11 novembre 1924, ore 11:11
11 novembre 2024
La storia del whisky in Giappone iniziò sotto lo shogunato Tokugawa – l’8 luglio 1853 – con l’arrivo nella baia di Edo di quattro navi da guerra, le più grandi dell’epoca, note ai giapponesi come Navi Nere a causa del denso fumo che le circondava. Al timone il commodoro Matthew C. Perry, che portava una lettera del presidente americano Millard Fillmore un cui richiedeva l’apertura di relazioni diplomatiche e commerciali tra i due paesi, in un’epoca in cui il Giappone era chiuso al resto del mondo. In segno di buona volontà, portò doni per le autorità locali, tra cui qualche bottiglia di whisky. Tornò nel febbraio dell’anno successivo con una flotta di sette navi con 1.700 uomini a bordo e ottenne il permesso di attraccare a Kanagawa, vicino a Yokohama. Di nuovo, il 13 maggio 1854, portò con sé molti doni, tra cui una botte di whisky per l’imperatore e diverse casse per i funzionari giapponesi. La Convenzione di Kanagawa, un trattato di amicizia tra Giappone e Stati Uniti, fu firmato sotto minaccia di forza il 31 marzo 1854. Questo trattato ineguale, imposto al Giappone, fu rapidamente seguito da accordi commerciali con le maggiori potenze europee, e pose fine forzatamente a oltre due secoli di isolamento internazionale.
Il whisky era all’epoca una semplice curiosità, nonostante il fatto che l’inizio dell’era Meiji nel 1868 avesse visto i primi tentativi di produrre un surrogato che tentava di imitare il sapore degli alcolici occidentali con l’aiuto di infusi e zucchero. Mentre il Giappone riprendeva gradualmente il controllo dei suoi porti, una pesante tassa sulle importazioni incoraggiò i giapponesi ad iniziare a produrre i propri distillati. Due aziende dominavano il mercato, Denbei Kamiya e Settsu Shuzo. La prima si accontentò di produrre surrogati aromatizzati, mentre la seconda lanciò un piano per produrre un whisky autentico. Il progetto era destinato al fallimento, ma in seguito due uomini ne raccolsero il testimone: Shinjiro Torii e Masataka Taketsuru.
Shinjiro Torii (1879-1962): Suntory
Shinjiro Torii nacque a Osaka nel 1879. Studiò alla facoltà di economia di Osaka per due anni prima di iniziare un apprendistato in un negozio farmaceutico che vendeva anche vino, brandy e whisky. Le miscele erano essenziali per la farmacia, e fu qui che Torii apprese le basi della chimica. Dopo aver lavorato per un breve periodo in altri settori, alla fine si convinse ad aprì la propria attività.
All’inizio vendeva principalmente vino e cibo in scatola, ma presto sviluppò un interesse per gli alcolici occidentali, soprattutto il vino Porto. Cambiò il nome del suo negozio in Kotobukiya Liquor Shop, nonostante che i suoi prodotti non vennero accolti bene dai giapponesi, che trovavano i vini troppo acidi o troppo amari e preferivano le versioni aromatizzate. Decidendo di mettere a frutto le sue abilità chimiche, iniziò a miscelare i suoi vini, aggiungendo aromi e zucchero. Sebbene fosse riuscito a smaltire le sue scorte con la sua prima creazione nel 1906, fu solo nel 1907 che fece davvero centro con il suo Akadama Port Wine. Nel 1911, lanciò il suo whisky Hermes Old Scotch Whisky, ma il suo vero obiettivo era iniziare a produrre whisky in Giappone.
Incoraggiato dalle vendite del suo vino Porto, iniziò a cercare uno scozzese che potesse insegnargli come fare il whisky. Un conoscente gli parlò di un giovane che si era recato in Scozia nel 1918 per apprendere l’arte produttiva dello scotch whisky, un certo Masataka Taketsuru. Nel giugno del 1923, Taketsuru iniziò a lavorare per Shinjuro Torii come direttore della futura distilleria. I due uomini non riuscirono a mettersi d’accordo su dove costruire la distilleria. Taketsuru preferiva Hokkaido, ma Torii era più interessato a considerazioni pratiche, come il trasporto e la vicinanza alla sede centrale. Alla fine Torii decise che la sua strada era la migliore e la distilleria fu costruita a Yamazaki e posta sotto il controllo di Taketsuru.
La costruzione della distilleria iniziò nel 1923 e fu completata l’anno successivo. La prima distillazione ebbe inizio l’11 novembre 1924 alle 11:11, esattamente 100 anni fa!
La compagnia venne inizialmente chiamata Kotobukiya, per poi venire denominata Suntory nel 1929 (Torii-san, il titolo di Shinjiro). Subito dopo venne rilasciato il primo whisky giapponese, il Suntory Shirofuda (etichetta bianca), un insuccesso commerciale che non scoraggiò il fondatore e che portò all’allontanamento di Taketsuru.
Il resto è storia conosciuta.