Frate John Cor, 1494

Frate John Cor, 1494

I primi riferimenti scritti alla produzione di whisky portano dritti in Irlanda. Nel Red Book of Ossory, datato 1324, il vescovo di Ossory, Richard de Ledrede, fornisce la prima ricetta nota per la produzione di Aqua Vitae. I cugini scozzesi se la prenderanno più comoda, il primo documento verrà scritto 170 anni più tardi.

Un manoscritto di un alchimista? Appunti di un farmer? Assolutamente no, la prima prova è scritta in un registro delle tasse. È il 1° giugno 1494, quando lo Scacchiere di Re Giacomo IV – il responsabile della tassazione e delle entrate – registra nell’Exchequer Roll l’autorizzazione per l’acquisto di malto per la produzione di acquavite. Il beneficiario è un monaco dell’abbazia Tironesiana di Lindores, a Newburgh, sulla costa nord del Fife, una cinquantina di chilometri a Nord di Edimburgo. Il suo nome, frate John Cor, rimarrà indissolubilmente legato alla storia dello Scotch Whisky.

L’originale in latino

“Et per liberacionem factam fratri Johanni Cor per preceptum compotorum rotulatoris, ut asserit, de mandato domini regis ad faciendum aquavite infra hoc compotum, VIII bolle brasii”

si interpreta come

“A frate John Cor, 8 bolle di malto, con cui preparare l’acquavite per il Re”.

 

 

Una sola riga, che riassume tutto quello che volevamo sentire. Che nel 1494 si distillava, in un monastero, probabilmente già da molto tempo, che la materia prima era il malto (al vescovo irlandese de Ledrede si contesta il probabile uso di vino) e che il prodotto era apprezzato nientedimeno che dal Re. A chi sostiene che non vi è alcuna indicazione di una acquavite pensata per il consumo, evidenzio che le “8 bolle di malto” corrispondono a circa 500 kg, una quantità sufficiente per produrre 400 bottiglie di distillato. Troppe per un uso medicinale, la quantità giusta per il consumo sulle ricche tavolate reali.

 

L’Abbazia di Lindores

L’Abbazia di Lindores, o “Chiesa sull’acqua”, fu fondata nel 1191 da David, Conte di Huntingdon, su un terreno che si affaccia sull’estuario del fiume Tay, donatogli dal fratello re Guglielmo I. Sebbene oggi sia un sito relativamente sconosciuto, in passato era un luogo molto importante e ricco, visitato da re e regine, guerrieri e uomini di stato.

 

 

Nel XVI secolo, la Scozia fu colpita da disordini politici e per due volte l’abbazia fu attaccata e occupata. Nel secondo attacco (1559) – ad opera di John Knox, teologo, accesissimo sostenitore del Calvinismo e riformatore della Chiesa scozzese – l’abbazia fu distrutta e iniziò a cadere in declino. Venne utilizzata come una “cava”, per recuperare sassi e tegole per altre costruzioni.

In entrambi gli attacchi venne data a fuoco la biblioteca dell’abbazia, nel tentativo di sradicare la cultura religiosa dei Benedettini. Questo giustifica l’assenza di riferimenti storici all’acquavite presso tutti i monasteri Scozzesi, a differenza di quanto accaduto in Irlanda. Ci si è dovuti affidare alla precisa “Agenzia delle Entrate”, l’Exchequer Roll originale è oggi conservato presso il National Records of Scotland.

 

 

Il primo riferimento contemporaneo all’importanza di Fratello Cor e dell’Abbazia di Lindores risale solo al 1950, e compare in un report aziendale della Bonthrones di Newton (Fife), storica malteria e birrificio.

Nulla accade sino al 2000, quando Michael Jackson, noto scrittore di whisky, visita l’Abbazia di Lindores e chiede di poter dare un’occhiata in giro. Nel 2001, nel suo libro “Scotland and its Whiskies“, Michael riporta una bella foto dell’Abbazia e una descrizione che si conclude con “Per gli amanti del whisky, questo è un pellegrinaggio”. Per i proprietari di quei terreni, quella fu la prima volta in cui si resero conto che l’abbazia in rovina nel giardino di casa aveva un significato speciale, particolarmente importante per il mondo del whisky.

 

 

Lindores Abbey, la distilleria

Sotto la proprietà della famiglia McKenzie Smith, l’Abbazia di Lindores, che attualmente non è altro che un rudere, è stata riportata in vita come distilleria con centro visitatori, un riconoscimento a quella che è la casa spirituale del whisky scozzese.

Drew McKenzie-Smith, la cui famiglia acquistò la famosa “Whisky-Abbey” nel 1913, ha dichiarato nel 2013: “È un privilegio essere il custode di una proprietà così storica, e nell’anno del nostro centenario è emozionante intraprendere questo progetto, che ci porterà a produrre nuovamente Scotch Whisky a Lindores”.

La consulenza del Dr. Jim Swan ha portato alla definizione di uno stile leggero delle Lowland. La sorgente è lo stesso pozzo che in passato forniva acqua all’abbazia. Assicurati i finanziamenti, i permessi sono stati rilasciati il 15 maggio 2015 e la ristrutturazione della vecchia originale fattoria dell’abbazia è iniziata nel 2017.

 

 

Dato l’interesse archeologico del sito, non è stata una sorpresa che, non appena hanno iniziato ad abbattere i muri della vecchia fattoria, siano state trovate pietre intagliate “rubate” all’abbazia.

La nuova costruzione, moderna con le ampie vetrate che si affacciano direttamente sui resti dell’abbazia, è stata realizzata utilizzando tutto il materiale presente in loco o recuperato dalle stesse cave sfruttate in passato dai monaci.

Prima di iniziare i lavori, è stato necessario procedere ad una accurata serie di scavi archeologici, per avere certezza di non danneggiare i resti della vecchia abbazia.

Una volta terminato lo scavo iniziale, è stato portato alla luce quello che a prima vista sembrava un pozzo, dato che conteneva acqua, ma una volta ripulito, si è potuto vedere che si trattava di una fossa rivestita di argilla larga un metro e mezzo e profonda un metro e mezzo.

Gli archeologi responsabili dello scavo hanno confermato che le caratteristiche della struttura erano simili a quelle degli alambicchi tradizionali di epoca medievale e che i residui trovati all’interno erano certamente in linea con le pratiche di produzione e distillazione dell’acquavite. Il più vecchio alambicco del pianeta?

La struttura in pietra è stata scavata e si è scoperto che conteneva tracce di carbone, orzo, avena, frumento e vasi di argilla, reperti datati all’epoca medievale, quando i monaci iniziarono a distillare le loro bolle di malto. Proprio accanto a questa struttura c’era il magazzino del cereale, il che suggerisce che fosse usato per la distillazione.

 

 

Lindores Abbey ha effettuato la sua prima distillazione il 13 dicembre 2017 e ha rilasciato il suo primo single malt il 2 luglio 2021, 527 anni dopo l’acquavite prodotta per Re Giacomo IV.

 

 

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