Il nostro primo Laphroaig, “La torba” (12 anni, 61,5% vol)

Il nostro primo Laphroaig, “La torba” (12 anni, 61,5% vol)

Fonte Laphroaig.it


Mancano due giorni al lancio ufficiale del nostro Laphroaig.
Durante il Milano Whisky Festival avrete occasione di assaggiarlo ed acquistarlo, diamo qualche anticipazione.


Lo abbiamo battezzato “La torba” e – tanto per essere sicuri che il messaggio fosse chiaro a tutti – abbiamo rappresentato in etichetta un bel pezzo di torba proveniente dalla torbiera di Laphroaig.

“La torba” è adesso disponibile per tutti i soci.

L’imbottigliamento sarà disponibile per i soli soci di ‘I love Laphroaig’ dal prossimo Milano Whisky Festival (6-7 Novembre) al costo di € 50, un vero affare per una serie limitata imbottigliata a gradazione piena.
Potrete associarvi (gratuitamente) al nostro club direttamente durante il festival.
Le prime 32 bottiglie saranno messe in vendita con l’elegante confezione che vedete qui sotto rappresentata in fotografia, mantenendo inalterato il prezzo.



Il nostro Laphroaig “La torba” nell’elegante confezione del festival

Abbiamo già pubblicato la carta d’identità del nostro Laphroaig 12 anni:
l’imbottigliamento è stato fatto a gradazione piena di botte, mantenendo il color naturale (senza aggiunta di caramello) e senza filtrare a freddo.
Lo spirito è stato distillato il 14/05/1998; chissà cosa stavo facendo quel giorno … dando un occhio al nuovo archivio de ‘La Stampa’, in prima pagina Minzolini parlando di Berlusconi scriveva “Lo scontro resta sulla Giustizia” …
Mentre in Italia sembra non essere cambiato molto, la nostra botte lentamente maturava sino al suo imbottigliamento, avvenuto poche settimane fa, il 15/10/2010 alle h.13, quindi a 12 anni compiuti.
La botte (#700216) era una ex Bourbon; ne abbiamo imbottigliata oltre metà per un totale di 132 bottiglie.

Non abbiamo altre informazioni sulla botte, ma l’aroma ed il colore ci fanno credere che la botte fosse una refill (cioè al suo secondo uso) – ma stiamo tirando ad indovinare.
Abbiamo però altre informazioni certe – obbligatorie per legge – che ci aiutano a capire.
Sappiamo che al momento della messa in botte, i litri di alcool puro contenuti erano esattamente 156,54; supponendo la messa in botte alla gradazione standard del 63,5%, si ricava che la botte conteneva circa 247 litri di new make spirit.
La botte era quindi una hogshead da circa 250 litri, e non una American Standard Barrel di 200 litri.



Siccome non ci fidiamo, ecco la prova: la gradazione è circa del 61%

Un’altra informazione certa è stata registrata al momento dell’uscita della botte dai magazzini, cioè poco prima dell’imbottigliamento.
In questo istante la botte conteneva esattamente 103,22 litri di alcool puro, alla gradazione che vediamo scritta in etichetta del 61,5%.
Con il solito calcolo otteniamo un contenuto di whisky di circa 168 litri, per cui in 12 anni si è avuta una perdita di 79 litri, corrispondenti al 32% del contenuto iniziale.
L’alcool è invece sceso del 34% (da 156,54 a 103,22), per la felicità degli angeli.

I 168 litri finali avrebbero potenzialmente potuto riempire 240 bottiglie da 70cl a gradazione piena.
Noi ne abbiamo prese 132 (quindi oltre la metà), mentre il resto della botte lo abbiamo fatto imbottigliare al 46% per una iniziativa di cui avremo modo di parlare nelle prossime settimane.

Annoiati da tutti questi numeri?
L’unica informazione che ci interessa è che la botte ha avuto una evaporazione molto intensa rispetto alla media e che stranamente l’alcool è praticamente evaporato tanto quanto l’acqua e non sensibilmente di più come di solito accade.
L’evaporazione media è stata del 2,5% annuo (contro una condizione normale compresa tra l’1 ed il 2%).
Molto bene per noi consumatori – la maturazione è risultata più accelerata – un po’ meno bene per chi ha acquistato quella botte ed ha avuto una perdita superiore al previsto.

Degustandolo scopriremo se ciò abbia in qualche modo influito sul
profilo aromatico del whisky. Nel frattempo fatemi sapere se vi
piace l'etichetta che abbiamo disegnato, decisamente diversa da
quelle "tetre" di tanti Scotch. Eravamo partiti volendo fare una
etichetta retrò … ma poi ha vinto il nostro desiderio di approcciare il Single Malt in modo moderno.

 

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