RITORNO AL FUTURO
Morbegno, 23 novembre 2022
Ieri sera degustazione all’Old Fox Pub, Pedro ci ha offerto la possibilità di mettete il naso su 5 Irish Whiskey provenienti da 5 differenti decenni. Un affascinante percorso storico, dagli anni 70 sino ai tempi nostri.
OLD BUSHMILLS 3 STARS ANNI 70, 43%, 75cl
Irish Whiskey
Età non dichiarata
Distributore esclusivo per l’italia Pedro Domecq Italia SpA Torino
L’Irish che ti sorprende o l’Irish come dovrebbe essere? Un blended con una discreta complessità, ma soprattutto una bevibilità spaziale. L’apporto delle botti ex-sherry arriva solo dopo aver goduto appieno della frutta trionfante (tropicale, pera), con note verdi (menta) e speziate (spezia da legno, noce moscata, té nero). Poi una spolverata di cacao con un poco di cannella, entrambi molto più evidenti in bocca. Finale medio corto, ma la morbida carezza al palato è da manuale … e ti costringe a versarne un secondo dram.
Un vecchio Blended che nulla ha a che fare con i Blended Irish Whiskey attuali. Sicuramente più malto, e una mano più sapiente in magazzino. Erano gli anni in cui la crisi dell’Irish era al suo top, la nascita della Irish Distillers e della nuova distilleria di Midleton avrebbero trascinato anche i whiskey dell’Irlanda del Nord verso un livello qualitativo inferiore. Ordine imperativo: “Salvare il salvabile!”
JAMESON 12 YO ANNI 80, 40%, 75cl
Irish Whiskey
Età 12 anni
Lo avevo già assaggiato un po’ di volte e lo avevamo condiviso nel nostro Master of Irish (quello era il Soffiantino Import, stesso DNA con la scritta italiana stampata sopra alla etichetta originale che qui ritroviamo). Il primo approccio è respingente: al naso note di legno bagnato, leggermente sulfuree, una granaglia di frutta secca e pure una piccola nota di fumo con acetone, inspiegabile. Con una buona ossigenzazione – facendolo frullare il bicchiere per un abbondante minuto e lasciando all’alcol 10 secondi di tempo per trovare una via d’uscita – il bouquet diventa assai più fruttato, con toffee e spezie dolci. Ma rimane quel ricordo di una combinazione mal riuscita di botti diverse, con lo sherry a dirigere il coro, che non incoraggia all’assaggio.
E invece no. In bocca diventa invece un velluto, pieno e cremoso allo stesso tempo, e questo nonostante i soli 40% abv. La parte pungente al naso si trasforma in una discreta acidità che sostiene il finale, che svela una nota di mandorla tostata che avevo erroneamente interpretato come fumo al naso. Tanta pasticceria, con frutta non solo tropicale ma anche rossa (in molti in sala hanno riferito di una nota vinosa).
Una esperienza difficile da classificare. Mentre ci pensi, metti distrattamente il naso sul bicchiere e ti sembra migliorato 100 volte. Il fascino (poco) e il mistero (tanto) di alcuni whisky vecchio stile.
REDBREAST 12 YO LABEL POTSTILL FINE ANNI 90, 40%, 70cl
Single Pot Still Irish Whiskey
Età 12 anni
Facile, il migliore assaggio della serata.
Naso pulitissimo e molto fruttato, pieno nonostante i soli 40% abv. Albicocca, vaniglia, un cenno di menta e di zenzero. In bocca altrettanto pieno, tuttifrutti, miele di acacia, ciliegia, banana, limone dolcissimo e una spolverata di pepe e noce moscata. Finale lungo, chiude con una leggera cannella.
Sufficientemente simile al carattere del Redbreast 12 attuale, più “pieno” al naso e con una influenza più sincera del legno.
Data imbottigliamento incerta, non è l’ultima grafica, neanche la precedente – simile a questa ma con il pettirosso stilizzato in etichetta al posto del potstill. Siccome ci serviva un imbottigliamento degli anni ’90 … abbiamo scrivo fine anni ’90 anziché inizio 2000, capiteci :).
BUSHMILLS 1608, 400° ANNIVERSARIO, 46%, 70cl
Blended Irish Whiskey
Maturazione: ex Bourbon e ex Sherry
Rilasciato 2008
Età non dichiarata
Per quanto la data di fondazione del 1608 sia un fake (è semplicemente la data in cui il Re Giacomo I ha rilasciato in zona una licenza di distillazione – nessun riferimento diretto a Bushmills), non molte distillerie possono permettersi il lusso di festeggiare il loro 400esimo anniversario, peccato averlo fatto con un imbottigliamento non all’altezza. Non ho perso l’occasione, nel 2008 sono stato in distilleria; ricordo di averlo assaggiato nel lotto di altri assaggi di Bushmills, ricordo che mi aveva deluso. Il prezzo – a dire il vero – era basso, a memoria sotto i 50€, la metà solo per la confezione importante. Ne avevo comunque acquistata una bottiglia, di cui ho perso ogni traccia, la avrò bevuta…
È un Blended Irish Whiskey, con una alta percentuale di whiskey di malto (note non ufficiali parlano del 90%), ma ciò che rende unico questo whiskey è l’uso, nel mashbill, di malto Crystal (noto anche come “caramello”). Leggiamo:
“Questo speciale tipo di malto d’orzo si ottiene tostando delicatamente i chicchi d’orzo germinati ancora umidi, che cristallizzano ed esaltano la naturale dolcezza del malto. Quando viene distillato e fatto maturare con cura, il malto Crystal offre un’eccezionale morbidezza oltre a una distinta nota di toffee e cioccolato. Questo whiskey di malto Crystal è accuratamente miscelato con il classico whiskey di malto Bushmills maturato in una combinazione di botti di rovere americano e botti di sherry spagnolo Oloroso, che conferiscono al blended note di vaniglia e miele, frutta secca e noce. C’è anche una piccola percentuale di whisky di grano irlandese invecchiato che conferisce a Bushmills 1608 una nota dolce, fresca e croccante. Bushmills 1608 viene imbottigliato con una gradazione leggermente superiore al normale di 46% ABV per uno sviluppo ottimale del sapore.”
Quindi è il blend di 3 tipi diversi di whiskey. Al naso stupisce l’assoluta assenza della frutta tipica di ogni Irish Whiskey (e di Bushmills), troppo piatto, non si risveglia neanche con qualche gocciolina d’acqua. Atipico: avena bollita, un po’ verde, erbaceo. In bocca migliora, una macedonia light di frutta tropicale, bello rotondo, vaniglia, finale medio.
Jim Murray ha assegnato a questo blended 94 punti.
TEELING SINGLE POT STILL 2016-2021, 57%, 70cl
Single Cask #18331 per Whisky Club Italia
Single Pot Still Irish Whiskey
Interpretazione moderna, muscolare del Pot Still Irish Whiskey, con maturazione in ex Bourbon e imbottigliamento alla gradazione di botte del 57%. Decisamente caldo, note trionfanti di pasticceria con una affascinante nota di marmellata di agrumi. Ingresso in bocca esplosivo, l’alcol ti saluta dopo pochi secondi e compaiono le note verdi e speziate dell’orzo non maltato. Ricetta Teeling standard: 50% orzo maltato, 50% orzo non maltato.