Bristol & Bath Rum distillery

Bristol & Bath Rum distillery

Dal diario di viaggio di Claudio Riva, whisky e dintorni


Raggiunto il Land’s End, il punto più occidentale dell’Inghilterra orribilmente deturpato da un hotel con ampia zona commerciale, il tour che mi ero prefissato giunge a completamento. Ma due amici mi comunicano che sono a Bristol, decido di allungare le miglia e do forma ad una appendice che mi porterà incredibilmente verso Nord. Tranquilla Serenella, torno.

Nel cuore della downtown di Bristol incrociamo una distilleria originale. Diversa perché è un distillery-bar, un luogo dove l’accoglienza è il business principale, con la distillazione effettuata in loco in due aree confinate. Diversa perché produce rum da melassa.

La Bristol & Bath Rum Distillery è un luogo di cui ci si innamora facilmente. Ampia, calda, elegante, trendy. Tre piani, uno dedicato al cocktail bar, uno alla accoglienza privata per business e feste private. Il terzo per la rum school. Due alambicchi, un double retort da 500 litri per la produzione dei rum, un potstill da 200 per l’immancabile gin. Superlativi i ragazzi dietro il banco, dopo averci preparato dei drink magnifici hanno capito cosa stavamo cercando e ci hanno accompagnato in un tour di tutta la struttura.

Il rum. Faccio davvero fatica ad interpretare i rum di melassa prodotti dalle micro-distillerie europee. Hanno sempre troppo poco carattere, tanto puliti da diventare quasi nudi, e strizzano l’occhio troppo velocemente allo spiced, uno stile che evidentemente aggiunge brio, allarga spaventosamente la gamma. Ma fondamentalmente uno stile apprezzato nel mondo anglosassone. Ne ho parlato con un paio di distillatori, il problema è principalmente nella fermentazione, dove si fanno scelte conservative.

La rum school è simile alle tante gin school che ho incrociato, ma qui è più approfondita la conoscenza del mondo del Rum. Si inizia con cenni di storia del distillato e dei suoi cocktail più famosi, si passa a descrivere il processo produttivo del Rum con degustazione di diverse tipologie, si passa infine alla descrizione e all’assaggio dei rum spiced. Viene infine offerta la possibilità di distillare la propria bottiglia da 70cl; partendo dalla base del Rum bianco si aggiungono le spezie preferite e chissà che orrore potrà mai uscire 🤣. Molto divertente, comunque educativo.

PS I mini alambicchi sono ben 44 … le school vanno alla grande.

Whisky Club Italia








Veloci appunti e qualche fotografia, importati da Facebook

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