Saranno poi così diverse le Highland settentrionali?

Saranno poi così diverse le Highland settentrionali?

Fonte Laphroaig.it


Il mio viaggio prosegue verso Nord, le belle giornate soleggiate di Dufftown hanno lasciato il posto a qualcosa di più consono alle latitudini ed all’influenza del Mare del Nord.


Partenza da Dufftown alle 6.20 di mattina, apro la porta del B&B e mi trovo 5 cm di neve sulla strada.
Cavolo, mi sono detto, ma questo sarà solo l’antipasto…



Che con il vento gelido era un -15°C

Da Dufftown ad Elgin sono il primo a segnare la neve, per cui – complice anche la maledetta auto con il cambio automatico – me la faccio tutta a 20 miglia orarie.
Ma tanto – penso – da Elgin in poi la strada è trafficata e sarà anche stata pulita.
Vero, peccato che l’unica altra auto che c’era in circolazione andava come una lumaca e non mi ha fatto alzare di molto la media dei 20.
Ma la Scozia è una nazione slow….

Il resto è stato peggio, con tratti battuti da un intenso vento proveniente dal mare del Nord che si sono trasformati in piste di pattinaggio.
La faccio breve, la prima sosta era a 100 miglia da Dufftown, tempo stimato dal navigatore 2h10′, tempo stimato dal sottoscritto 1h30′, tempo reale impiegato …. quasi 3h…

Meravigliosa visita alla distilleria Balblair, poi proseguo verso Nord ed arrivo a Brora dove avevo prenotato un tour privato (con cinque o sei e-mail scambiate ed ulteriore conferma inviata una settimana fa) ma il visitor centre risulta inspiegabilmente chiuso.
Non mi demoralizzo ed entro in distilleria dove trovo il distillery manager che costringo ad accompagnarmi ad una visita delle distillerie Brora e di Clynelish.
Poi ancora verso Nord verso Pulteney, la distilleria più settentrionale della terra ferma Scozzese; altra visita super.

Alle 19 mi aspetta un traghetto per le Orcadi e già in attesa dell’imbarco capisco che la situazione meteo non sarebbe per nulla migliorata.
La nevicata dolce, Natalizia, si era trasformata in un bufera di neve da steppa siberiana; inizio anche a temere che il traghetto venga annullato.
Il traghetto parte invece puntuale – per nulla intimorito dal mare forza 9 (!!!) – all’inizio mi sono chiesto perché tutti i tavoli e le sedie del suo ristorante erano ancorati con una catena al ponte della nave … domanda che ha trovato una risposta non appena il cibo del buffet ha iniziato a prendere il volo ed i piatti di ceramica ad infrangersi sul pavimento…
Noncurante ho terminato il mio abbondante fish and chip per poi dirigermi verso una poltrona con andatura da ubriacone la notte prima di Natale … era impossibile stare in piedi, per fare 20 metri ci ho messo 5 minuti saltando da un appiglio all’altro come Tarzan nella foresta (giuro che non sto esagerando!!!).
L’arrivo sulle Orcadi è stato tutto sommato tranquillo, ci è voluto solo un po’ a trovare il mio B&B disperso in una stradina buia delimitata dal mare su entrambi i lati.

Notte leggermente agitata con 23°C in camera e il vento che ha urlato senza sosta, l’indomani al risveglio mi accolgono 20 cm di neve con bufera ancora in corso … ma ormai non sono più intimorito.
Abbondante colazione a base di pesce affumicato e via di corsa (si fa per dire); faccio per pulire il parabrezza della mia auto dalla neve e – cigliegina – scopro che il cristallo si è crepato per il freddo.
Spero che l’assicurazione copra questo danno, altrimenti giuro che mi porto a casa l’intero parabrezza danneggiato in valigia…

Più tardi la bufera di neve lascerà il posto ad una luminosa (e gelida) giornata soleggiata resa ancora più bella dai mitici appuntamenti alle distillerie Scapa (ferma per black-out elettrico) ed Highland Park.
Domani relax, spero che il ritorno sulla terra ferma di Sabato sia più tranquillo.

Nel ringraziare tutti i distillery manager che mi hanno accolto (John MacDonald di Balblair, quello di Clynelish-Brora, Malcolm Waring di Pulteney e Stuart Pirie di Scapa), la guida senior Patricia di Highland Park ed il capitano del traghetto per avere reso possibile tutto ciò, la domanda è una sola:


Perchè cavolo continuano a produrre whisky in queste località remote, soggette a condizioni climatiche difficili, ad enormi costi di trasporto delle materie prime (l’orzo su tutte), a continue sospensioni delle attività (vuoi perché manca corrente o perché il traghetto è fermo da qualche giorno)?!?
Perchè non spostano tutto a Glasgow?!?

Per rispondere a questa domanda devo raccontarvi un po’ di cose – ma adesso non ho tempo…



La distilleria Balblair (Highland Settentrionali) – Latitudine 57,84°N



La distilleria Clynelish (Highland Settentrionali) – Latitudine 58,02°N



La distilleria chiusa Brora (Highland Settentrionali) – Latitudine 58,02°N



La distilleria Pulteney (la più settentrionale delle Highland Settentrionali) – Latitudine 58,43°N



Botti in “fredda attesa” nel piazzale della distilleria Pulteney



La distilleria Scapa (Orcadi) – Latitudine 58,96°N



La distilleria Highland Park (Orcadi, la più settentrionale di tutta Scozia) – Latitudine 58,97°N



La bella cattedrale di St Magnus in arenaria rossa vista da Highland Park (Orcadi, nella capitale Kirkwall)
 

ALTRI ARTICOLI

Comments

Leave a comment