Burns Night Milano

Burns Night Milano

Robert Burns, il bardo scozzese

robert_burns_01.jpgNato nel 1759 ad Alloway Robert Burns è considerato il poeta nazionale scozzese per eccellenza.

Orgoglioso, irrequieto e pieno di ambizione, Burns è uno dei primi e più importanti nazionalisti scozzesi del suo tempo, famoso per trovare irritante l’oppressione degli inglesi e le circostanze dello stile di vita agrario in cui era nato. Burns si guadagnò la reputazione sia di studioso intelligente che di bon vivant tra i giovani del suo tempo. Fu durante questo periodo della sua vita che l’amore di Burns per le donne e il whisky divenne tema principale delle sue opere di poesia più famose. Il whisky, infatti, per Burns, offriva fuga e libertà dalla vita deprimente e mondana nella fattoria di famiglia. Burns era affascinato dagli effetti del whisky e dalla sua capacità di alterare la mente e di far emergere il suo lato più creativo. Nella sua famosa poesia “Tam o’Shanter”, Burns descrive le “classi di bevitori” nell’antica città scozzese di Ayr. La poesia è popolata di personaggi – molti dei compagni di bevute di Burns – e contiene alcuni dei versi più divertenti della carriera di Burns, ricordandoci ancora una volta la sua passione per il whisky e la sua capacità di incoraggiare e liberare i suoi desideri creativi.

Inspiring, bold John Barleycorn! (whisky)
What dangers you can make us scorn!
With ale, we fear no evil;
With whisky, we’ll face the Devil!
The ales so swam in Tam’s head,
Fair play, he didn’t care a farthing for devils.
But Maggie stood, right sore astonished,
Till, by the heel and hand admonished,
She ventured forward on the light;
And, vow! Tom saw an incredible sight!

 

La Burns Night a Milano

Giovedì 25 Gennaio si festeggia in Scozia la Burns Night, per celebrare la nascita del famoso bardo nazionale e Whisky Club Italia non poteva di certo perdersi i festeggiamenti. Invitati da Spririts&Colori siamo stati accolti dall’atmosfera suggestiva di Rumore, american bar in stile italiano nel cuore del capoluogo lombardo, per una cena esclusiva con pairing tra cibo e ottimo whisky scozzese.

 

 

Parola chiave della serata? Direi, per citare Robert Burns ‘Freedom & Whisky’ (cfr. The Author’s Earnest Cry and Prayer).

La serata si è aperta con un cocktail di benvenuto, una rivisitazione del celebre Bobby Burns, con Scotch Whisky Black Bull Kyloe torbato (50% abv), Vermouth rosso, Sherry PX abbinato a pinsa al tartufo.

 

 

Gabriele Rondani, appena ufficializzato Direttore Commerciale e Marketing dell’azienda di Reggio Emilia, ha così annunciato la new entry nel catalogo Spirits&Colori: Black Bull, un blended scotch whisky fatto con 50% di single malt e 50% di single grain imbottigliato a 100 proof pensato da George Willsher nel lontano 1846. Il Kyloe è una razza bovina originaria delle Highlands, forte e robusta proprio come il whisky a cui dona il suo nome. I malt e grain whisky usati per creare questo blend sono tra i migliori della Scozia e riposano in botti che hanno contenuto precedentemente bourbon e sherry, la quale nota dolciastra e speziata spicca nel cocktail.

Duncan Taylor, azienda a conduzione familiare che seleziona botti pregiate nelle migliori distillerie, era dunque il protagonista della serata grazie ai suoi imbottigliamenti di Black Bull e di Scotch Whisky Single Cask.

 

La degustazione

Con in sottofondo musica dal vivo che ha reso la serata ancora più speciale abbiamo iniziato la ricca degustazione di whisky accompagnati da un menù in pairing appositamente studiati da Sossio Del Prete, Bar Manager del locale.

La prima portata, prosciutto di manzo di Kobe con panettone salato e piastrato, è stata accompagnata da Black Bull 12 anni, peated-free rispetto al precedente utilizzato in miscelazione. Imbottigliato alla gradazione di 50%, al naso richiama note di sherry, frutti rossi e ciliegie, mentre al palato richiama aromi di cioccolato al latte, caramello e vaniglia dolce.

Il secondo dram che abbiamo degustato è stato Glen Moray 15 anni, accompagnato da gustose quesadillas. Si tratta di un single cask della distilleria dello Speyside di cui esistono solo 236 bottiglie che ha riposato per 15 anni in botti ex-bourbon e imbottigliato alla gradazione di botte del 51.8%.

Il dram più amato dal mio tavolo, composto da Serenella Campo, Angelo Corbetta e Nadia Toppino, è stato il Bunnahabhain 20 anni, che ci ha lasciato estasiati. Single cask limitata a 278 bottiglie, ha riposato in oak casks ed è stato imbottigliato alla gradazione di botte del 54.3%. I commenti al tavolo sono stati unanimi: whisky ben bilanciato, delicato (nonostante la gradazione) e personalmente il dram più amato della serata. A rendere ancora più felice il palato sono stati serviti in accompagnamento i Gyoza (Japanese Kobe beef ravioli, beef chorizo crispy cabbage & funghi shitake).

Rimanendo in Oriente, come ultima portata prima del dolce, Sossio Del Prete ha pensato a dei Crispy Bao con pollo marinato al vermouth in tempura e cavolo rosso, accompagnati dal Single Grain Strathclyde 30 anni. Invecchiato in sherry hogshead (48,3% abv), racchiude in sé note di frutta secca e uvetta che lo rende un whisky equilibrato, ricco e armonioso.

La degustazione si è chiusa con un dram di un altro single grain, un Invergordon 31 anni, single cask invecchiato in botti Sherry e imbottigliato alla gradazione di 45.9%, che abbiamo assaggiato sulle note di Imagine cantata e suonata dal vivo nella saletta di Rumore. È arrivato infine il gelato fiordilatte che ha addolcito gli ospiti di questa Burns Night in chiave moderna.

 

 

”Freedom and Whisky gang thegither”

È stata una serata piacevole, dove il whisky e la libertà, così tanto decantati da Robert Burns, la facevano da padrone. Burns durante la sua – purtroppo breve – vita si è sempre imposto nei confronti delle regole della società, proclamando liberamente le sue opinioni radicali, le sue simpatie per la gente comune e la sua ribellione contro la religione e la moralità ortodosse. Uso la citazione ‘’Freedom and Whisky gang thegither’’ per definire questa serata organizzata da Spirits&Colori, dal momento che la libertà la associo al concetto di innovazione e modernizzazione, poiché sono riusciti a trasformare la tradizionale Burns Night in una cena sorprendente.

Ringrazio Gabriele Rondani per l’invito e Serenella Campo, Massimo Melis, Davide Terziotti, Nadia Toppino e Angelo Corbetta per la calorosa compagnia.

 

 

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