, John in sala e la moglie Carla in cucina, riescono a regalare emozioni davvero intense.
Il tutto per un costo non impossibile.