Fonte Laphroaig.it
Imbottigliamento che sostituisce il glorioso 15 anni. Sarà disponibile sul mercato Italiano? Al momento non è possibile saperlo…
Annunciato nell’autunno 2008, reso disponibile – ancor prima dell’arrivo in distilleria – per il mercato Tedesco (maledetti loro!!) già nella primavera 2009, il rilascio del nuovo 18 anni è stato ricco di misteri.
Innanzittutto non si è capita la necessità di abbandonare il vecchio e glorioso 15 anni, da molti ritenuto la miglior espressione degli imbottigliamenti standard di Laphroaig.
Nel momento in cui, grazie al boom di vendite, tutte le distillerie lamentano carenza di stock di botti vecchie, il passaggio dai 15 ai 18 anni mi ha sorpreso.
L’introduzione del Quarter Cask, nobile ma motivata dalla necessità di velocizzare la maturazione del whisky, mi aveva fatto credere ad una mancanza di barili vecchi nei magazzini Laphroaig.
Invece eccoci qui. Il 18 anni, mediamente 10€ più caro del 15 anni, si presenta alla degustazione sensibilmente diverso. Primo l’alcool, portato dal 43% del 15 anni al 48%, contribuisce a rendere più morbido, meno spigoloso, il distillato. I 3 anni di legno in più si percepiscono, anche se il contributo sembra essere di legni più dolci, meno speziati.
In complesso il 18 anni è un ottimo prodotto, sicuramente condizionato dalle nuove tendenze del mercato e non più un prodotto che divide, da amare o odiare.
Il 15 anni era ufficialmente importato in Italia, ma di difficile reperimento. Sporadicamente disponibile sugli scaffali di pochi supermercati, il suo acquisto era limitato ad alcune enoteche specializzate. Cosa ci dobbiamo attendere per il 18 anni? Al momento nessuna risposta.
Laphroaig 18yo (48%, OB)