Dal diario di viaggio di Claudio Riva, whisky e dintorni
Esperienza Wagyū, abbiamo assaggiato diversi tagli del manzo giapponese presso Ginkakuji Onishi, specialista di carne di altissima qualità in Kyoto segnalato da Paolo Tucci 😎😘. Ambiente molto accogliente, diviso in piccole salette dove cuoci direttamente sulla griglia ogni singolo pezzi di carne.
Cosa sorprende? L’ospitalità, è quella giapponese portata ai massimi livelli. La qualità della materia prima, ogni singolo pezzo di carne era semplicemente perfetto, con la sua vivace marezzatura e il taglio da boutique del gusto. Ovviamente il gusto, messo da parte il pensiero di trovarsi di fronte ad una “fiorentina” di maggiore qualità, l’abbondante grasso rende l’assaggio una esperienza molto diversa, il palato rimane ricoperto da una sorta di velo oleoso che prolunga all’infinito il sapore della carne, che non è intenso ma “gustoso”. Lo spessore, dimentichiamoci le 4 dita di altezza, la carne viene presentata con tagli attorno al centimetro o anche meno, una sorta di fettina che farebbe urlare allo scandalo qualsiasi macellaio italiano. Il motivo? La cottura sul braciere deve essere abbastanza veloce perché non si vogliono “rovinare” i grassi in superficie e allo stesso tempo i grassi all’interno devono potersi sciogliere per rendere l’assaggio il più intenso possibile. La consistenza, la carne si scioglie in bocca e letteralmente si “taglia con un grissino” … le bacchette giapponesi.
Abbiamo assaggiato: un sushi di wagyū che era la fine del mondo, il sapore della carne che ti esplode in bocca quando il wasabi raggiunge il palato. Un controfiletto tagliato a mezzo centimetro. Un wagyū in gelatina con ripieno di pesce, una versione snob della simmenthal. Tre assaggi di tagli premium, rari perché ovviamente se ne ricavano pochi kg per capo: spalla (top blade flat iron), la coscia in corrispondenza della coda (chuck flap tail) e un infinitamente tenero taglio di controfiletto (wedge bone sirloin), vai te a tradurli in Italiano. Per chiudere un curry di wagyū da desiderarne dieci ciotole.
Oggi ci spostiamo verso Kobe, dove sarà difficile eguagliare questa goduria.
PS. Nessun animale è stato maltrattato con massaggi al sake, alimentazione con zuppe di cereali e birra Peroni, ascolto ossessivo di musica di Laura Pausini. Leggende 😉
Whisky Club Italia #NippoTour2018
ウイスキークラブイタリア
Veloci appunti e qualche fotografia, importati da Facebook
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