Laphroaig
La distilleria Laphroaig produce il malto torbato più venduto al mondo, non serve aggiungere altro. Il carattere di Laphroaig è l’essenza di Islay, torbato, marino, medicinale, e lo rende – insieme a pochi altri (Ardbeg e Lagavulin) – un whisky unico nel panorama mondiale. Talmente unico da essere sempre stato esportato negli Stati Uniti anche durante il proibizionismo perché considerato un “medicinale”.
E’ una delle poche distillerie scozzesi che produce a pavimento parte del proprio fabbisogno di orzo maltato ed è l’unica che estrae ancora a mano la torba (100% di Islay) perché non vuole “spremerla” con l’uso di macchinari ma conservarla con tutti i suoi preziosi oli vegetali. Ha anche una strana batteria di alambicchi, 7 in totale con 3 wash stills e 4 spirit still, il che costringe il distillery manager a mettere il new make spirit in una vasca di blending per mantenerne costante il carattere.
Nel 1815 i fratelli Alexander e Donald Johnston hanno costruito la distilleria a Laphroaig approfittando del fatto che sull’isola si viveva un clima di minore controllo rispetto alla terra ferma. Donald, che nel frattempo era rimasto solo, morì nel 1847 in un incidente presso la distilleria ma la distilleria rimase sotto il controllo di D. Johnston & Co sino agli anni ’60.
Il successo di Laphroaig è stato costruito ad inizio del ventesimo secolo da Ian Hunter che colse già negli anni ’20 la potenzialità del mercato internazionale. Già nel 1924 il single malt di Laphroaig era venduto in tutto il mondo e conseguentemente il numero degli alambicchi fu incrementato da 2 a 4. Alla sua morte nel 1954 la distilleria passò nelle mani della sua segretaria Bessie Williamson, cosa che fu molto naturale perché durante i lunghi viaggi di Ian era la stessa Bessie che già da anni gestiva ed amministrava la distilleria.
Negli anni ’60 Bessie colse la difficoltà di continuare ad essere indipendente in un mondo in continua crescita e cedette in due fasi il controllo della distilleria alla Seager Evans, per poi ritirarsi nel 1972. La mossa fu vincente perché la distilleria ha nel frattempo continuato a crescere sino ad arrivare a 7 alambicchi.
Successivi cambi di proprietà hanno portato nel 2005 la distilleria nelle mani degli americani di Jim Beam che hanno rilevato la distilleria da Allied Distillers, costretta a cedere parte del proprio portafoglio dall’antitrust per poter confluire in Pernod Ricard.
Nel 1994 è stato fondato il primo club di appassionati, il Friends of Laphroaig, gesto che recentemente è stato definito l’ultimo atto disperato di una distilleria che era in serie difficoltà … e a pensare cosa è Laphroaig oggi (con gli oltre 700.000 friends) viene davvero da sorridere.
STORIA
I fratelli Alexander e Donald Johnston fondano la distilleria Laphroaig
Donald rileva le quote di Alexander e diventa unico proprietario
James e Andrew Gairdner fondano, a poche centinaia di metri di distanza, la distilleria Ardenistiel
Donald Johnston muore in un incidente presso la distilleria cadendo in una vasca di liquido bollente. Walter Graham, il manager della vicina Lagavulin, prende in gestione Laphroaig
Dougald, il figlio di Donald Johnston, riporta nella famiglia la gestione della distilleria
La distilleria Ardenistiel si fonde in Laphroaig
Dougald, senza eredi, muore e sua sorella Isabella con il marito Alxander diventano proprietari della distilleria
Alexander Johnston muore e la distilleria viene ereditata dalle sue due sorelle Catherine Johnston e Isabella divenuta Mrs. William Hunter
Ian Hunter arriva su Islay per assistere la madre e la zia
Gli alambicchi passano da 2 a 4
Catherine Johnston muore e Ian Hunter prende il controllo della distilleria
Isabella Johnston muore e Ian Hunter diventa unico proprietario della distilleria
Ian Hunter costituisce la società D. Johnston & Company
Bessie Williamson arriva a Laphroaig per uno stage estivo per restarci tutta la vita
Ian Hunter muore e, non avendo eredi, lascia la distilleria a Bessie Williamson
La distilleria viene completamente ceduta alla Long John International, parte della Seager Evans & Company (che ne aveva già acquistata una quota nel 1962)
Il numero di alambicchi sale da 4 a 5
Bessie si ritira. Vengono aggiunti altri 2 alambicchi per arrivare al totale di 7
Whitbread & Co acquista Seager Evans
La divisione spiriti di Whitbread viene ceduta ad Allied Distillers
Allied Distillers lancia la serie di quattro single malt chiamata Caledonian Malts, che include Laphroaig
Il principe Carlo conferisce a Laphroaig il Royal Warrant
Viene fondato il Friends of Laphroaig
Viene lanciato il Quarter Cask, un mix di età diverse finito in una botte più piccola da 125 litri
L’americana Fortune Brands (Jim Beam) diventa il nuovo proprietario
Beam viene acquistata dal gruppo giapponese Suntory
Viene lanciato il Laphroaig Lore