Le discussioni qui su Islay vanno tutte verso un’unica direzione. Sabato zero coda per accaparrarsi una bottiglia in edizione limitata di Lagavulin. Ieri a Bruichladdich, le transenne che erano state predisposte per accedere all’area di acquisto degli imbottigliamenti sono state tolte mezzora dopo l’apertura dei cancelli … non servivano, nonostante l’oceano di persone che si è riversato nel cortile della distilleria. È finita la pacchia!
Il Feis 2022 ha segnato un ultimo disperato colpo di reni di chi su Islay ci veniva solo per fare incetta di bottiglie. Le aste dell’ultimo anno, per le edizioni speciali del festival hanno segnato un valore di vendita inferiore a quello di acquisto, fatta eccezione per i due incerti single cask di Ardbeg e Bowmore. Aggiungiamo, per completare il quadro, che alcune distillerie hanno ancora in vendita l’imbottigliamento del Feis 22 e 21.
Annunciazione, annunciazione! Il Feis Ile 23 è il primo festival flippers free degli ultimi 2 decenni! E gli amici che conosco dalla prima edizione a cui ho preso parte (2004) sono tutti qui.
È il festival dell’amico giapponese che regala a tutti le sue T-shirt e che rimasto con sole 3XL mi avvicina per darmene una, e io insisto che a me la 2XL sta già larga (!) ma che accetto volentieri il pensiero.
Ricordiamocene quando qualche multinazionale vorrà ricreare i presupposti per nuove speculazioni e colpiamole duro, senza pietà, perché un festival così è mille volte più bello.
Certo, se la cura è vendere un Laga 14 anni a £220, qualche rammarico resta pure, ma se quella cosa lì la acquisti in 4 o 5 amici e te la bevi nel giro di un pomeriggio, non ne esci con le ossa rotte.
Bruichladdich Open Day: Rock’ndaal 2.0!
Domenica di bel tempo, in 20 anni zero pioggia durante l’open day di Laddie. Cancelli aperti alle 13, super mega coda che si arrotolava come un serpente attorno alle mura della distilleria, coda smaltita in 15 minuti, a testimonianza di una giornata impeccabile con organizzazione da grande evento. Un grande pomeriggio di musica, così è sempre stato e così è a maggiore ragione dal dopo pandemia, da quando ha preso il nome di Rock’ndaal, una festa Rock sulle rive del Loch Indaal. La vera giornata di festival anche per gli isolani, che da sempre vi partecipano in quantità anche superiore ai turisti e appassionati.
Molto coinvolgente il programma. Un mix di star apprezzati, con il ritorno dei Tidelines e il gruppo blues preferito del Feis, The Rhythm and Booze. Debutto al festival della talentuosa band scozzese Heron Valley e della superstar della canzone gaelica di Islay, Mairi McGillivray. In chiusura l’elettrizzante contributo folk della band di Skye, Niteworks, davvero coinvolgente. Tutti hanno ballato e cantato per ore sotto un gradevolissimo sole.
Area ristoro spostata in uno spazio alle spalle della distilleria, il cortile principale è stato completamente occupato dalla gioia.
Ho ovviamente assaggiato i due imbottigliamenti del festival.
ROCK’NDAAL 02.1 Bruichladdich 16 anni (50%, £135)
Edizione limitata di 2.500 bottiglie
Rock’ndaal 02.1 è un Bruichladdich di 16 anni, distillato nel 2006 da orzo completamente bio e completamente maturato su Islay in un mix di botti ex Bourbon e vino Sauternes.
Al naso è lui, un Laddie as it should be. Grande rotondità, un bel bignè ripieno di crema al caramello, con aggiunta di noce moscata, miele, marmellata di frutta tropicale, di mango maturo e di qualche candito di agrume. Gradazione alcolica del 50% non elevata, ancora leggermente percepibile, i tanti anni di maturazione non la hanno completamente domata. Meno affascinante al palato, dove si rivela decisamente più secco, condizionato dal rovere francese del vino con una nota leggermente tannica di legno che non convince. Finale eterno, pieno, gratificante.
ROCK’NDAAL 02.2 Port Charlotte 2006 16 anni (50%, £165)
Il Rock’ndaal 02.2, è un Port Charlotte fortemente torbato, anch’esso di 16 anni, completamente maturato su Islay in botti refill ex vino e sherry butt.
Il DNA di PC riesce invece a reggere il potente impatto del legno, lo domina, e restituisce un dram ricco con un’incredibile profondità e complessità. L’influenza della botte di sherry è inconfondibile e conferisce le note di un ricco e scuro dolce natalizio – con uva sultanina e frutta secca – consumato davanti al camino. Bello rosso e cioccolatoso al palato, con un meraviglioso equilibrio tra l’intenso fumo di torba e la frutta arricchita da miele di castagno, tabacco e ciliegia sotto spirito. La marmellata bruciata di frutti di bosco sul bordo di una crostata. Indimenticabile, bottiglia messa in valigia.
ROCK’NDAAL 02, la festa
Qualche foto può descrivere meglio di 1000 parole la pazzesca festa, complimenti all’organizzazione e a tutto lo staff della distilleria per avere nuovamente dato il via ufficiale alla settimana di festa.
Alzate a manetta l’audio dei video! Le ragazzine che ballano Highland Dance su base rock, insuperabili!
Domenica 28 maggio 2023, Bruichladdich Open day