Weekly Dram 24.34
Chi è appassionato di whisky da un po’ di tempo ormai è avvezzo a ogni tipo di sperimentazione sul distillato: alambicchi dalle forme più svariate, reflussi, fermentazioni prolungate, botti che hanno contenuto in precedenza la qualunque, cereali di tutti i generi… non si può dire che ai produttori manchi l’inventiva!
Che sia voglia di esplorare nuove strade e mettere alla prova i limiti dei singoli disciplinari o pura tattica commerciale, la varietà di certo non manca e lascia a noi appassionati il divertimento di provare sempre qualcosa di nuovo (portafoglio permettendo).
Tralasciando progetti borderline e squisitamente sperimentali come gli invecchiamenti accelerati, tra delle cose più curiose che abbia provato di recente ci sono due whiskey realizzati dalla statunitense FEW Spirits, che oltre a produrre diversi tipi di bourbon e rye in quel di Evanston, Chicago, ha pensato di giocare col taglio del distillato prima dell’imbottigliamento.
Invece di usare la classica acqua per abbassare la gradazione del whiskey dopo la maturazione, l’eclettico Paul Hletko, fondatore della distilleria, ha deciso di ricorrere ad altri liquidi per due imbottigliamenti particolari: un rye “tagliato” con una qualità particolare di tè nero, e un bourbon tagliato con del caffè realizzato secondo la tecnica del Cold Brew.
Follia? Eresia? Una emerita schifezza?
Io li ho provati entrambi, a mente aperta e senza pregiudizi, e per quello che riguarda il bourbon… be’…
FEW COLD CUT BOURBON
American Straight Bourbon
46,5% abv, botti nuove americane tostate
Prezzo intorno agli 80 euro
Naso più speziato di quanto ci si aspetterebbe da un bourbon, con noce moscata e cannella che punteggiano tutta la morbidezza del crème caramel assieme a frutta secca (nocciola e arachidi tostate), liquirizia, zucchero di canna, caramelle al caffè, cioccolato, mais cotto. La parte di caffè dolce si fa più intensa nel tempo, andando ben oltre la semplice suggestione. Gradazione perfetta.
Al palato ha una buona cremosità, in cui la componente di caffè si fa più importante pur restando ben integrata con gli altri sapori. Tornano le spezie, con un tocco di pepe nero, su tonalità che si fanno più scure e tostate, con incursioni di crema catalana, liquirizia dolce, noce macadamia, cocco disidratato, una lieve inflessione balsamica.
Finale abbastanza lungo che riporta le note speziate e tostate di caffè, cioccolato, frutta secca, caramello.
È difficile ignorare le aspettative che questa etichetta inevitabilmente produce, ma il taglio con il cold brew si rivela meno impattante del previsto, andando a esaltare quelle note di caffè che comunque spesso si trovano nel bourbon. Il risultato finale è equilibrato e persistente, il distillato emerge con una buona texture in una bevuta molto soddisfacente.
Link a tutti gli articoli su FEW Spirits: https://whiskyart.blog/it/category/usa-2/few-spirits/
Intervista a Paul Hletko realizzata da Claudio Riva:
https://whiskyclub.it/video/few-spirits/