NoAge e il “Samaroli pensiero”

NoAge e il “Samaroli pensiero”

Fonte Laphroaig.it


Con Silvano Samaroli abbiamo affrontato il problema dell’appiattimento del gusto dello Scotch Whisky.
Lui sostiene di aver trovato la soluzione a questo problema già 12 anni fa.


Nei nostri articoli Servirà un Presidio per difendere lo Scotch Whisky? abbiamo più volte affrontato il problema del futuro dello Scotch.
E’ normale che in un periodo di successo del nostro amato Single Malt, l’eccessiva attenzione da parte delle ricche multinazionali stia portando ad un impoverimento dell’offerta, ad una standardizzazione del gusto.

Durante l’incontro di Brescia di ieri 25 Gennaio 2011, Silvano Samaroli ha voluto affrontare la questione e ci ha raccontato come lui ha pensato di risolvere questo problema.



Silvano Samaroli a Brescia (25 Gennaio 2011)

Secondo Samaroli l’omologazione del gusto nasce dalla standardizzazione del processo produttivo.
Ormai tutte le distillerie usano lo stesso tipo di orzo, non più autoctono ma progettato in laboratorio (per offrire più alcool possibile, a discapito delle diversità di gusto).
Usano gli stessi lieviti e le stesse botti.
Con queste premesse sembra impossibile riuscire a produrre diverse varietà di malto “solo” per merito della diversa forma degli alambicchi.

Inoltre ci si è messo il desiderio di rompere il tabù delle zone geografiche, per cui oggi troviamo tanti torbati nello Speyside o distillerie di Islay che producano esemplari di unpeated.
Non solo: per mancanza di spazio molte botti non maturano più presso la distilleria ma, dopo essere state riempite, vengono immediatamente spostate in grandi magazzini vicini a Glasgow o Edimburgo.

Questi motivi stanno contribuendo, tutti assieme, all’impoverimento del Single Malt che – come abbiamo già scritto in passato – deve il suo attuale successo al discredito gettato sul suo predecessore, il Blended.
Quando i commercianti – che acquistavano le botti dalle varie distillerie e avevano il controllo totale del mercato – hanno iniziato a diminuire la qualità per aumentare i profitti, lo Scotch è entrato in crisi e dopo un periodo turbolento ha lasciato spazio a nuove espressioni, i malti venduti con il nome singolo della distilleria.

Oggi ci si sta incamminando su una strada simile che probabilmente porterà alla fine anche dell’attuale ciclo.
Lo Scotch Whisky ha sempre saputo creare gli anticorpi, ma come è possibile correre ai ripari in questi anni?
Samaroli crede che – in un qualche modo – sia necessario tornare al passato, non concentrando tutte le energie solo sul processo produttivo ma ridando importanza alla figura del Master Blender.
Siccome tutti i prodotti sono “strutturalmente” identici ed hanno una maturazione simile, l’unico modo per ridare vitalità a questi malti è quello di costruire degli assemblaggi di annate diverse.
Assemblare botti di pari età non avrebbe senso – visto che non esiste una sensibile differenza tra zone diverse e che tutti i malti evolvono allo stesso modo per colpa delle botti tutte uguali – quindi l’unica soluzione è quella di miscelare botti di età diverse.

E’ così nato il progetto Samaroli NoAge (applicato sia sui whisky che sui rum) che si pone come obbiettivo quello di costruire distillati di qualità assemblando “in verticale”:

  • Botti giovani che sono in grado di conferire freschezza, acidità e struttura (sensazioni piacevoli in bocca)
  • Botti di 10-15 anni che sono in grado di conferire la vaniglia ed il fruttato
  • Botti “vecchie” che sono in grado di conferire morbidezza, complessità ed eleganza (sensazioni piacevoli al naso)

Il risultato deve poter stupire per la sua complessità.
Samaroli porta avanti questo progetto da circa 12 anni ed è certo che questo sarà il futuro dello Scotch Whisky e che – come già accaduto in passato – tutte le distillerie Scozzesi dovranno prima o poi “copiare” le sue idee.

A fine degustazione abbiamo potuto assaggiare un campione di Samaroli NoAge Pure Malt Scotch Whisky (non ho notato quale imbottigliamento) per scoprire la vera essenza del Samaroli pensiero … wow!!!
Ne parleremo in modo approfondito quando avremo modo di riassaggiarlo.


Di seguito la scheda tecnica del Samaroli NoAge Pure Malt Scotch Whisky, così come riportata su www.samaroli.it.

A voi giudicare se questa non è poesia!


Samaroli NoAge Pure Malt, Cuvée 2008, 70cl, 45%
É un armonioso vatting di whisky, maturati da 10 ad oltre 40 anni in speciali barili di sherry e rovere, prodotti esclusivamente dalle ultime distillerie artigianali di Scozia, che ancora usano gli stessi processi utilizzati cento anni fa.
No-Age è l’unico whisky che effettua la riduzione alcolica originale in ben dodici mesi, così come si usava abitualmente nel XIX secolo.
Ogni due-tre mesi tutte le partite vengono riassemblate.
Vi si aggiunge una piccola percentuale di acqua in modo che essa venga assorbita tranquillamente dalle diverse componenti organolettiche del whisky.
Questa pratica è stata abitualmente da tutti abbandonata perchè troppo costosa.
No-Age non subisce colorazioni artificiali, nè viene sottoposto a filtrazioni a freddo che potrebbero asportare le sue componenti originali ed i suoi aromi naturali.

 

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