Fonte Laphroaig.it
Non è affatto vero, mi perdoneranno i miei due cocker, ma stavo molto meglio lontano da casa!
Oggi il telefono del lavoro ha già squillato troppe volte…
Cosa dire, di Edimburgo avrei fatto volentieri a meno, ma i pochi giorni passati su Islay hanno ricaricato le batterie.
Prossimo appuntamento al Feis Ile 2011 (20-28 Maggio), per cui da domani inizia il conto alla rovescia.
L’affascinante natura selvatica di Islay
Alcuni fotogrammi che resteranno indelebili nella mia memoria:
- il difficile viaggio di andata e la soddisfazione di essere comunque riuscito a conquistare l’isola in giornata;
- la “mamma” di Joy (74 anni splendidamente portati, nel fisico e nello spirito) che mentre mangiava l’abbondante piatto di pizzoccheri (finito prima di tutti gli altri, ndr) raccontava la sua versione del ’68 e di come la nostra civiltà sia cambiata in peggio da allora (lei era tra quelli che manifestavano contro il “cambiamento”);
- sempre la “mamma” di Joy che vive ad Edimburgo e che ha visitato la distilleria Laphroaig per la sua prima volta; a fine tour le è stato offerto un dram di Quarter Cask che in un primo momento ha rifiutato, poi ha detto “ne provo un sorso” e quindi lo ha finito esclamando che “era andato giù così bene!”; alla fine ha voluto anche lei il suo plot, è un mito;
- il paffuto cervo che mi guardava con l’aria di chiedermi “ma l’erba la hai presa tutta tu?”, consapevole che era ormai arrivato un altro duro inverno;
- la distilleria Laphroaig paralizzata per due ore da uno dei frequenti black-out elettrici, e Big Billy (uno degli still-men) a cui era stato chiesto, nonostante fosse in ferie, di fare un salto in distilleria per scaricare il malto da un paio di camion – tanto era il lavoro di 10 minuti – e che invece è finito per passare lì un intero pomeriggio;
- un assaggio fatto direttamente da una botte ex-sherry di quasi 30 anni, ma ho promesso di non proferire parola in merito…
A proposito di Edimburgo, abbiamo stretto un accordo con il Loch Ness Experience sul Royal Mile (assolutamente non citato nella nostra guida), il primo accordo di questo genere.
A tutti i soci di ‘I love Laphroaig’ verrà ASSOLUTAMENTE VIETATO l’ingresso all’esibizione dedicata al famoso mostro.
Abbiamo installato una webcam che vi controlla, quindi occhio a non fare i furbi.
Una curiosità relativa al mostro, una illuminazione venutami dopo 2 dram (forse erano 4).
Guardate qui di seguito il logo del centro di Loch Ness; non sembra un alambicco modellato dai forti venti Scozzesi?
C’è proprio tutto, l’alambicco di forma slanciata ed il collo di cigno a discesa (molto Lagavulin, direi).
Si dice che il mostro possa essere visto solo dai puri di spirito e dalle persone che ci credono davvero (un po’ come Babbo Natale, tanto per restare in tema con il periodo).
E se il Loch Ness, sanziché un mostro, fosse un grande alambicco clandestino che veviva nascosto nel lago appena appariva qualche estraneo?
Questa mia teoria sull’origine del mostro spiegherebbe molto della sua misteriosa storia e sulla sua vera natura…
Islay & pizzoccheri, thanks Joy (& family)! |
Loch Ness monster or just a potstill shaped by winds? |