Feis Ile 2011, Day 4 (24/05/2011)

Feis Ile 2011, Day 4 (24/05/2011)

Fonte Laphroaig.it


Oggi è il grande giorno dell’Open Day di Laphroaig, mentre per le altre distillerie abbiamo prenotato uno, due eventi, qui abbiamo fatto il pieno!


Dopo due giornate di meteo difficile, finalmente si è rivista una giornata bella.
Quale occasione migliore per il ricco Open Day di Laphroaig?



La distilleria Laphroaig all’inizio della giornata dell’Open Day – con un meteo decisamente migliorato

Laphroaig Islay by the Sea

La nostra giornata inizia di prima mattina con la classica gita in barca verso la baia di Laphroaig.
I 70 nodi di ieri hanno agitato parecchio il mare, alcuni di noi hanno sperato nella cancellazione della “gita”, ma niente da fare.
Tutti con il giubbetto di salvataggio e via verso la distilleria con un bicchiere di Cairdeas 2011 in mano.
E guai a svuotarlo, il prode David non lasciava altra scelta che riempirlo nuovamente.
Ed erano da poco passate le 9 di mattina…



La barca che ci ha accompagnati a visitare Laphroaig … dal mare



La distilleria vista dalla baia, che – protetta dall’isolotto di Texa – è decisamente più tranquilla del mare aperto

Laphroaig Distillery Tour

Rientrati a Laphroaig abbiamo effettuato il tour della distilleria.
Nulla da segnalare di nuovo tranne l’installazione di un sistema di ventilazione dei pavimenti di maltaggio
che durante i mesi caldi aiuti a tenere costante la temperatura dell’orzo.

Per anni ci hanno raccontato che la regolazione avveniva semplicemente aprendo o chiudendo le finestre e che la brezza marina faceva tutto il resto.
L’installazione di questo sistema automatico, oltre che andare in direzione opposta rispetto alla tradizione, è anche brutto da vedere.



Un pavimento di maltaggio di Laphroaig con i nuovi ventilatori che si alternano alle tradizionali finestre



La facciata dell’edificio di Laphroaig è “rovinata” da questi tubi posizionati per dare aria ai pavimenti di maltaggio durante i caldi mesi estivi. Saranno utili ma sono proprio brutti, hanno promessi che verranno tagliati…



Un po’ di sano lavoro di braccia anche in vacanza non ha mai fatto male a nessuno



La fornace lato strada, quella che brucia la torba che conferisce al malto di Laphroaig il suo caratteristico aroma



Il grande e moderno mash-tun di Laphroaig, un più efficiente lauter-tun proveniente dall’industria della birra


Rhona ci fà assaggiare il wash


La still house di Laphroaig


La grande spirit safe di Laphroaig

Laphroaig John Campbell presents the Ultimate Laphroaig

E’ mezzogiorno e finalmente si inizia a fare sul serio.
John Campbell ha selezionato per noi dei campioni di botte molto speciali.

Nel 2003 presso Laphroaig è stato prodotto un lotto particolare, 100% realizzato con malto prodotto in modo artigianale presso la distilleria (quindi senza miscelarlo con quello industriale di Port Ellen) e distillato usanto solo gli alambicchi piccoli (la spirit still #1 è di dimensione doppia rispetto alle altre e dal momento della sua introduzione ha cambiato il gusto di Laphroaig).
E’ quindi un lotto speciale che vuole rispettare al massimo la tradizione, un modo per ricordare, scoprire, come era il gusto di Laphroaig prima degli anni ’70.

Da questo lotto John ha selezionato 5 botti e ci ha chiesto di dargli una mano per scegliere la migliore.
Alla fine ci ha offerto la possibilità di portarci a casa un piacevole ricordo – una simpatica fiaschetta con un campione del nostro malto prescelto.

Le cinque botti sono tutte dello stesso tipo (ex-Bourbon), sono state riempite lo stesso giorno con lo spirito prodotto da un’unica distillazione e sono state lasciate a maturare proprio nella Warehouse #1.
Il risultato – dopo 8 anni di maturazione – non poteva che essere quello di assaggiare 5 campioni completamente diversi uno dall’altro.
Si è passati dalle note floreali, a quelle di frutta matura e di arancia candita (molto raro per Laphroaig), al classico timbro del Cask Strength per arrivare sino all’ultimo – sorprendentissimo – con note di cappuccino.

Indubbiamente la migliore degustazione del festival. Sinora.



John Campbell ci racconta dell’esperimento fatto nel 2003 con tutto malto prodotto in distilleria



I cinque campioni di botte del 2003, dai cask numero 5386, 5421, 5417, 5416 e 5424



I cinque dram assaggiati con una camposizione di tutti gli aromi presenti in Laphroaig


Nei dram prelevati senza filtrazione sono evidenti le tracce di carbone


La sample ricordo


Eccoci a fine degustazione, foto di gruppo con John Campbell in divisa I love Laphroaig “La torba”

Laphroaig Warehouse 1, Cask Strength Tasting with Vicky Stevens

L’ultima degustazione della giornata Laphroaig ha visto protagonisti Vicky, la Warehouse #1 (che ci ha ospitati l’ultima volta nel 2007 quindi è stato un piacevole ritorno) ed i Batch #1, 2 e 3 del Laphroaig 10 anni Cask Strength.
Ognuno di noi ha avuto il suo CS preferito, a Vicky per esempio piace tanto il recente Batch #3 – quello meno dolce – ma che a me convince di meno per la sua minore complessità.

Ma la degustazione non si è fermata qui, ci è stata data l’opportunità di assaggiare un campione da una botte del 2002 che è stato selezionato per cercare di dare un carattere a quello che probabilmente sarà il Batch #4 del 2012.
Vedremo … per il momento promette molto bene!



Una sbirciatina nella warehouse #1 attraverso un cancello di ferro bloccato da un importante lucchetto



Vicky – con la nostra tshirt – si fa assaggiare le tre recenti espressioni di Laphroaig 10 Cask Strength



Dopo un’intensa giornata a Laphroaig si ritorna al B&B per un po’ riposo, ma non è ancora finita

Simply Haggis!

In serata si ritorna a Laphroaig per una classica Burns Supper con musica, haggis, whisky e tutta la cerimonia dell’Address to a Haggis!.



La Burns Supper di Laphroaig è aperta dal piacevole suono delle cornamuse Scozzesi


Il protagonista della serata, il piatto di haggis, neeps (puré di rape) and tatties (puré di patate)


La distilleria Laphroaig al tramonto, adesso che l’Open Day è alle spalle tutto sembra tornato ai soliti ritmi
 

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