Weekly Dram 24.44
Questa settimana ho voluto essere “sul pezzo” con un imbottigliamento molto recente, da quelle Special Release del colosso Diageo che fino a qualche anno fa erano davvero un evento speciale per gli appassionati, ma che ultimamente escono senza quel mix di curiosità e trepidazione che, personalmente, ricordo per esempio nel 2019 (con il Cragganmore fenomenale dell’epoca).
Al di là di una normale stanchezza del pubblico rispetto all’ennesima uscita super-speciale-specialissimissima, anche quando è una tradizione ultra-ventennale come questa, c’è comunque una certa disillusione rispetto a una serie che nel passato ha proposto bottiglie d’eccellenza, mentre oggi si fatica a trovare un senso nelle scelte di certi imbottigliamenti.
Per questo Caol Ila, va dato merito di aver davvero cercato di fare qualcosa di desueto, a partire dalla mancanza della torba (già vista per la distilleria, ma non proprio spesso) fino all’intervento sulla lavorazione, con mosto torbido, fermentazioni brevi e una distillazione in alambicchi riempiti solo parzialmente (stando a quanto dichiarato in etichetta e sul loro sito web).
Per una volta non si parla di botti stravaganti, finish bizzarri, pietre rotolanti e altre trovate che sanno più di marketing che di ricerca di aromi e sapori, e devo dire che con questo imbottigliamento hanno proprio fatto centro.
CAOL ILA 11YO SPECIAL RELEASE 2024 AMBROSIAL FEAST
Single Malt Scotch Whisky
57.3%abv, botti refill, rinnovate ed ex vino rinnovate americane ed europee
Prezzo intorno ai 110 euro
Al naso l’influenza del vino si fa sentire con il supporto di frutti di bosco (ribes, fragolina, uva spina, mirtilli rossi) e una vena tra il minerale e il sulfureo, cui sottende una parte di pasticceria e frutta bianca che si insinua lentamente tra gli aromi. Pera cotta, susine gialle mature, pasta frolla, crema pasticcera, propoli e frutta secca (noci, mandorle) si uniscono allo spartito aromatico in contrappunto continuo, con un soffio di muffa in superficie. Irriconoscibile, profondo e intrigante.
In bocca scivola con una cremosità piacevolissima, dai toni frizzantini e speziati di chiodi di garofano, paprika e pepe nero, abbracciando la dicotomia acido/dolce dell’olfatto con ancor più convinzione. L’interazione tra frutti rossi, gialli e tropicali (pompelmo) è perfettamente integrata su un cuore morbido e caldo di torta di mele, Ritter Sport al marzapane, caramella al caffè, cedro candito e frutta secca a profusione. Una ricchezza stemperata dalla vena sulfurea che passa sottotraccia ma resta ben presente, specie in lunghezza.
Finale abbastanza lungo e venato di note minerali di frutta secca, caffè, crema cotta, marmellata di frutti rossi.
Una bevuta stupefacente, se volevano sorprendere con un Caol Ila inatteso ci sono riusciti in pieno: ricco, sfaccettato, multicolore e multiforme e dannatamente beverino.
Link a tutti gli assaggi di Caol Ila: https://whiskyart.blog/it/category/scozia/islay-whisky/caol-ila-islay/
Profilo della distilleria Caol Ila: https://whiskyclub.it/distilleria/caol-ila/