Laphroaig raddoppia

Laphroaig raddoppia

Avevo già accennato prima della pandemia ai lavori pianificati da John Campbell per l’ampliamento della produzione della distilleria Laphroaig, dichiarazioni confermate durante l’intervista #ONAIR che gli avevamo fatto ad aprile 2020. Un mese fa avevamo pizzicato David Turner, storico manager di Bowmore, nel suo nuovo ruolo di responsabile di produzione di Laphroaig. L’obiettivo era quello di lasciare al precedente manager Barry MacAffer, il successore di John, tempo e risorse per seguire le attività di raddoppio della distilleria, effettuate in più step e ora pronte ad entrare nella fase più dinamica. Avevamo già accennato alla costruzione dei nuovi magazzini e all’incremento della quota di malto prodotta in casa dal 15 al 20%.

Ieri WhiskyExperts.net ha pubblicato una intervista a Barry che conferma le modalità per l’espansione della distilleria. Di seguito la trascrizione, tradotta in italiano, e la videointervista originale. Ringrazio WhiskyExperts per la condivisione.

 

 


«Ecco come ampliamo Laphroaig», intervista di WhiskyExperts.net a Barry MacAffer

WE: Quindi Barry state per espandere la distilleria?

BMA: Sì, stiamo pianificando in modo dettagliato come espandere Laphroaig.

WE: Quali sono i vostri piani?

BMA: Beh, la sfida più grande è come espandere Laphroaig e allo stesso tempo non interrompere la produzione, quindi stiamo valutando quale area e quanto spazio siano disponibili per costruire una nuova still house e una nuova mash house. L’unica cosa che faremo di sicuro sarà quella di mantenere i pavimenti di maltaggio dove sono sempre stati, tutti gli edifici che vedete oggi rimarranno più o meno gli stessi, questo è importante per Laphroaig. Vogliamo anche assicurarci di non ridurre la quantità del malto prodotto a pavimento che finisce nel liquido e nel mash bill. In realtà abbiamo fatto dei passi in avanti da gigante negli ultimi due decenni, il mash bill era per il 14% fatto a pavimento, ma a gennaio è salito al 20%. Abbiamo aggiunto due nuovi operatori iniziando a lavorare in un altro modo, non creando il malto in modo diverso ma solo utilizzando un diverso schema di turni che ci ha permesso di produrre più malto a pavimento. Con l’aumento sino al 20% nel mash bill, vogliamo assicurarci di rispettare questo traguardo, e l’unico modo per farlo è quello di produrne di più, cosa che faremo… come dire… in pratica sfrattando visitor centre e museo che erano prima il pavimento originale di maltaggio, posizionandoli quindi altrove, in modo da poter recuperare i due pavimenti inferiori e mantenere la nostra percentuale di malto a pavimento.

 

 

WE: Come avete pianificato il raddoppio della capacità?

BMA: La decisione non è ancora stata confermata. Sì, vogliamo raddoppiare la capacità, ma non sappiamo, o meglio, stiamo discutendo se raddoppiare direttamente o se fare un ampliamento in più fasi.

WE: Credo che uno dei problemi più grandi per farlo sia la logistica, come portare il materiale sull’isola. C’è qualcosa di programmato in questo senso?

BMA: Essendo un abitante del luogo capisco perfettamente le sfide che ci troviamo di fronte, e come sia importante non sovraccaricare questi servizi vitali. Quando tra i due cambiamenti di passo all’inizio dell’anno abbiamo non solo aumentato il malto a pavimento nel mash bill sino al 20%, ma abbiamo anche installato due nuovi washback, permettendoci di aumentare la fermentazione a 72 ore, li abbiamo trasportati su una chiatta, non abbiamo utilizzato il traghetto. Noi, ma credo anche molti altri tra distillerie e imprese di costruzione, pensiamo non si debba fare affidamento sui traghetti ma sui mezzi propri, per non aggiungere peso ulteriore ai servizi.

WE: Soprattutto perché i traghetti sono adesso un bel problema.

BMA: Sì, ora i traghetti stanno attraversando un momento difficile, c’è un po’ di frustrazione tra la gente del posto. Io sono uno di loro, li capisco, è un servizio vitale e quando le persone ritengono di non riceverlo, la frustrazione si trasforma in delusione.

WE: E per quanto riguarda i magazzini, volete espanderli?

BMA: Sì, avete probabilmente visto i nuovi magazzini, ne costruiremo altri due nuovi entro la fine di quest’anno.

WE: Con le stesse dimensioni?

BMA: Sì, le stesse, vogliamo assolutamente maturare almeno il 50% di Laphroaig sull’isola.

WE: Avete presentato i piani alla popolazione?

BMA: Sì, l’abbiamo fatto tramite una consultazione pubblica con la comunità, tutti sono stati invitati a venire e guardare il piano che abbiamo progettato, e quel giorno sono arrivati circa 55 visitatori. Non l’abbiamo pubblicizzato per i turisti, era più per la comunità, per far vedere cosa stavamo facendo e soprattutto per il villaggio accanto, perché siamo un po’ i loro vicini di casa, quindi è importante far vedere cosa stiamo pensando. Sono venuti tutti gli abitanti del villaggio ed è stato fantastico, abbiamo ricevuto un buon feedback, davvero positivo, e c’è stato un paio non dico di lamentele ma di domande su alcuni aspetti, che abbiamo preso in considerazione e che ci hanno fatto apportare modifiche al nostro piano. Fondamentalmente abbiamo ricevuto un ritorno che abbiamo ascoltato, e credo che sia stato onesto e corretto.

WE: Se doveste indicare una data per l’inizio delle modifiche, quale potrebbe essere?

BMA: Dovremmo presentare i nostri piani entro poche settimane, e se tutto dovesse andare a buon fine, speriamo di iniziare i lavori l’anno prossimo.

WE: Vi auguriamo buona fortuna, e grazie per il tuo tempo.

BMA: È stato un piacere, grazie.

 

 

ALTRI ARTICOLI

Comments

Leave a comment