Bladnoch
Bladnoch ha avuto una storia tormentata. Fondata nel 1817 ha subito molte chiusure ed ha sempre prodotto a intermittenza.
UD/Diageo comprano la distilleria nel 1985 ma la lasciano in funzione per soli otto anni. Dopo l’acquisto da parte di un irlandese, Ramond Armstrong, che inizialmente voleva farne una struttura ricettiva, le cose cambiarono. Armstrong si decise a riprendere la produzione a dispetto del vincolo posto da Diageo dopo la vendita dell’immobile di non destinarlo alla distillazione. Dopo alcune trattative e pressioni anche della comunità locale la produzione ripartì nel 2000 per cessare nel 2010. Nel 2014 per contrasti trai soci la società fu messa in liquidazione. Nel 2015 un imprenditore australiano, David Prior, impegnato nel comparto caseario, comprò la distilleria ed è sua intenzione ripartire con la produzione portandola a ben 1.5 milioni di litri. Il complesso di edifici è composto da molte warehouse che ospitano diversi barili di altre distillerie, tra cui molte del gruppo Diageo. Tra gli imbottigliamenti storici da segnalare un buonissimo Rare Malts.
STORIA
La distilleria viene costruita da Thomas McClelland
La distilleria chiude
La distilleria viene acquistata dalla società irlandese Wm Dunville & Co. Ltd
La distilleria lavora in modo discontinuo sotto la gestione Dunville per chiudere definitivamente nel 1938 (solo la distilleria, il maltaggio continuerà a lavorare sino al 1957), quando tutti gli impianti vengono venduti
La distilleria passa nelle mani di A.B. Grant che con la Bladnoch Distillery Ltd ricomincia a produrre whisky
La Bladnoch viene acquistata da Ian Fisher
Gli alambicchi passano da 2 a 4
Bladnoch viene acquistata da Inver House Distillers Ltd.
La distilleria viene ceduta alla Arthur Bell & Sons plc.
La A.Bell viene acquistata dalla United Distillers (poi Diageo)
Viene aperto il visitor centre
La distilleria viene definitivamente chiusa e trasformata in un museo
La distilleria viene acquistata da Raymond Armstrong, che la trovò completamente svuotata dagli impianti (esclusi alambicchi e washbacks)
Dopo 6 anni di lavori Armstrong riesce a far ripartire la distilleria
Viene rilasciato il primo single malt della gestione Armstrong, un 8 anni
La distilleria viene volontariamente messa in liquidazione dai soci
La distilleria viene acquistata e salvata dal re australiano dello yogurt David Prior
Impianti completamente rifatti, la distilleria riparte a distillare
Viene inaugurato il Visitor Centre