Dal diario di viaggio di Claudio Riva, whisky e dintorni
Giappone, grande produttore di tè verde.
Tre le aree maggiormente vocate, oggi abbiamo visitato quella di Uji, 20km a sud di Kyoto, dove le condizioni climatiche sono favorevoli per temperatura e per la foschia del fiume locale. Arrivare a Uji è stato facile, come è stato facile realizzare che la cittadina rappresenta solo l’interfaccia commerciale dell’area produttiva che si trova poco più a sud, attorno a Wazuka, dove ci siamo subito recati per scoprire viste mozzafiato. Qui le piantagioni da tè sono tanto impattanti sul paesaggio quanto le vigne di una delle più rinomate zone di produzione di vino.
Assaggio e mi porto a casa il Gyokuro, un tè che viene fatto crescere non alla luce del sole diretta ma tenuto all’ombra per circa tre settimane (grazie all’uso di stuoie o teli). La tradizionale clorofilla del tè verde giapponese qui è ancora più intensa ed è accompagnata da note fruttate e leggermente salmastre (anche se sarebbe meglio dire di glutammato o umami, ma se dico salmastre ci intendiamo subito). Si dice faccia molto bene ;).
Gran parte di questa esperienza la avrei potuta vivere anche a Milano, diciamo che la difficoltà nel comunicare in lingua Inglese qui a Uji ha azzerato il valore aggiunto di essere sul posto. Ma una cosa è valsa da sola il viaggio verso Uji. Il poter camminare in mezzo alle piante da tè che con il caldo assurdo di questi giorni rilasciavano nell’aria un intenso aroma di clorofilla leggermente balsamica. Super fantastico. (ndr oggi, dopo due settimane, abbiamo avuto i primi due minuti di pioggia)
Whisky Club Italia #NippoTour2018
ウイスキークラブイタリア
Veloci appunti e qualche fotografia, importati da Facebook
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