Spirit of Speyside 2011, Day 2 (30/04/2011)

Spirit of Speyside 2011, Day 2 (30/04/2011)

Fonte Laphroaig.it


Dopo le prime ore di “rodaggio”, il sabato è iniziato con la visita a Glendronach una delle migliori distillerie di questa parte di Scozia.
Nel pomeriggio altre degustazioni.


Abbiamo già raccontato della distilleria Glendronach.



La still house di Glendronach con la grande vetrata che mette in bella evidenza le due coppie di alambicchi

Posta ai limiti dello Speyside, riporta in etichetta la dizione Highland Single Malt Scotch Whisky.
C’è chi dice che sia all’interno dello Speyside e chi no, ma questo non fa differenza.
Insieme a Glenfarclas rappresenta il meglio dello Speyside per quanto riguarda la maturazione in botti ex-sherry.
A differenza di Glenfarclas che è un brand consolidato (anche se non smette mai di sorprendere), Glendronach ha un notevole potenziale di crescita.



Alan McConnochie, distillery manager di Glendronach

Dopo il passaggio dalla multinazionale Pernod Ricard all’attuale proprietario, la distilleria Glendronach ha potuto finalmente beneficiare di quel salto di qualità che solo una piccola società può garantire.

I nuovi proprietari sono gli stessi della distilleria BenRiach, una società fondata da soli tre investitori, uno Scozzese e due SudAfricani.
Glendronach ha un magazzino di notevole valore e le prime mosse del nuovo proprietario sono state:

  • ristabilire l’imbottigliamento del mitico 15 anni (100% maturato in botti ex-Sherry) che era stato dismesso da Pernod perché “troppo caro per il consumatore” (per cortesia lasciate che queste cose almeno vengono decise da noi…)
  • lanciare una serie di finishing in svariate tipologie di botti (vergini ed ex-vino) … questa potevano risparmiarcela
  • lanciare una serie impressionante di Single Cask con un rapporto costo-qualità esagerato
  • lanciare un imbottigliamento direttamente dalla botte (e quindi disponibile solo presso il bel visitor centre della distilleria), con tanto di cerimonia di imbottigliamento e personalizzazione dell’etichetta.


La strana pagoda di Glendronach

Abbiamo fatto il tour della distilleria con la nuova responsabile e la visita al magazzino direttamente con il distillery manager Alan McConnochie, proveniente da BenRiach.
Alan ci ha fatto assaggiare tre campioni di botte:

  • una botte ex-Bourbon first fill del 2003, che ci ha regalato un eccellente, morbido e masticabile Glendronach, decisamente diverso dagli imbottigliamenti 100% ex-Sherry ma altrettanto interessante e di carattere. Molto interessante la note agrumata (mandarino?!?!)
  • una botte ex-Sherry first fill del 1992, un Glendronach ex-Sherry quasi in stile vecchio Macallan, sicuramente il migliore dram della giornata
  • una botte ex-Sherry second fill del 1972 (quindi con 39 anni di maturazione) che ha evidenziato le note dure (tanniche) del vecchio legno di quercia rossa Europea ma nonostante tutto era ben bilanciata e con una fantastica nota fruttata (piccola frutta rossa e ciliegia).

Assaggiare campioni di botte è sempre molto interessante per la cerimonia e l’atmosfera che si crea, ma la temperatura “rigida” non aiuta certo durante la degustazione; è necessario tenere il bicchiere tra le mani per qualche minuto per fare sprigionare meglio gli aromi.
Dopo il magazzino siamo passati alla degustazione nel visitor centre; abbiamo degustato il 12 anni (mix ex-Bourbon e ex-Sherry), il Virgin Oak finish (affinamento in botte vergine), il 15 anni (100% ex-Sherry), un Single Cask Vintage 1993 e l’imbottigliamento al momento disponibile direttamente dalla botte.

La giornata è proseguita con la degustazione organizzata dal Whisky Shop Dufftown, questa volta per selezionare il migliore dram fuori Speyside degli imbottigliatori indipendenti.
Sono stati sottoposti al nostro giudizio un Caol Ila 11 anni (1997, Gordon & MacPhail), un Macduff 10 anni (2000, Exclusive Malts), un Royal Brackla 19 anni (1991, Gordon & MacPhail), un Dalmore “Mocha Spice” (1990, Wemyss) e un Bunnahabhain 31 anni (1979, Adelphi, #8893).
Poi due Single Grain: Cameronbridge 30 anni (1979, Duncan Taylor) e un Girvan 20 anni (1990, Douglas Laing).
Infine tre Blended di Islay: Breath of Islay 11 anni (1999, Adelphi, #5882), un Auld Reekie 10 anni (Duncan Taylor) e un Big Peat (Douglas Laing).

Poi tutti in pulman verso la distilleria Strathisla dove abbiamo preso parte alla notte Whisky Quiz, un centinaio di domani (molte delle quali incomprensibili per noi normali essere umani extra-Scozzesi).
Ce la siamo cavata con tre drams di Chivas e Strathisla, una bella divertente serata e un quintultimo posto…



L’elegante sala di mashing di Glendronach



La still house vista dall’interno; gli alambicchi sono slanciati con la caldaia non molto grossa



Dettaglio di uno dei tradizionali magazzini dunnage di Glendronach



Un campione di Glendronach, estratto – come facilmente si può intuire dal colore – da una botte ex-sherry



Questa invece è una botte ex-Bourbon che ci ha regalato una sensazione diversa rispetto allo standard Glendronach



Questo invece è uno degli impressionanti racked warehouse (magazzino a scaffali) di Glendronach



Le espressioni di Glendronach che ci sono state proposte durante il tasting, dal 12 anni in su



La degustazione Whisky Shop Dufftown Challenge 2011 – The Rest of Whisky (fuori dallo Speyside)



Al tramonto, le belle pagode di Strathisla (sicuramente la distilleria Scozzese più fotografata)



La sala feste di Chivas che ha accolto la serata “Cask Strength” Whisky Challenge con il classico Pub style quiz
 

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