Il Korn, distillato tedesco di cereali

Il Korn, distillato tedesco di cereali

Anche il padre di Otto Von Bismarck, il famoso Cancelliere prussiano, che faceva tremare gli Stati Europei nell’Ottocento, ne fu conquistato e fini per aprire anche una Distilleria per produrlo.

Lui che era un orgoglioso componente degli Junker, ossia quella ristretta casta di rigidi conservatori, che compone l’elite dell’esercito di Prussia. Eppure ad un certo punto della sua vita sente la “chiamata” ed apre una distilleria. È Il 1799 e siamo a Schonhausen.

 

Di quale distillato parliamo?

Ovviamente del Korn o Kornbrand, ossia del distillato, di grano o altri cereali, tedesco.

Korn se ha un minimo di gradazione di 32 gradi alcolici, Kornbrand se ne ha un minimo di 37,5 o Doppelkorn almeno dai 38 gradi. Quello poi che supera gli 80 gradi viene generalmente usato in casa per l’aromatizzazione con frutta o erbe soprattutto nelle regioni alpine e prende il nome di Ansatzkorn.

Esso appare nelle terre germaniche intorno al XV°secolo, ma divenne la principale risorsa economica della Turingia e soprattutto di Nordhausen a far data dal secolo sedicesimo, dopo un primo approccio negativo delle autorità statali con un decreto del 1545 che vietava l’uso di grano o malto d’orzo per la produzione di distillati. Decreto motivato dalla paura dei produttori di birra di veder crescere il costo del grano a causa dell’ingente uso dei distillatori della zona per la produzione del Kornbrand.

La prima “Legge della Purezza” o “Rheineitsgebot” relativa al Korn è del 1789, con la quale si impone da parte della città di Nordhausen di creare il distillato con due terzi di segale e un terzo di orzo o malto.

Un Editto del 1909 prevederà poi regole molto stringenti disponendo il divieto di aggiungere al distillato edulcoranti, coloranti, aromatizzanti, la proibizione di utilizzare materiale cerealicolo di scarto della produzione dei mulini. Tale normativa è ancora seguita nella produzione dei migliori Korn, aggiungendosi anche la prescrizione della necessità di utilizzare solo cereali tedeschi per la sua produzione.

 

 

Il Korn tedesco

Oggi la produzione del Korn è diffusa in varie regioni della Germania ed in particolare, la sua produzione a carattere maggiormente industriale avviene oltre in Turingia, nello Schleswig-Holstein, nella Bassa Sassonia ed in Westfalia.

Il Korn rientra in base al Regolamento Europeo 787/2019 nelle Acquaviti di Cereali, cui è consentito espressamente poter avere una gradazione alcolica inferiore ai 35 gradi

 

Come si produce il Korn?

La sua tecnica di produzione è molto simile a quella prevista dalla produzione di altri distillati di cereali, prevedendo la macinazione del cereali, normalmente segale o frumento, cui segue la collocazione in acqua calda e la formazione di una massa granulosa a cui viene aggiunto, dopo che la temperatura dell’acqua è stata ridotta, del malto d’orzo macinato ricco di enzimi per la conversione degli amidi in zuccheri semplici.

Il mosto, così formatosi, viene raffreddato ed aggiunto di lieviti per procedere alla fermentazione.

Si arriva così alla fase della distillazione, che prevede vari passaggi in alambicco, di norma, a colonna, per giungere ad una gradazione pari a circa l’85% di alcol, poi da diluirsi con acqua purissima. Fase che normalmente viene ad essere preceduta dalla filtrazione del distillato ma in maniera meno aggressiva rispetto a distillati come la vodka, conservando in genere il ricordo ed i sentori della materia prima da cui è originato.

Piuttosto recente è il fenomeno dell’affinamento che può avvenire in botti da 700 litri come nel caso del Berliner Brandstifter Premium Kornbrand.

 

Di cosa sa questo distillato?

Sicuramente aromi di grano tenero si accompagnano a lievi note di pasticceria e vaniglia, soprattutto quando viene poi affinato, ottenendo maggiore rotondità e complessità.

La degustazione avviene in piccoli bicchieri e lo si beve liscio, ma se siete in Germania e amate la birra, dovreste provare a degustare un bicchierino di korn, detto il “Corto” o “kurzer” insieme ad un bel boccale di birra per un sontuoso abbinamento, denominato “Herrengedeck”, alla lettera “tovaglia per gentiluomini”. Come non provarlo?

 

 

E se volessimo degustarlo in un cocktail?

Ecco il Cloudy Korn ottenuto semplicemente ponendo in un bicchiere colmo di ghiaccio del korn mescolato sapientemente con dell’acqua tonica di qualità.

Un buon Cola Korn?

Procuriamoci dei cubetti di ghiaccio, 4 cl di Korn e 16 cl di Cola.

Versiamo il Korn e la Cola in un bicchiere del ghiaccio, mescoliamo brevemente ed aggiungiamo una fetta di limone a guarnizione.

Oppure il Korn Sunrise i cui ingredienti sono:

  • 6 cl di Doppelkorn
  • 2 cl di Granatina
  • 1 cl di Succo di Limone
  • 11 cl Succo di Arancia

A guarnizione una fetta di arancia e delle ciliegie in stecco

Porre in una coppetta ghiacciata il Doppelkorn, il succo di limone ed il succo di arancia e mescolate con un cucchiaio da bar, aggiungere lentamente la granatina e guarnire con fetta di arancia e ciliegie in stecco.

 

 

La Turingia dunque oltre ad essere stata regione con una città, Weimar, Patrimonio Mondiale Unesco, in cui hanno vissuto o sono nati numerosi letterati e musicisti come Bach, Schiller, Goethe, Herder, Liszt, Kandinskij, Strauss, Nietzsche, e teatro di importanti eventi storici a carattere sociale e politico, è anche una zona di importante valore per la storica produzione del Korn, che da distillato contadino, popolare, si sta sempre più trasformando in un distillato apprezzato non solo in Germania ma anche in altre nazioni.

Dunque la produzione non è più orientata solo verso il mercato nazionale ma anche verso altri Stati dell’Unione Europea, probabilmente anche al traino del Principe dei Distillati, il Whisky, naturale alfiere dei distillati da cereali

E allora degustiamo un buon korn dondolando su una poesia di Goethe, immenso letterato ed il creatore del concetto Weltliteratur, Letteratura Mondiale, di cui era appassionato conoscitore dei principali capolavori. Mi cade l’occhio su un suo breve componimento, “Io ero un bambino”:

“ero un bambino buono e tranquillo,
e siccome da bambino avevo sangue fresco,
promisi un giorno di diventare un uomo.
Ho sofferto e amato
e ora giaccio ignobilmente addolorato,
poiché non posso andare più lontano”.

 

Il Korn va giù veloce, ma non senza lasciare prima nel naso e nel palato una discretamente intensa, pulita, piacevole nota maltata.

 

 

ALTRI ARTICOLI

Comments

Leave a comment