Certo che è dura quando si ha a che fare con dei professionisti…

Certo che è dura quando si ha a che fare con dei professionisti…

Fonte Laphroaig.it


Sembra che qualcuno abbia da dire la sua in merito alla mia precedente news.


Riccardo, Andrea, Alessandro – compagni di scorribande su Islay – ci scrivono dal Friuli per comunicarci che anche loro sono disposti a qualche sacrificio pur di non rinunciare al dram di Laphroaig anche a fine Luglio.

Loro arrivano da quella parte del Friuli che annovera centri come Pordenone, Sacile, Spilimbergo.
Nomi che a noi Lecchesi fanno subito gelare il sangue, perchè negli anni ’80 uno su due di noi finiva lì a fare la naja.
Si partiva con la certezza di subire una tonnellata di scherzi (chiamamoli così) e, quando si scopriva che il rito di iniziazione era scolarsi una bottiglia di grappa, tutto sommato lì iniziava il divertimento.
Altri tempi…

Ora sembra che lassù i gusti stiano cambiando … crisi di identità o una mutazione genetica che li sta trasformando in Mac Muli ?

Di seguito la loro e-mail.

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Heyla friends!
Come vanno le cose?
Riguardo alla domanda posta da Claudio nella sua ultima news Voi sapete come consumare Laphroaig in una torrida estate? la nostra risposta è si!
Sabato mattina assieme ad Andrea ed Alessandro siamo andati ad assistere ad un evento che si teneva all’alba sulle dolomiti. Partenza alle due di notte, funivia verso le quattro e poi un’oretta di cammino.
Ovviamente verso le cinque ci è venuta fame ed abbiamo fatto colazione, della quale allego una foto…

Un Saluto
Riccardo

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Ovviamente il motto è: “mi raccomando, nello zaino si mette il minimo indispensabile”, magari si rinuncia ad un paio di mutande di scorta ma alla bottiglia di Laphroaig MAI!
Bene, bravi.

 

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