Era il 2010 quando Maker’s Mark, prossima ad essere acquisita da Jim Beam, poneva ai propri fan una semplice domanda: “Vorreste assaggiare una nuova espressione di Maker’s Mark?”
Due le certezze che avevano portato il “marchio” a conquistare quote importanti del mercato: la bottiglia con la ceralacca rossa e il mashbill così maledettamente bevibile, caratterizzato dall’assenza della segale, sostituita dal frumento.
Un successo ottenuto con un unico prodotto, che ha impegnato tutte le risorse della distilleria dal primo run del 1954 sino appunto al 2010. Così come gli appassionati di Maker’s Mark hanno condannato l’azienda per la annunciata riduzione del tenore alcolico da 90 a 84 proof, costringendo i responsabili ad un repentino passo indietro dopo una sola settimana, altrettanto la loro risposta per la possibilità di assaggiare qualcosa di nuovo fu molto chiara: sì, sì, sì!
Nasceva così il Maker’s 46, dove 46 non è la gradazione alcolica ma il numero di tentativi fatti prima di azzeccare la ricetta perfetta. Lasciando inalterato il mashbill, l’autentico marchio di fabbrica introdotto da Bill Samuels, le varianti sono state ottenute giocando con la maturazione, con l’aggiunta di legni sospesi nelle classiche american barrel, o con l’utilizzo di diverse climatizzazioni nelle rickhouse.
Il Maker’s 46 era contraddistinto dall’uso di rovere francese. Da allora sono seguiti molti nuovi rilasci, oltre ad un programma di Private Selection che consente ai migliori clienti di costruirsi un Maker’s su misura.
Nessun imbottigliamento ha mai avuto età dichiarata, i tempi sono oggi maturi per abbattere anche questa barriera.
L’azienda ha annunciato ieri il prossimo debutto del Cellar Aged, che sarà il whisky Maker’s Mark più vecchio mai rilasciato. La versione 2023 è imbottigliata a 57,85% abv (115.7° Proof) e costituita da un blend di 87% whisky di 12 anni e 13% whisky di 11 anni.
Il Bourbon di Maker’s Mark è normalmente imbottigliato ad una età compresa tra i 6 e i 7 anni, come la gran parte dei Bourbon del Kentucky. Le calde temperature estive e l’utilizzo obbligatorio per disciplinare di botti vergini non consentono di andare oltre.
Come ottenere una maturazione più lunga, caratterizzata da una maggiore esterificazione e da una minore interazione con il legno? Semplice, nel dicembre 2016 è stato inaugurato un magazzino scavato nella pietra calcarea, molto più fresco, con addirittura al suo interno una freddissima zona climatizzata. Appunto la Cellar (la “cantina”, in contrapposizione ai caldi magazzini di legno), che ho potuto visitare il giorno di ferragosto 2017, fuori 40°C, pantaloncini corti, sandali, dentro il gelo… una esperienza difficile da dimenticare.
Cellar Aged sarà disponibile a settembre negli Stati Uniti, al prezzo consigliato al pubblico di 150 dollari, a dire il vero non proprio regalato. Seguiranno ad ottobre Londra, Monaco e alcuni duty free per arrivate a Tokyo e Singapore ad inizio 2024. Insomma, anche questa volta ci toccherà viaggiare.
Di seguito il comunicato.
Maker’s Mark Cellar Aged
Non abbiamo mai invecchiato il nostro whisky per oltre 10 anni. Non perché non ci credessimo, ma perché non avevamo trovato il modo di farlo. Maker’s Mark Cellar Aged è il whisky più vecchio che è distintamente Maker’s. Unendo l’impatto unico che il nostro magazzino e la maturazione in cantina hanno sull’aroma, abbiamo creato un’espressione più vecchia, che è più ricca e complessa, pur rimanendo fedele alla visione del nostro fondatore di un bourbon mai aggressivo.
1. Maker’s Mark Cellar Aged è la tanto attesa nostra prima espressione invecchiata.
2. La versione 2023 Cellar Aged unisce bourbon di 11 e 12 anni imbottigliati a gradazione di botte. Ma non si tratta solo dell’età indicata sulla bottiglia. Si tratta di quello che c’è dentro.
3. Inizia come ogni bottiglia di Maker’s Mark nel nostro magazzino tradizionale, prima di passare anni nella nostra cantina di calcare a temperatura controllata, per un ulteriore invecchiamento. È qui che il Cellar Aged sviluppa un gusto più profondo, più ricco e più complesso.
Note di Degustazione
Olfatto
Frutta con nocciolo, zucchero caramellato, rovere tostato
Palato
Equilibrato con tanto rovere, vaniglia e frutta
Finale
Consistenza vellutata, lungo e complesso, con note caramellate e spezie da fornaio.
Gradazione
115.7° Proof