Gli alambicchi di Laphroaig

Gli alambicchi di Laphroaig

Fonte Laphroaig.it


Gli alambicchi (potstills) di Laphroaig, caso raro nel panorama delle distillerie di whisky, sono 7 e non lavorano in coppia.


Normalmente le distillerie hanno alambicchi che lavorano in coppia.
Ad un grande wash still corrisponde un più piccolo spirit still.
Tutto lo spirito ottenuto viene confluito in un unico spirit receiver, una grande vasca in cui le eventuali minime diversità tra le varie coppie di distillazione si armonizzano.
Laphroaig anche in questo è unica. Possiede 7 alambicchi, 3 wash still (alambicchi di prima distillazione da 12.000 litri) e 4 spirit still (alambicchi di seconda distillazione).
Tra i 4 spirit still, 3 sono di taglia piccola (4.700 litri), 1 è di taglia doppia (9.400 litri).
Questo complica notevolmente il procedimento della distillazione.

Laphroaig ha iniziato a distillare con una coppia di alambicchi.
Grazie al lavoro di Ian Hunter, attorno al 1923 è stata aggiunta una nuova coppia di alambicchi, portandone il numero complessivo a 4.
Con l’avvento di Long John International, nel 1967 è stato aggiunto un solo alambicco – il numero 5 – uno spirit still.
Infine una ulteriore coppia di alambicchi è stata inserita nel 1972, portando la configurazione a quella attuale di 7 alambicchi.

I piani per l’aggiunta di un ottavo alambicco (che avrebbe portato alla configurazione di 3 wash stills e 5 spirit stills) non sono mai stati portati a termine.
Infatti nel momento dell’aggiunta del settimo alambicco (spirit still) si è deciso di farlo di doppia dimensione, in tal modo unificando il settimo e l’ottavo in un unico più grande alambicco.
Le motivazioni che hanno portato a fare questa scelta sono di origine economica, ovviamente un alambicco grande costava meno di due alambicchi più piccoli.
Così facendo sono però stati sottovalutati i cambiamenti al profilo organolettico del new make spirit.
Normalmente quando in una distilleria si aggiunge un nuovo alambicco e se ne ripara uno esistente, si presta la massima attenzione al mantenimento della sua forma.
Quando si visitano distillerie, ci viene raccontato che ogni modifica, anche piccola, può influire in modo sensibile sul new make spirit.
Addirittura, nell’aggiunta di nuovi alambicchi, se gli originali hanno delle irregolarità o delle parti schiacciate, tali difetti vengono replicati pari pari sul nuovo alambicco.
Questo non deve aver preoccupato molto chi nel 1972 ha deciso di effettuare questa scelta.


Still House di Laphroaig. Nella foto di sinistra è rappresentato in primo piano un wash still, seguito dai 3 spirit still piccoli e dallo spirit still più grande, l’ultimo arrivato.
Nella foto di destra si vede il collo di cigno degli alambicchi e la spirit safe.

Gli alambicchi di Laphroaig sono unici anche per la loro forma.
Gli wash still hanno la classica forma a cipolla. Gli spirit still hanno invece una forma inusuale, con facce e base piane.
Sono provvisti di strozzatura per favorire il riflusso dei vapori, e quindi il maggior contatto dello spirito con il rame.
Infine per entrambi gli alambicchi i vapori percorrono il classico collo di cigno (ascendente) e vengono accompagnati verso i condensatori che sono situati all’interno della still house e non fuori all’aria aperta.
La forma tozza (e non esile ed allungata) degli alambicchi, soprattutto quella degli spirit still, non fa altro che confermare come si voglia produrre un new make spirit di carattere forte, in perfetto stile Laphroaig.

Come per la gran parte delle distillerie, tutti gli alambicchi sono attualmente riscaldati indirettamente con serpentine percorse da vapore.
Quindi non più fiamma diretta alla base dell’alambicco, ma un grande boiler che produce vapore e che viene fatto passare in una serpetina posizionata all’interno dell’alambicco stesso.
Questo consente in primo luogo di non avere più rischi di esplosione o di fuoco in un ambiente carico di alcool e anche di poter controllare in modo più semplice e preciso la temperatura del liquido in ebollizione.
La prima distillazione di Laphroaig produce un Low Wine con una gradazione alcolica media del 22%.
La seconda distillazione alza infine l’alcool al 68%.


Dietro gli alambicchi si trova la vecchia Spirit Safe di stile Vittoriano.
Manipolando le leve di ottone è possibile tagliare la testa, il cuore e la coda dello spirito.
La decisione del taglio non è automatizzata ma è lasciata in modo manuale al distillatore.
Infatti nessun manuale o computer può eguagliare l’abilità del Distillatore (Stillman) nell’effettuare il taglio migliore.
E’ qui che la semplicità della distillazione si sposa con l’esperienza del distillatore per produrre “la magia”.

 

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