Lochlea CS batch 2 #WeeklyDram

Lochlea CS batch 2 #WeeklyDram

Weekly Dram 24.46

Un po’ tutti noi appassionati di whisky siamo passati attraverso fasi diverse, restando folgorati da un genere o una distilleria seguendoli con maniacale testardaggine, salvo poi cambiare idea nel tempo, aprendosi ad altri aspetti del distillato se non rinnegando del tutto le prime manie.

In tanti hanno vissuto i torbati come un’epifania, andando alla ricerca del Santo Graal del fumo esplorandone tutte le variazioni, salvo dopo qualche anno aprirsi ad altri generi arrivando magari a stufarsi del tutto dei torbatoni, preferendo sfumature più delicate.

Oppure gli amanti del grado pieno, una vera e propria religione secondo cui il whisky se non è a forza di botte non vale nemmeno la pena provarlo, concedendo giusto un’eccezione ai distillati sopra i 50 gradi, ma se son a 46… ah be’, nemmeno la apro la bottiglia!

Ognuno ha le proprie manie e idiosincrasie, il whisky è una questione di cuore prima ancora che di cervello, ed è inutile spendere fiumi di parole per convincere chicchessia dell’inesattezza delle proprie convinzioni.

Il mercato, che è sempre molto attento alle tendenze dei consumatori, ovviamente non ignora queste passioni, presentando immancabili versioni torbate e cask strength dei propri whisky, dando a volte l’impressione che sia davvero solo una questione di cassa più che di vera ricerca ed evoluzione del distillato.

 

 

Quando però si parla di grado pieno, bisogna dare atto che ci sono whisky in grado di sostenerlo perfettamente, arricchendo sfumature e profondità delle versioni standard, come succede in questa seconda iterazione realizzata recentemente da Lochlea.

 


LOCHLEA CASK STRENGTH BATCH 2
Single Malt Scotch Whisky
60% abv, botti ex sherry oloroso, sherry PX e vino STR

Prezzo intorno agli 80 euro

 

Lo sherry vince a mani basse al naso, con una sinfonia di frutti rossi (mirtilli, ribes, lamponi, fragolina di bosco, uva spina), aceto di vino (rosso, ovviamente), cannella e pepe bianco. Ma come nel suono dallo spazio profondo di Contact, sotto le tonalità principali c’è altro che emerge in breve dal bicchiere: cioccolato al latte, marzapane, marmellata d’arancia, pera, castagna bollita. Nel tempo acquisisce una parte vegetale e a tratti balsamica, flebile ma ben presente, con un afflato di legno tostato. Invitante.

Al palato esprime una leggerezza corposa, con l’oleosità del whisky che accompagna note piene ma non debordanti. Sempre frutti rossi virati su tonalità più scure di amarena, more e marmellata di mirtilli con fichi secchi, arancia sanguinella, marzapane, panpepato e la ruvidezza del cuoio. Spezie più decise con cannella, pepe nero e noce moscata, mentre una vena di freschezza balsamica e vegetale si intrufola tra i sapori.

Finale abbastanza lungo, dove le note di frutti rossi, frutta secca, spezie leggere e legno tostato sono percorse da un soffio balsamico e vegetale.

 

Se il primo batch mi aveva lasciato un po’ freddino, questo sequel mi ha decisamente convinto, riuscendo a vincere la prepotenza delle botti con una fresca ondata di gioventù che altrove sarebbe stata un difetto ma qui diventa una marcia in più. Una conferma della solidità del distillato di Lochlea.

 

Link a tutti gli articoli su Lochlea: https://whiskyart.blog/it/category/scozia/lowland/lochlea/

 

Il profilo della distilleria Lochlea: https://whiskyclub.it/distilleria/lochlea/

 

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