Sabato 10 settembre Whisky Club Italia torna a visitare la distilleria Puni di Glorenza, la prima distilleria di whisky in Italia.
Raggiungeremo Glorenza in modo indipendente, la visita è programmata per le h.16 (e gratuita per WhiskyClub Italia).
Per chi riesce ad arrivare a Glorenza per le 14:00 abbiamo fissato una visita del borgo con guida locale (costo circa 5€ a persona) e a seguire una visita presso il Panificio Cafè Riedl per scoprire cosa è l’Ur-Paarl, il tradizionale pane di segale della Val Venosta presidio Slow Food. Il ritrovo è alle 13:45 in Piazza del Municipio, 1.
Per chi vorrà fermarsi sarà possibile ritrovarsi a cena dopo la visita e ovviamente pernottare in Val Venosta. Prenotazione obbligatoria per visita e cena inviando una mail a dram@whiskyclub.it.
SUGGERIMENTI PER IL PERNOTTAMENTO
Un albergo davvero vicino alla distilleria, proprio al centro della città medievale Glorenza, è il Hotel Post http://www.hotelpostglorenza.com/it-it/p/1. Sempre a Glorenza si trova anche l’Hotel Grüner Baum, http://www.gasthofgruenerbaum.it/it/albero-verde/diconodellalbergoverde.html. A Malles, un paese vicino a Glorenza, c’è la possibilità di alloggiare al Garberhof http://www.garberhof.com/it/ o all’ Hotel Weißes Kreuz http://www.weisseskreuz.it/.
Nel 2010 dopo anni di ricerca e di pianificazione Albrecht Ebensperger, un costruttore edile, ha posto la prima pietra per la prima distilleria di whisky italiana.
Quello che ha stimolato la famiglia Ebensperger a costruire la distilleria PUNI era la grande e comune passione per l’Acquavite scozzese. La distilleria moderna si trova a Glorenza in alta Val Venosta, in mezzo alle Alpi vicino al gruppo dell’Ortler. E proprio lì, nelle “Highlands dell’Italia“ si sono create le migliori condizioni per la produzione di un whisky di classe superiore.
La coltivazione di cereali nella Val Venosta è una lunga tradizione. Già nel Medioevo la valle era conosciuta come il “granaio del Tirolo“. Soprattutto i tipi di segale nostrani si distinguono grazie alla loro qualità eccellente. È questo il motivo per cui la distilleria PUNI utilizza segale regionale che assegna al distillato un carattere unico e particolare.
La denominazione della distilleria proviene dal rio Puni che scorre attraverso l’alta Val Venosta. Il nome retico della distilleria fa un riferimento alla propria regione, simile come i nomi gaelici delle distillerie scozzesi.