Distilleria Lagg, Arran

Distilleria Lagg, Arran

Pochi giorni fa si è concluso il mio primo viaggio in Scozia, in compagnia di Rinaldi 1957, volto a scoprire le due distillerie regine dell’isola di Arran: Lagg e Lochranza.

La Scozia ci ha accolto con vento a più di 50 nodi con conseguente cancellazione di traghetti per il porto di Brodick, che ci ha obbligato (piacevolmente) ad allungare la permanenza su territorio scozzese di un giorno.

Quindi, dopo aver consultato ansiosamente l’applicazione Calmac per aggiornamenti in tempo reale sulla situazione traghetti, finalmente il 24 Novembre sono riuscita a visitare la mia prima distilleria scozzese con la fantastica compagnia di Lucy Coomber, Regional Sales Manager di Arran, Gabriele Rondani, Dario Savarino e Lorenzo Carnaroli di Rinaldi 1957.

La distilleria Lagg

La distilleria Lagg, che si trova a pochi chilometri di distanza dal porto principale dell’isola, si raggiunge in auto passando attraverso magnifici paesaggi pianeggianti incontaminati con la presenza di innumerevoli pecore che brulicano con sfondo la costa sud dell’Isola di Arran.

Benedetti da una giornata soleggiata, quello che colpisce appena si arriva in distilleria è il paesaggio sublime che la circonda, che ricorda quel famigerato ‘Locus Aomenus’ tanto descritto e immaginato dai letterari.

Nelle ore passate a Lagg siamo stati guidati dall’attento e disponibile Distillery Manager GRAHAM OMAND a scoprire le peculiarità della distilleria.

Per centinaia di anni, per aumentare il proprio reddito, le piccole comunità di agricoltori di Arran hanno prodotto la propria acquavite in alambicchi artigianali illegali. Il whisky ottenuto, che divenne noto come “Arran Waters”, veniva contrabbandato da Lagg e venduto nella Scozia continentale fino al 1840, anno in cui venne chiusa l’ultima distilleria illegale dell’Isola.

La produzione

Dal 2017 come spiegato da Graham, tutto accade sotto un solo tetto, dalla fermentazione del malto alla doppia distillazione con alambicchi pot still, così da avere un controllo più attento dell’intero processo produttivo.

Come già noto, servono ‘solo’ tre ingredienti per produrre whisky: acqua, orzo e lievito; l’orzo viene maltato ed essiccato in un forno di torba, che diviene dunque il quarto ingrediente fondamentale che caratterizza tutti i single malt di Lagg. Essa viene reperita nella zona di St. Fergus a sud dell’Isola e si distingue dalla torba di Islay per le sue note morbide e gentili.

Una volta essiccato raggiungendo livelli di torba pari a 50ppm, il malto viene macinato e trasformato in ‘grist’, che viene inserito in un mash tun di 4 tonnellate capace di contenere 20.000L di acqua, portata sino a 95°C per liberare gli zuccheri ed enzimi per formare il mosto.

 

Successivamente, in 4 washback avviene il processo di fermentazione (incoraggiata dall’aggiunta di lievito da distillazione) che a Lagg è doppio: vi è una prima fermentazione che dura 52h che viene combinata con un’altra fermentazione di 100h, per una media di 72h.

Finalmente può incominciare la doppia distillazione, che avrà come risultato un Single Malt torbato, il quale verrà fatto riposare in botti ex-Bouron, Wine o Sherry che si trovano in magazzini adiacenti la distilleria.

La degustazione

Abbiamo poi avuto il piacere di degustare cinque imbottigliamenti accompagnati da un ottimo pranzo alla scozzese preparato dai gentilissimi dipendenti della distilleria.

La degustazione comprendeva:

Lagg Kimory Edition, 46%, 100% ex-Bourbon Barrel

Lagg Corriecravie Edition, 55%, Sherry Cask Finish

Lagg Inagural Release 2022 Batch 3, 50%, Ex-Red Wine Charred Cask

Lagg Distillery Exclusive, 62%, Ex-Sauternes

Lagg Distillery Exclusive, 61.7%, Second Fill Sherry

Con etti di salmone in pancia e dopo aver sorseggiato un dram di Arran 25 sulla magnifica terrazza che dava sul mare ci siamo diretti verso la distilleria Lochranza.

 

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