Alla Scoperta dei Malti Giapponesi
A cura di Daniele Cancellara, Bar Manager di Rasputin, Firenze, e autore e conduttore di Whisky for Breakfast
Anche quest’anno al Sake Days si parlerà anche di Whisky Giapponese, che come abbiamo visto quest’anno compie 100 anni!
Il titolo in realtà è fuorviante perché, per quanto parleremo sì di whisky, non ci saranno soltato distillati di malto d’orzo.
Attraverseremo tutto il Giappone, parlando (e assaggiando) tutte le nuove tendenze che il paese del Sol Levante sta creando nel panorama del Whisky.
La degustazione sarà composta da:
- Shizuoka Prologue “K”
La prima release della distilleria di Shizuoka realizzata con l’alambicco che fu di Karuizawa, utilizzando solamente orzo giapponese, e invecchiato in botti ex-bourbon.
- Shizuoka Prologue “W”
Altra first release di Shizuoka, in questo caso realizzata con un nuovo alambicco alimentato a fiamma diretta e utilizzando malto scozzese e tedesco, di cui una buona parte torbato. Infine invecchia in botti ex-bourbon e virgin oak.
- Sakurao Single Malt
Primo Single Malt prodotto dalla giovanissima distilleria Sakurao, che si trova nei pressi di Hiroshima. Invecchiato in una complessa combinazione di botti ex-bourbon, ex-sherry, virgin oak e mizunara, nonostante la giovane età ha una complessità molto importante.
- Kujira Ryukyu Whisky Single Grain 12 Yo
Proveniente da Okinawa, in Kujira possiamo trovare tutta la tradizione dell’Awamori (infatti è prodotto utilizzando il 100% di riso ed il Koji Nero) e l’anima del whisky, grazie al suo invecchiamento di 12 anni in botti ex-bourbon ed ex-sherry.
- Kujira Ryukyu Whisky Single Grain 20 Yo
Sempre un grain whisky di riso, ma stavolta invecchiato 20 anni. Prodotto, come il precedente, dalla Kumesen Shuzo, distilleria di Okinawa che nel 1989 ha iniziato ad invecchiare il proprio Awamori in botti di rovere, creando questo quindi che è un connubio tra le due realtà.
- Togouchi Sake Cask Finish
In questo caso abbiamo un blended whisky ideato da Sakurao, composto da Single Malt e Single Grain importati da Scozia e Canda, ma fatti invecchiare inizialmente in botti ex-bourbon in un tunnel ferroviario abbandonato nei pressi di Hiroshima. Infine, affina per 3 mesi in botti ex-sake di Chugoku Jozo, che dona aromi assolutamente inaspettati.
Una degustazione imperdibile sia per chi è già esperto e vuole provare le nuove frontiere del whisky giapponese, sia per i neofiti che vi si approcciano per la prima volta.
Informazioni su www.firenzesakeday.com