Fonte Laphroaig.it
Il mercato Italiano è stato tra i primi ad apprezzare i Single Malt, in particolare quelli torbati.
Diciamo pure che da almeno 20 anni Laphroaig si vende senza fare troppa fatica…
Rovistando nelle mie cartellette è saltata fuori questa brochure di Laphroaig – l’unica in Italiano che io conosca – prodotta durante la proprietà Allied.
Leggiamola insieme…
Scarica la Brochure completa di Laphroaig (PDF, 3Mb).
Interessante, anche se con qualche errore.
Laphroaig viene definito come “un ottimo malto che viene riconosciuto immediatamente dal suo profumo” oppure come “un malto dal profumo inconfondibile”.
Da questo documento trapela tutta la volontà di trasmettere il concetto di Single Malt, in poche righe si descrive cosa è, come è fatto e come si degusta.
Interessante anche la definizione di Pure Malt, termine oggi non più utilizzabile e sostituito dalla dicitura Blended Malt Whisky.
Una intera paginetta nella brochure completa è dedicata al Ballantine’s 12 anni – non a caso un Pure Malt definito un malto autentico dal gusto rotondo e armonioso – evidentemente ben più conosciuto tra i consumatori rispetto a Laphroaig.
Avete trovato gli errori?
Errori:
Laphroaig non ha quattro coppie di alambicchi, ma ha esattamente 7 alambicchi.
Il capoluogo di Islay non è Port Ellen ma Bowmore.
Viene detto che il Grain Whisky può essere prodotto in tutta la Scozia mentre il Whisky di Malto solo in alcune zone definite.
E’ falso, la zona di produzione è la stessa, l’uso della sottozona è facoltativo.
Il Single Scotch (meglio dire Single Malt) può essere tranquillamente prodotto con malto d’orzo di provenienza non Scozzese.
Campbelltown si scrive con una sola L (Campbeltown).
Altro?!?