Cuvée “Frères des Armes”

Cuvée “Frères des Armes”

La Tasting Room di Anna

Frères D’Armes – Nuove edizioni 2023 – Botte 55 e Botte 91

 

Lo scorso venerdì 9 Giugno, sempre presso il Karukera Café di Gosier, davanti ad un ristretto pubblico di esperti, cavisti e qualche celebrità, come Cyrille Mald, l’insolita coppia formata da John Jeff, capitano delle forze armate di stanza in Guadalupa, e da Nicholas Tarian, Brand Ambassador Guadeloupe per Rhum Bielle, ha nuovamente seminato l’invidia tra i gruppi di appassionati agricolisti, presentando le due ultime edizioni “Cuvée Frères D’Armes”: due selezioni che, come la precedente, sono figlie della Distillerie Bielle, di Marie Galante, e che del loro fratello maggiore cercano di emulare il successo e la gourmandise.

 

 

Come nel primo episodio di questa storia di vera passione (e, ricordo a tutti, a scopo benefico), si tratta di due imbottigliamenti molto esclusivi, che esulano dalla legge del mercato, non essendo in vendita che agli appassionati e su richiesta diretta, e, novità, entrambi sono presentati nella classica bottiglia “Bielle”, questa volta con un habillage totalmente in verde, in tre tonalità, e con disegno contiguo, ma, in più, con un piccolo sample dello stesso rhum al loro interno: una preziosa chicca per chi volesse offrire una degustazione d’eccezione ad un amico altrettanto appassionato.

Ma veniamo al sodo: le due botti provengono dallo Chais Rhum Vieux Marie Galante, di proprietà della famiglia Thiery (Rhum Bielle), ma posto sui terreni della distilleria Poisson, vestigio ultimo del periodo in cui i Rameaux erano ancora titolari di entrambe le usine.

Anche in questa occasione, ho contribuito alla fase di analisi e consulenza sull’evoluzione delle due creature, che hanno entrambe 11 anni, davvero un record per un imbottigliamento indipendente di rhum agricole: il profilo ricercato, nella fase di inizio selezione, doveva essere atipico e assolutamente originale, infatti entrambi i rhum hanno sostato in botte ex-Sherry in un primo tempo, mentre hanno passato gli ultimi anni della loro maturazione nella classica botte ex-Bourbon di gran uso presso Bielle. Non è una doppia maturazione frequente da trovare quando si parla di Guadalupa, né tantomeno di Marie Galante, e sull’origine delle botti ex Sherry si è a lungo dibattuto, senza arrivare ad una filiera certa: ci accontentiamo di poter degustare i due prodotti che, nonostante la maturazione simile e lo stesso “terroir” d’invecchiamento, sono risultati diversissimi.

Vi lascio le due palette di degustazione, e vi anticipo che, per il pubblico italiano, è prevista una serata di presentazione che terrò per Whisky Club Italia, durante la quale si parlerà più diffusamente di imbottigliamenti indipendenti dell’iconico marchio Bielle, il 19 ottobre 2023 al Daiquiri Cocktails Bar di Cormano (MI), della quale riceverete puntuale aggiornamento dal buon Claudio Riva.

 

 

Botte 55, 10 anni e 4 mesi in ex Sherry + 12 mesi in ex Bourbon, Chai RVMG, 56.7% , 242 bottiglie

Aspetto: limpido, oro ambrato con riflessi caldi, brillante

Naso: franco, pulito, di media intensità, su note di vinile, scorza di limone, mandorla verde, pepe bianco, chiodi di garofano, polvere di caffè, cacao

Palato: Asciutto, pulito, di media intensità, su note di crème caramel, chiodi di garofano, mandorle tostate, caffè, cannella, after-eight, umami

Struttura: alcol cremoso, caldo, ben integrato

Finale/Retrogusto: Pieno, con qualche accenno vinoso, sulla scorza di limone e il tè alla menta, di una certa complessità.

Verre Vide: qualche nota vinosa, mandorla tostata, polvere di caffè, umami

Qualità e considerazioni generali: refrattario all’identificazione all’inizio, ne è uscito all’imbottigliamento un Bielle molto classico, con qualche nota vinosa e fresca a interrompere una struttura tutto sommato molto riconoscibile. Gli amanti dello stile Bielle apprezzeranno molto questo “fresh touch”.

 

Botte 91, 10 anni e 4 mesi in ex Sherry + 12 mesi in ex Bourbon, Chai RVMG, 56.3 ABV, 230 bottiglie

Aspetto: limpido, oro ambrato intenso, brillante

Naso: franco, pulito, di media intensità, su note di thè verde al gelsomino, netta nota vinosa, pepe bianco, cannella, leggero caffè, iodio

Palato: Asciutto, pulito, di buona intensità, su note di crema di mandorle, caffelatte, nocciola tostata, cannella, tè verde matcha, menta piperita, scorza di limone, umami

Struttura: alcool setoso, molto caldo, molto ben integrato

Finale/Retrogusto: Lungo e centrato, sul caffè appena macinato, la nocciola tostata, la menta piperita, il thè verde e la bella nota di umami. Complesso.

Verre vide: vino, lievito, tè al latte, umami

Qualità e considerazioni generali: Creatura davvero originale e complessa, questa, che abbina note lattee e profonde ad una grande freschezza vinosa, di limone, menta e tè verde, in perfetto equilibrio tra sherry e bourbon. Anche qui la nota umami si fa notare e dona lunghezza e complessità. Assolutamente atipico rispetto allo stile Bielle e quindi a mio giudizio affascinante, ma non per tutti.

 

Curiosi? Restate connessi sul gruppo Facebook Passion Rhums Bielle per avere informazioni ulteriori sulla disponibilità dei due imbottigliamenti, e sul sito Whisky Club Italia per info sulla serata di presentazione prevista ad Ottobre prossimo.

Un grazie speciale a John Jeff per queste due nuove “pèpites”, a Nicholas Tarian e Rhum Bielle per aver organizzato la serata di degustazione, ed all’amica Barbara Coello per il design del packaging e delle etichette di questa nuova edizione.

Santé!

 

 

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