Fonte Laphroaig.it
Il disciplinare dello Scotch Whisky lo difende dai continui attacchi di imitazione o di contraffazione.
Ma è necessario tenere sempre alta l’attenzione.
La leggenda racconta che in India venga venduto più del doppio di Johhnie Walker Red Label rispetto a quanto ne venga effettivamente importato dalla Scozia, e questo lascia intuire una produzione massiccia di falsi sul posto.
Il motto e lo stemma di Scozia sul castello di Edimburgo
E’ naturale che un prodotto con un così grande successo internazionale, subisca frequenti tentativi di imitazione (prodotti non venduti come Scotch, ma che ci assomigliano tanto, alcune volte troppo) o di falsificazione (prodotti venduti come Scotch, ma che di Scozzese non hanno proprio nulla).
Le imitazioni di solito fanno uso di una grafica e di un nome che tanto assomigliano a quelli dei lontani parenti Scozzesi.
Trovarsi di fronte ad una etichetta con un suonatore di cornamusa in tartan, crea una aspettativa che viene infranta nel momento in cui si legge l’etichetta e si scopre che magari il whisky è prodotto in Corea; ma non tutti leggono le etichette…
Molto gettonato è anche l’uso del nome Glen (che significa ‘valle’ in Gaelico Scozzese).
L’ultimo caso si è avuto con il whisky Glen Breton prodotto in Canada; la battaglia legale che ne è seguita è durata 3 anni (dal 2006 al 2009) ed ha visto come vincitrice la distilleria Canadese Glenora, visto che il nome Glen è usato anche localmente e non può essere ritenuto di esclusivo uso Scozzese.
Diversa e ben più grave è la produzione di Scotch che non rispetti il disciplinare (che impone tra l’altro fermentazione, distillazione e maturazione su suolo Scozzese) ma che viene venduto come tale.
Qui non è più una situazione di “forma” ma di “sostanza” e di violazione della legge.
Ma la situazione non è così chiara come potremmo immaginare.
Alcune Nazioni non riconoscono in automatico le DOP (Denominazioni d’Origine Protetta).
E’ solo del Novembre 2010 il raggiungimento di un accordo con il Governo Cinese, frutto di un pressing durato oltre 3 anni.
In assenza di questo riconoscimento tutto era concesso; l’accordo è stato ottenuto dopo aver segnalato 40 casi di whisky prodotti in Cina e che usavano il nome Scotch e nei giorni successivi all’accordo sono stati aperti oltre 100 ulteriori incidenti.
Poi ci sono i falsi delle bottiglie per il collezionismo, ma questa è un’altra storia…
La S.W.A. (Scotch Whisky Association) – la più grande associazione di produttori di Scotch Whisky – si impegna a difendere il proprio protetto, operando controlli in Patria (sul processo produttivo) e in tutto il mondo (alla ricerca di falsificazioni).
E sta facendo un ottimo lavoro.
Nemo me impune lacessit è il motto latino dell’Ordine del Cardo e dei tre reggimenti Scozzesi dell’esercito Britannico.
Il motto appare anche, assieme al collare dell’Ordine del Cardo, nelle diverse versioni dello stemma Reale del Regno di Scozia e, successivamente, nella versione dello Stemma Reale del Regno Unito usato in Scozia.
Viene tradotto come Nessuno mi attacca impunemente.
Il cardo è il simbolo della Scozia.
La leggenda narra che un gruppo di Vichinghi stava per sorprendere nel sonno gli Scozzesi, ma l’agguato fallì quando un invasore calpestò col piede nudo un cardo e si mise a gridare.
Il fiore del cardo, simbolo della Scozia