Fonte Laphroaig.it
Il tratto di mare che separa l’isola di Islay da quella di Jura diventerà protagonista di un progetto che contribuirà a rendere ancora più verde questo amato angolo di Scozia.
La notizia sta circolando in questi giorni, messa ancora più in evidenza dal disastro nucleare della centrale Giapponese di Fukushima.
Mentre tutto il resto del mondo (Italia compresa) si chiede se esistano alternative all’energia nucleare, su Islay tutto sembra estremamente chiaro.
Il contesto è quello del panoramico Sound of Islay, lo stretto braccio di mare che separa le isole di Islay e di Jura.
Chiunque sia arrivato con il traghetto a Port Askaig sa quanto lì sia intensa la corrente marina.
Il progetto è quello di installare – immagino proprio di fronte alla distilleria Caol Ila – la più grande centrale al mondo che sfrutti questa immensa energia gratuita.
Probabilmente non basterà a sostituire l’atomo, ma anche il mare può fare la sua parte nella produzione di energia, insieme a sole, vento e le altre rinnovabili. Lo dimostra l’esperienza della Scozia, dove il governo ha dato luce verde al progetto per quella che dovrebbe essere la più grande centrale al mondo che sfrutta le maree. A partire dal 2013 l’impianto dovrebbe aggiungere ulteriore lustro all’isola di Islay, già famose per le sue distillerie, che peraltro verranno alimentate proprio con l’energia del mare.
La centrale sarà formata da 10 turbine da un Megawatt, simili esteticamente a quelle usate per le centrali eoliche, messe in rete tra loro alla profondità di 30 metri. Ad essere sfruttate saranno le correnti del canyon sottomarino tra l’isola di Islay e quella di Jura, dove la marea raggiunge una velocità di 11,4 chilometri orari. L’elettricità prodotta è doppia rispetto a quella necessaria alle 5mila famiglie che vivono sull’isola, e sono già stati siglati contratti con alcune delle distillerie per l’utilizzo di quella in eccesso.
I 10 Megawatt totali sono comunque una piccola parte di quelli sfruttabili dalle maree in Scozia, stimati in 7,5 Gigawatt. Il costo di questo progetto, finanziato parzialmente dal governo scozzese, é stimato intorno ai 45 milioni di euro: “La Scozia ha un quarto dell’energia da maree d’Europa – ha spiegato John Swinney, segretario alle finanze – questa è una potenzialità incredibile per generare energia verde e creare nuovi posti di lavoro”.
Fino a questo momento l’unico sfruttamento su larga scala dell’energia delle maree è quello da parte della centrale da 240 Megawatt di La Rance, in Francia, che produce da 40 anni con una tecnologia però molto diversa e più ‘invasiva’ per l’ecosistema, che ha però già ripagato da un pezzo i costi di costruzione e fornisce elettricità un prezzo più basso di quella ottenuta dalle centrali nucleari.
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Fonte: ansa.it
Ok. Un investimento di soli 45 milioni di Euro (alla portata anche di un privato), una centrale completamente sottomarina (e quindi invisibile contrariamente a quelle eoliche), una efficienza che non ha pari, una energia pulita e gratuita, cosa stiamo aspettando anche noi?!?
Su Islay è già operativa da anni una centrale elettrica sperimentale che sfrutta il moto delle maree (ad Ovest di Bruichladdich), ma con questo progetto si offre la possibilità di rendere l’isola completamente indipendente dal petrolio.
Abbiamo già detto quanto le distillerie Scozzesi stiano diventando sensibili alle tematiche ambientali, immagino che questa centrale elettrica contribuirà a dare ulteriore fama e visibilità alle 9 distillerie di Islay + Jura.
Il Sound of Islay (mappa Google), lo stretto braccio di mare che separa Islay da Jura
Il Sound of Islay visto dall’isola di Islay (sullo sfondo i famosi Paps of Jura) durante un tramonto invernale
Il Sound of Islay visto dalla still house della distilleria Caol Ila con i suoi imponenti alambicchi