Resoconto degustazione Glenmorangie a Milano (17/02/2011)

Resoconto degustazione Glenmorangie a Milano (17/02/2011)

Fonte Laphroaig.it


Giovedì sera ho preso parte alla degustazione organizzata dai nuovi responsabili Single Malt Club di Milano.
Protagonisti il finishing, quello ben fatto, ed una bella platea di appassionati.


La serata si è svolta presso l’Eko Cafe di Via G.B.Pirelli, Milano.
Abbiamo degustato il Glenmorangie Original (il vecchio 10 anni completamente maturato in botti ex-Bourbon), il Quinta Ruban (finito in botti ex-Porto), il Nectar d’Or (finito in botti ex-Sauternes) ed il 18 anni (per il 30% finito in botti ex-Sherry).
Alla scoperta del migliore abbinamento con le delicatezze che ci sono state proposte.



Gli imbottigliamenti Glenmorangie proposti: Original, Quinta Ruban, Nectar d’Or e 18 anni


Hosam Eldin Abou Eleyoun, nuovo fiduciario della spiga Milano I del SMC

Ma non voglio parlare di Glenmorangie, distilleria che apprezzo a tal punto da averla selezionata come tappa obbligatoria durante la prima gita Slow Food che ho organizzato nel 2008.

Voglio fare i complimenti a chi ha progettato e guidato la serata.
Il presidente del Single Malt Club of Scotland, Angelo Matteucci, ha accompagnato nella degustazione il neo-fiduciario della spiga Milano I, Hosam Eldin Abou Eleyoun, il delegato della Delegazione di Milano dell’Associazione Italiana Sommelier.
Matteucci, considerato uno dei massimi esperti di single malt in Italia, ha saputo trasferire tutta la passione che da decenni lo tiene “ancorato” al Single Malt.
Il sommelier Eleyoun (spero che questo sia il suo cognome…) ha saputo utilizzare la sua preziosa tecnica per guidarci nella degustazione.
Non è stata una noiosa degustazione per addetti del settore; siamo stati accompagnati alla scoperta della complessità di un dram che spesso viene erroneamente interpretato come troppo semplice, quasi “femminile” (mi sono sempre chiesto come si faccia a controllare il sesso di un whisky…).



Gli abbinamenti proposti con i 4 Glenmorangie

Avendo preso parte a parecchie degustazioni in Milano, io che vengo dalla profonda provincia ho via via maturato la convinzione che in città il consumatore è abbastanza superficiale, dà molto peso all’immagine del prodotto e poco alle sue caratteristiche, a tutto quello che ci sta dietro.
Giovedì sera ho invece trovato un bel gruppo di persone, appassionate e competenti, quel tipo di persone con cui ci si ferma volentieri a chiacchierare per ore non curandosi dell’orologio.
E’ davvero sorprendente scoprire quanti appassionati di Scozia ci siano nascosti in ogni angolo di questo pianeta, e come saltino fuori dall’anonimato solo grazie ad eventi come questo.

Un consiglio agli amici Milanesi.
Tenete controllato il sito del Single Malt Club, immagino che nei prossimi mesi la Spiga di Milano proporrà eventi che consentiranno di soddisfare tutte le curiositè di noi appassionati di Single Malt.

 

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